{"id":65335,"date":"2022-03-02T13:33:28","date_gmt":"2022-03-02T11:33:28","guid":{"rendered":"https:\/\/www.lavoce.it\/?p=65335"},"modified":"2022-03-03T19:31:18","modified_gmt":"2022-03-03T17:31:18","slug":"democrazie-minate","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/democrazie-minate\/","title":{"rendered":"Democrazie \u201cminate\u201d"},"content":{"rendered":"

di Stefano De Martis<\/strong><\/p>\n

\u201cUna tragedia che si \u00e8 abbattuta con violenza, non su un solo Paese ma sull\u2019intera Europa, mettendo in pericolo pace e libert\u00e0. Non riguarda un Paese lontano. Quanto \u00e8 avvenuto riguarda direttamente ciascuno di noi\u201d. Cos\u00ec Sergio Mattarella<\/strong> si \u00e8 espresso sull\u2019invasione russa dell\u2019Ucraina, nel breve ma intenso discorso pronunciato a Norcia, luogo simbolo di distruzione e di ricostruzione, ma anche di appello alle radici profonde del Continente, grazie alla figura di san Benedetto.<\/span><\/p>\n

Sono tornate alla mente ancora una volta le parole del discorso del giuramento<\/strong>: \u201cLa sfida a livello mondiale per la salvaguardia della democrazia riguarda tutti\u201d, aveva detto in quell\u2019occasione il Capo dello Stato. Che il richiamo a quella sfida non fosse un\u2019elucubrazione<\/span> astratta o una trovata retorica,<\/span> ma la visione lucida di una realt\u00e0 tremendamente concreta lo ha dimostrato, purtroppo, la vicenda ucraina. La grande sfida per la democrazia \u00e8 la partita che si sta giocando a livello mondiale e che l\u2019aggressione di Putin ha reso evidente in termini drammatici, con il suo carico di violenze e di morti.<\/span><\/p>\n

Le democrazie appaiono fragili sulla scena internazionale,<\/strong> dopo una fase in cui \u00e8 stato possibile coltivare l\u2019illusione che partecipazione popolare e Stato di diritto fossero destinati a diventare il modello prevalente. Oggi, invece, \u201ci regimi autoritari o autocratici rischiano ingannevolmente di apparire, a occhi superficiali, pi\u00f9 efficienti di quelli democratici\u201d<\/strong>, ha ammonito Mattarella<\/strong>.<\/span><\/p>\n

Nelle analisi geopolitiche che si moltiplicano in questi giorni c\u2019\u00e8 un elemento che forse non viene sufficientemente messo in evidenza: un fattore decisivo<\/strong> di fragilit\u00e0<\/strong> \u00e8 dato dalla presenza, all\u2019interno degli stessi Paesi democratici, di pulsioni populiste e sovraniste<\/strong> che non si esprimono pi\u00f9 soltanto attraverso gruppi marginali ma condizionano gli<\/span> stessi assetti parlamentari e di governo. Il caso pi\u00f9 clamoroso \u00e8 quello degli Usa, la cui democrazia \u00e8 stata gravemente ferita dall\u2019assalto a Capitol Hill e dal tentativo di sovvertire il risultato elettorale. Non a caso l\u2019ex presidente Trump ha avuto parole di elogio per Putin anche dopo l\u2019aggressione militare a Kiev. Ma pure in casa nostra l\u2019autocrate russo ha goduto del sostegno di importanti leader politici, circostanza da cui derivano molte delle incertezze e ambiguit\u00e0 che non sono mancate neppure dopo l\u2019invasione.<\/span><\/p>\n

Come non si pu\u00f2 fare a meno di notare l\u2019inquietante sussistenza di ampie zone di sovrapposizione tra ambienti filo-putiniani e sostenitori di tesi anti-europeiste e persino no vax.<\/strong> Si \u00e8 arrivati addirittura a parlare di \u201cdittatura sanitaria\u201d per avversare la campagna contro il Covid, e abbiamo poi avuto modo di vedere di che cosa siano capaci le vere dittature… L\u2019autocritica e il chiarimento di posizioni sono sempre benvenuti e auspicabili, se reali e non strumentali. Ma bisogna fare presto, non \u00e8 questo il tempo di manovre diversive o dilatorie.<\/span><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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