{"id":64856,"date":"2022-02-05T16:41:31","date_gmt":"2022-02-05T14:41:31","guid":{"rendered":"https:\/\/www.lavoce.it\/?p=64856"},"modified":"2022-03-26T22:08:31","modified_gmt":"2022-03-26T20:08:31","slug":"anci-umbria-papa-francesco","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/anci-umbria-papa-francesco\/","title":{"rendered":"Anci Umbria in udienza da Papa Francesco in Vaticano"},"content":{"rendered":"

Un’udienza per accogliere, simbolicamente, tutti i sindaci d’Italia. Sabato mattina Papa Francesco ha accolto in Vaticano, nella sala Clementina, 118 primi cittadini provenienti da tutta Italia. A guidare la delegazione il presidente di Anci Antonio Decaro, il vice presidente Roberto Pella, il Presidente del Consiglio Nazionale Enzo Bianco, il segretario generale Veronica Nicotra. Per l’Umbria sono intervenuti il presidente di Anci Umbria Michele Toniaccini, sindaco di Deruta, il segretario generale Silvio Ranieri e il sindaco di Perugia Andrea Romizi. Il presidente di Anci Umbria <\/a>ha portato come omaggio da parte di tutti i sindaci umbri un quadro raffigurante la Madonna con il bambino del Beato Angelico, riprodotta a mano con smalti tradizionali su ceramica di Deruta.<\/p>\n

Emozione unica e straordinaria<\/h2>\n

“Un incontro dal grande valore” lo ha definito il presidente Toniaccini, che si \u00e8 detto particolarmente emozionato. “Le parole del Santo Padre<\/a> – ha affermato, in una nota – sono state ricche di significato e, ancora una volta, spunto di riflessione per noi sindaci. Rappresentare i sindaci umbri in momenti come quello di oggi \u00e8 un vero onore e motivo di orgoglio, e sempre occasione di crescita”. \u201cUna giornata indimenticabile che ha reso ancora pi\u00f9 forte il legame fra noi Sindaci, i cittadini, i territori, le persone; che ha rafforzato il concetto del prendersi cura dell\u2019altro, delle famiglie, della solidariet\u00e0, dei gesti quotidiani che hanno, ciascuno, un profondo significato di umanit\u00e0 e dignit\u00e0\u201d. Parole ricche di emozione, quelle che il sindaco di Deruta ha rilasciato al nostro settimanale (l’intervista completa nel prossimo numero de La Voce<\/em>). \u201cDifficile descrivere l’emozione unica, straordinaria che ho provato\u201d racconta il primo cittadino derutese. \u201cSono stati momenti di grande valore, di forte intensit\u00e0, di straordinaria suggestione che porter\u00f2 sempre nel mio cuore”.\u00a0<\/span>\u201cPapa Francesco ci ha esortato a investire in bellezza dove c\u2019\u00e8 degrado, in educazione dove c\u2019\u00e8 disagio sociale, in legalit\u00e0 dove c\u2019\u00e8 corruzione. A sognare citt\u00e0 migliori, un sogno da condividere con tutti i cittadini\u201d. Racconta il sindaco di Perugia Andre Romizi colpito, particolarmente, dall\u2019esortazione del Santo Padre a “diventare degli \u2018strumenti di pace\u2019 nelle comunit\u00e0\u201d. Un ringraziamento a Papa Francesco \u201cche ci esorta a riflettere e ad attuare una politica fondata sul dialogo, sull\u2019attenzione al prossimo, sulla solidariet\u00e0. Non soltanto parole sagge – conclude Romizi – ma messaggi di grande ispirazione nella nostra opera di servizio nei confronti dei cittadini e delle nostre collettivit\u00e0\u201d.\u00a0<\/span><\/p>\n

L’intervista audio al sindaco Michele Toniaccini, presidente di Anci Umbria<\/p>\n\nhttps:\/\/www.lavoce.it\/wp-content\/uploads\/2022\/02\/toniaccini.mp3<\/a><\/audio>\n

