{"id":64824,"date":"2022-02-03T16:06:28","date_gmt":"2022-02-03T14:06:28","guid":{"rendered":"https:\/\/www.lavoce.it\/?p=64824"},"modified":"2022-04-10T19:43:34","modified_gmt":"2022-04-10T17:43:34","slug":"xxvi-giornata-per-la-vita-consacrata-celebrata-nelle-cattedrali-di-perugia-e-terni","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/xxvi-giornata-per-la-vita-consacrata-celebrata-nelle-cattedrali-di-perugia-e-terni\/","title":{"rendered":"XXVI Giornata per la vita consacrata celebrata nelle cattedrali di Perugia e Terni"},"content":{"rendered":"

“La gioiosa preghiera di Simeone ed Anna, nella festa della Presentazione del Signore, sintetizza bene la vita e la missione dei consacrati. La vostra presenza \u00e8 provvidenziale perch\u00e9 essa \u00e8 di per s\u00e9 stesso una testimonianza che ci date e un rendere grazie al Signore, per il dono della vostra vocazione”.<\/p>\n

Cos\u00ec ha esordito nella sua omelia il cardinale arcivescovo di Perugia-Citt\u00e0 della Pieve<\/a> Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, nel rivolgersi a pi\u00f9 di centoventi religiosi e religiose (in rappresentanza di quaranta comunit\u00e0 di vita consacrata presenti in diocesi), durante la concelebrazione eucaristica nella Cattedrale di San Lorenzo, la sera del 2 febbraio, 26sima Giornata per la vita consacrata<\/em>. A concelebrare sono stati il vescovo ausiliare monsignor Marco Salvi, il vicario episcopale per la vita consacrata, monsignor Vittorio Gepponi, l\u2019arciprete della cattedrale, monsignor Fausto Sciurpa, e diversi sacerdoti religiosi.<\/p>\n

Testimoni gioiosi del Regno<\/h2>\n

\u00a0“Con la vostra vigilanza e operosit\u00e0 -ha proseguito il cardinale- voi consacrati siete una sfida per il mondo e per la Chiesa. Infatti, vivendo intensamente il tempo presente, voi potete dire una parola rassicurante agli uomini e alle donne di oggi, cos\u00ec ripiegati su s\u00e9 stessi, anche per causa della pandemia, testimoniando serenamente che non si deve vivere nella paura di un mondo che finisce, ma nell\u2019attesa del Signore che viene. Non si deve attendere con angoscia una catastrofe universale, ma una nuova creazione; non si deve temere il baratro del nulla, ma aspettare il fiorire dell\u2019eternit\u00e0. Ho sempre creduto fermamente a questa convinzione, ve l\u2019ho pi\u00f9 volte manifestata, che voi siete testimoni gioiosi del Regno che viene”.<\/p>\n

Indicatori della vera bussola<\/h2>\n

“Per lo stile peculiare, che vi caratterizza, voi consacrate e consacrati rendete inscindibile il legame tra il Seguimi<\/em>, rivolto da Ges\u00f9 ai primi chiamati, e l\u2019incessante invocazione della Chiesa: Vieni Signore Ges\u00f9!<\/em>. Questa invocazione voi sempre la ripresentate, al popolo di Dio, che la ripete durante la Santa Messa con l\u2019acclamazione nell\u2019attesa della Tua venuta<\/em>. Alla gente, spesso in ricerca di strade sbagliate, che possono anche portare al nulla, voi fratelli e sorelle indicate nel Vangelo la vera bussola che orienta verso il Regno dei Cieli camminando nella quotidiana pazienza, nella speranza e nell\u2019amore premuroso verso tutti. Ciascuno di voi sia lampada che arde<\/em>, in seno al popolo di Dio e davanti al mondo, mostrando che il Signore \u00e8 il primo nella vita di ciascuno e che, scegliendo Cristo, ci si ritrova fratelli e sorelle al di l\u00e0 delle razze e delle culture.<\/p>\n

Questo \u00e8 un esempio luminoso per l\u2019umanit\u00e0 sempre pi\u00f9 divisa e attraversata da odi e rancori, che seminano morte un po\u2019 ovunque”.<\/p>\n

Il dono della fedelt\u00e0<\/h2>\n

\u00a0Il cardinale Bassetti, commentando le parole del Papa, anch\u2019egli ha raccomandato, soprattutto alle giovani generazioni di consacrati, fedelt\u00e0 e perseveranza<\/em>. E, parafrasando Papa Francesco, ha detto<\/p>\n

“In questo momento la fedelt\u00e0 \u00e8 messa alla prova\u2026 siamo di fronte ad una emorragia <\/em>che indebolisce la vita consacrata e la vita stessa della Chiesa: gli abbandoni nella vita consacrata ci preoccupano. \u00c8 vero che alcuni lasciano per un atto di coerenza, perch\u00e9 riconoscono dopo un discernimento serio, di non avere mai avuto la vocazione<\/a>. Per\u00f2 altri, che l\u2019avevano, col passare del tempo sono venuti meno alla fedelt\u00e0. Il dono della fedelt\u00e0 si manifesta nella gioia della perseveranza”.<\/p>\n