Il discorso integrale di Papa Francesco<\/h2>\n
\n

Cari fratelli e sorelle, buongiorno e benvenuti!<\/em><\/p>\n

Ringrazio il Presidente per le sue parole di saluto. Sono contento di accogliervi per un momento di riflessione sul vostro servizio per la difesa e la promozione del bene comune nelle citt\u00e0 e nelle comunit\u00e0 che amministrate. Attraverso di voi, saluto i Sindaci di tutto il territorio nazionale, con grato apprezzamento, in particolare, per ci\u00f2 che state facendo e che avete fatto in questi due anni di pandemia. La vostra presenza \u00e8 stata determinante per incoraggiare le persone a continuare a guardare avanti. Siete stati punto di riferimento nel far rispettare normative a volte gravose, ma necessarie per la salute dei cittadini. Anzi, la vostra voce ha aiutato anche chi aveva responsabilit\u00e0 legislative a prendere decisioni tempestive per il bene di tutti. Grazie!<\/em><\/p>\n

Se penso al vostro lavoro mi rendo conto di quanto sia complesso. A momenti di consolazione si affiancano tante difficolt\u00e0. Da una parte, infatti, la vostra vicinanza alla gente \u00e8 una grande opportunit\u00e0 per servire i cittadini, che vi vogliono bene per la vostra presenza in mezzo a loro. La vicinanza. Dall\u2019altra parte, immagino che a volte sentiate la solitudine della responsabilit\u00e0. Spesso la gente pensa che la democrazia si riduca a delegare col voto, dimenticando il principio della partecipazione, essenziale perch\u00e9 una citt\u00e0 possa essere bene amministrata. Si pretende che i sindaci abbiano la soluzione a tutti i problemi! Ma questi \u2013 lo sappiamo \u2013 non si risolvono solo ricorrendo alle risorse finanziarie. Quanto \u00e8 importante poter contare sulla presenza di reti solidali, che mettano a disposizione competenze per affrontarle! La pandemia ha fatto emergere tante fragilit\u00e0, ma anche la generosit\u00e0 di volontari, vicini di casa, personale sanitario e amministratori che si sono spesi per alleviare le sofferenze e le solitudini di poveri e anziani. Questa rete di relazioni solidali \u00e8 una ricchezza che va custodita e rafforzata.<\/em><\/p>\n

Guardando al vostro servizio, vorrei offrirvi tre parole di incoraggiamento. Paternit\u00e0 \u2013 o maternit\u00e0 \u2013, periferie e pace.<\/em><\/p>\n

Paternit\u00e0 o maternit\u00e0.\u00a0Il servizio al bene comune \u00e8 una forma alta di carit\u00e0, paragonabile a quello dei genitori in una famiglia. Anche in una citt\u00e0, a situazioni differenti si deve rispondere con attenzioni diversificate; perci\u00f2 la paternit\u00e0 \u2013 o maternit\u00e0 \u2013 si attua anzitutto attraverso l\u2019ascolto. Il sindaco o la sindaca sa ascoltare. Non temete di \u201cperdere tempo\u201d ascoltando le persone e i loro problemi! Un buon ascolto aiuta a fare discernimento, per capire le priorit\u00e0 su cui intervenire. Non mancano, grazie a Dio, le testimonianze di sindaci che hanno dedicato gran parte del tempo ad ascoltare e raccogliere le preoccupazioni della gente.<\/em><\/p>\n

E con l\u2019ascolto non deve mancare il coraggio dell\u2019immaginazione. A volte ci si illude che per risolvere i problemi bastino finanziamenti adeguati. Non \u00e8 vero, in realt\u00e0, occorre anche un progetto di convivenza civile e di cittadinanza: occorre investire in bellezza laddove c\u2019\u00e8 pi\u00f9 degrado, in educazione laddove regna il disagio sociale, in luoghi di aggregazione sociale laddove si vedono reazioni violente, in formazione alla legalit\u00e0 laddove domina la corruzione. Saper sognare una citt\u00e0 migliore e condividere il sogno con gli altri amministratori del territorio, con gli eletti nel consiglio comunale e con tutti i cittadini di buona volont\u00e0 \u00e8 un indice di cura sociale. \u00c8 un po\u2019 il mestiere del sindaco e della sindaca.<\/em><\/p>\n

La seconda parola \u00e8\u00a0periferie.\u00a0Fa pensare il fatto che Ges\u00f9 sia nato in una stalla a Betlemme e sia morto fuori dalle mura di Gerusalemme sul Calvario. Ci ricorda la \u201ccentralit\u00e0\u201d evangelica delle periferie. Mi piace ripetere che dalle periferie si vede meglio la totalit\u00e0: non dal centro, dalle periferie. Spesso voi avvertite il dramma che si vive in periferie degradate, dove la trascuratezza sociale genera violenza e forme di esclusione. Partire dalle periferie non vuol dire escludere qualcuno, \u00e8 una scelta di metodo; non una scelta ideologica, ma di partire dai poveri per servire il bene di tutti. Voi lo sapete molto bene: non c\u2019\u00e8 citt\u00e0 senza poveri. Aggiungerei che i poveri sono la ricchezza di una citt\u00e0. Questo a qualcuno sembrerebbe cinico; no, non \u00e8 cos\u00ec; ci ricordano \u2013 loro, i poveri \u2013 le nostre fragilit\u00e0 e che abbiamo bisogno gli uni degli altri. Ci chiamano alla solidariet\u00e0, che \u00e8 un valore-cardine della dottrina sociale della Chiesa, particolarmente sviluppato da\u00a0San Giovanni Paolo II<\/a>.<\/em><\/p>\n

In tempo di pandemia abbiamo scoperto solitudini e conflitti all\u2019interno delle case, che erano nascosti; il dramma di chi ha dovuto chiudere la propria attivit\u00e0 economica, l\u2019isolamento degli anziani, la depressione di adolescenti e giovani \u2013 pensate al numero dei suicidi dei giovani! \u2013, le disuguaglianze sociali che hanno favorito chi godeva gi\u00e0 di condizioni economiche agiate, le fatiche di famiglie che non arrivano a fine mese\u2026 E anche, mi permetto di menzionarli, gli usurai che bussano alle porte. E questo succede nelle citt\u00e0, almeno qui a Roma. Quante sofferenze avete incontrato! Ma le periferie non vanno solo aiutate, devono trasformarsi in laboratori di un\u2019economia e di una societ\u00e0 diverse. Infatti, quando abbiamo a che fare con i volti delle persone, non basta dare un pacco alimentare. La loro dignit\u00e0 chiede un lavoro, e quindi un progetto in cui ciascuno sia valorizzato per quello che pu\u00f2 offrire agli altri. Il lavoro \u00e8 davvero unzione di dignit\u00e0! Il modo pi\u00f9 sicuro per togliere la dignit\u00e0 a una persona o a un popolo \u00e8 togliere il lavoro. Non si tratta di\u00a0portare\u00a0il pane a casa: questo non ti d\u00e0 dignit\u00e0. Si tratta di\u00a0guadagnare\u00a0il pane che tu porti a casa. E quello s\u00ec, ti unge di dignit\u00e0.<\/em><\/p>\n