Il sinodo, maggiore ascolto<\/h2>\n

\u00a0Il cardinale, soffermandosi sul Sinodo della Chiesa universale, ha ricordato ai consacrati e alle consacrate, che ci invita a ripartire da Cristo, ascoltando la sua parola e le voci dei nostri fratelli. Purtroppo, sarebbe inutile nasconderlo, la vita consacrata conosce oggi tempi non facili per l\u2019et\u00e0 avanzata di molti chiamati e per lo scarseggiare di vocazioni<\/em>.<\/p>\n

Concludendo l\u2019omelia, Bassetti ha espresso soddisfazione nel vedere una nutrita presenza di giovani religiosi, avendo per loro e per i confratelli pi\u00f9 anziani parole di incoraggiamento.<\/p>\n

“Alle nuove generazioni di sacerdoti, religiose e religiosi, vorrei dire siate generosi seminatori di speranza. Gli anziani sono e devono essere considerati un tesoro per le loro comunit\u00e0; ad essi \u00e8 chiesto di accettare serenamente la loro condizione, anche nella necessit\u00e0 di dover passare il timone, felici, per aver lavorato per il regno di Dio nella radicale sequela del Signore e nell\u2019obbedienza alla sua volont\u00e0”.<\/p>\n

Giornata per la Vita Consacrata celebrata anche nella Cattedrale di Terni<\/h2>\n

Celebrata in diocesi la 26sima Giornata per la Vita Consacrata con la Messa nella Cattedrale di Terni<\/a> presieduta dal vescovo Francesco Antonio Soddu, con i religiosi e religiose delle varie congregazioni, ordini e istituti religiosi presenti in diocesi. La Chiesa celebra questa giornata il 2 febbraio, festa liturgica della Presentazione del Signore al Tempio, e vuole essere per le persone consacrate occasione propizia per rinnovare i propositi e ravvivare i sentimenti che devono ispirare la loro donazione al Signore.<\/p>\n

Il vescovo ha ringraziato tutti i religiosi e religiose per l\u2019opera e la testimonianza portata in diocesi, specialmente coloro che sono venuti da lontano ad annunciare e il Vangelo e condividere la testimonianza dell\u2019amore del Signore.<\/p>\n

La liturgia \u00e8 stata aperta del rito dell\u2019aspersione delle candele con l’acqua benedetta, simbolo della luce di Cristo che illumina le genti, e con la processione dei celebranti lungo la navata centrale della cattedrale.<\/p>\n

“Nella festa della Presentazione di Ges\u00f9 al tempio -ha detto monsignor Soddu- vengono rilevati gli atteggiamenti dei personaggi evangelici, che esprimono il profondo desiderio di conoscere, di incontrare e di rendere lode a Dio. In modo particolare per coloro che, rispondendo alla chiamata del Signore, hanno inteso consacrare a lui la vita, deve essere sempre vivo l\u2019elemento che accomuna queste tre realt\u00e0 del conoscere, incontrare e rendere lode; questo elemento, appunto, \u00e8 il desiderio.<\/p>\n

Incontrare il Signore realmente, concretamente, nella preghiera, nell\u2019Eucaristia e in tutto ci\u00f2 che lega preghiera ed Eucaristia, ossia i rapporti interpersonali a partire dai pi\u00f9 fragili. E tanto pi\u00f9 si esercita e fortifica l\u2019incontro, tanto pi\u00f9 si tiene vivo il desiderio di conoscere, semplicemente per il fatto che questo equivale ad amare. Alimentiamo il desiderio di Dio attraverso il ricorso alla preghiera, anzi non al ricorso, ma alla costanza nella preghiera. Amiamo pertanto ogni dono, ogni proposta ci provenga da Lui, perch\u00e9 se cos\u00ec non fosse il nostro desiderio sarebbe falso. Il desiderio di conosce il Signore, di amarlo, si costruisce, si struttura e cresce con questi doni della sua presenza, la quale si esprime praticamente mediante il ministero e i compiti che egli ci affida tramite l\u2019azione della Chiesa, attivando cos\u00ec e realizzando il desiderio di incontrarlo nella concretezza di tutto il nostro essere. Infine il desiderio di rendere lode sar\u00e0 per noi il canto della vita, espressa nel nostro straordinario quotidiano: bella, luminosa, pura; ad immagine di Maria Santissima la quale si rallegra semplicemente per aver trovato grazia presso Dio”.<\/p>\n

In diocesi sono presenti circa ottanta religiosi e religiose, suddivisi in dodici comunit\u00e0 maschili tra Francescani minori, cappuccini e conventuali, frati Carmelitani scalzi, Salesiani, Vocazionisti, Ricostruttori nella preghiera e Comunit\u00e0 missionaria della Provvidenza Santissima dal Brasile. Quattordici le comunit\u00e0 religiose femminili, di cui tre di monache di clausura: Carmelitane scalze e Clarisse a Terni, Benedettine ad Amelia. A Terni operano le suore di Ravasco<\/em>, le suore della Provvidenza e dell\u2019Immacolata Concezione, le suore missionarie Identes, le suore Nostra Signora dell\u2019incarnazione della Costa d\u2019Avorio, suore diocesane Maria madre della chiesa e Ordo Virginum. Nell\u2019amerino le suore Marianiste, le suore catechiste del Sacro Cuore e le Figlie del Carmelo, a Narni le suore consolatrici del Sacro Cuore di Ges\u00f9.<\/p>\n

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