Terza parola:\u00a0pace.\u00a0Una delle indicazioni offerte da Ges\u00f9 ai discepoli inviati in missione \u00e8 quella di portare pace nelle case: \u00abIn qualunque casa entriate, prima dite: \u201cPace a questa casa!\u201d\u00bb (Lc\u00a010,5). Tra le mura domestiche si vivono tanti conflitti, c\u2019\u00e8 bisogno di serenit\u00e0 e di pace. E siamo certi che la buona qualit\u00e0 delle relazioni \u00e8 la vera sicurezza sociale in una citt\u00e0. Per questo c\u2019\u00e8 un compito storico che coinvolge tutti: creare un tessuto comune di valori che porti a disarmare le tensioni tra le differenze culturali e sociali. La stessa politica di cui siete protagonisti pu\u00f2 essere una palestra di dialogo tra culture, prima ancora che contrattazione tra schieramenti diversi. La pace non \u00e8 assenza di conflitto, ma la capacit\u00e0 di farlo evolvere verso una forma nuova di incontro e di convivenza con l\u2019altro. \u00abDi fronte al conflitto, alcuni semplicemente lo guardano e vanno avanti come se nulla fosse [\u2026]. Altri entrano nel conflitto in modo tale che ne rimangono prigionieri [\u2026]. Vi \u00e8 per\u00f2 un terzo modo, il pi\u00f9 adeguato [\u2026]: accettare di sopportare il conflitto, risolverlo e trasformarlo in un anello di collegamento di un nuovo processo. \u201cBeati gli operatori di pace\u201d (Mt\u00a05,9)\u00bb (Esort. ap.\u00a0Evangelii gaudium, 227<\/a>). Il conflitto \u00e8 pericoloso se rimane chiuso in s\u00e9 stesso. Non dobbiamo confondere la crisi con il conflitto. Per esempio, la pandemia ci ha messo in crisi, questo \u00e8 buono. La crisi \u00e8 buona, perch\u00e9 la crisi ti fa risolvere e fare passi avanti. Ma la cosa cattiva \u00e8 quando la crisi si trasforma in conflitto e il conflitto \u00e8 chiuso, il conflitto \u00e8 guerra, il conflitto \u00e8 difficile che trovi una soluzione che vada pi\u00f9 avanti. Crisi s\u00ec, conflitto no. Fuggire dai conflitti ma vivere in crisi.<\/em><\/p>\n

La pace sociale \u00e8 frutto della capacit\u00e0 di mettere in comune vocazioni, competenze, risorse. \u00c8 fondamentale favorire l\u2019intraprendenza e la creativit\u00e0 delle persone, in modo che possano tessere relazioni significative all\u2019interno dei quartieri. Tante piccole responsabilit\u00e0 sono la premessa di una pacificazione concreta e che si costruisce quotidianamente. \u00c8 bene ricordare qui il principio di sussidiariet\u00e0, che d\u00e0 valore agli enti intermedi e non mortifica la libera iniziativa personale.<\/em><\/p>\n

Cari fratelli e sorelle, vi incoraggio a rimanere vicini alla gente. Perch\u00e9 una tentazione di fronte alle responsabilit\u00e0 \u00e8 quella di fuggire. Isolarsi, fuggire\u2026 Isolarsi \u00e8 un modo di fuggire. San Giovanni Crisostomo, vescovo e padre della Chiesa, pensando proprio a questa tentazione, esortava a spendersi per gli altri, piuttosto che restare sulle montagne a guardarli con indifferenza. Spendersi. \u00c8 un insegnamento da custodire, soprattutto quando rischiamo di farci prendere dallo scoraggiamento e dalla delusione. Vi accompagno con la mia preghiera e vi benedico, benedico tutti voi: ognuno nel suo cuore, nel suo mestiere, benedico i vostri uffici di sindaco, benedico i vostri collaboratori, il vostro lavoro. E ognuno riceva questa benedizione nella misura della propria fede. E vi chiedo per favore di pregare per me, perch\u00e9 anch\u2019io sono \u201csindaco\u201d di qualcosa! Grazie.<\/em><\/p>\n<\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

Un’udienza per accogliere, simbolicamente, tutti i sindaci d’Italia. Sabato mattina Papa Francesco ha accolto in Vaticano, nella sala Clementina, 118 primi cittadini provenienti da tutta Italia. A guidare la delegazione il presidente di Anci Antonio Decaro, il vice presidente Roberto Pella, il Presidente del Consiglio Nazionale Enzo Bianco, il segretario generale Veronica Nicotra. Per l’Umbria […]<\/p>\n","protected":false},"author":467,"featured_media":64857,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[6,3991],"tags":[7175,1282],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/64856"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/467"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=64856"}],"version-history":[{"count":5,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/64856\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":64899,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/64856\/revisions\/64899"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media\/64857"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=64856"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=64856"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=64856"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}