<\/a>\n\t\t\t<\/div><\/figure>\n\t\t<\/div>\n\n\u00a0\u00a0 Foto Vatican Media<\/strong><\/p>\nLa missione mai cambiata<\/h2>\n
Nonostante le innumerevoli sfide affrontate nel corso degli anni, la missione del Serafico non \u00e8 mai cambiata: rendere piena la vita dei ragazzi con fragilit\u00e0. Un sogno tangibile, che si \u00e8 coronato nella giornata odierna con l’Udienza privata<\/strong> concessa da Papa Francesco<\/strong> in occasione del 150\u00b0 anniversario dalla fondazione dell’Istituto<\/strong>. Una data importante anche per il Santo Padre,<\/strong> che proprio il 13 dicembre 2021 celebra 52 anni di ordinazione sacerdotale<\/strong>. Un incontro tanto atteso, che in un clima di duplice festa, ha suggellato il forte legame tra il Serafico e Papa Bergoglio, nato fin dall’inizio del suo pontificato, quando il 4 ottobre 2013 inizi\u00f2 il suo pellegrinaggio ad Assisi proprio con la visita all’Istituto.<\/p>\nIl benvenuto di Papa Francesco<\/h2>\n
“Ricordo bene l’ora che trascorsi con voi ad Assisi<\/strong>. Ero venuto a mettermi sulle orme del Santo di cui ho preso il nome. L’incontro con i vostri ragazzi, che salutai uno per uno, mi fece rivivere, in qualche modo, quell’abbraccio agli ultimi che caratterizz\u00f2 la vita di san Francesco\u201d, con queste parole il Santo Padre ha dato il benvenuto alla grande famiglia del Serafico, ricevuto in Udienza privata nell’Aula Paolo VI<\/strong>.<\/p>\nIl discorso di Francesca Di Maolo<\/h2>\n
Ad aprire l’Udienza \u00e8 stato il discorso di Francesca Di Maolo<\/strong>, presidente dell’Istituto Serafico di Assisi<\/strong> che, con grande commozione, ha dichiarato: “Questi 150 anni di vita sono stati un viaggio in mare aperto, spinti dall’amore sulla via della fraternit\u00e0. In questi anni persone straordinarie che hanno scelto di lavorare al Serafico sono state le ali di tanti ragazzi. Sono silenziosi custodi della vita e inconsapevoli costruttori di giustizia e di democrazia. Prendersi cura delle persone pi\u00f9 fragili, non \u00e8 mera assistenza, non \u00e8 solo un atto di carit\u00e0, ma \u00e8 prima di tutto una risposta di giustizia<\/strong>. \u00c8 riconoscimento della dignit\u00e0 di una persona che ha diritto non solo di sopravvivere, ma di vivere. Amore e giustizia sono inseparabili.<\/p>\nAbbiamo il privilegio, ogni giorno, di poter posare gli occhi sui volti dei nostri ragazzi, che ci spalancano la porta del cuore. \u00c8 proprio questa compassione, che non significa provare piet\u00e0, ma sentire l’altro nel cuore, che ci muove in modo inarrestabile. Il Serafico non \u00e8 un’officina dove si ripara una parte malfunzionante di una macchina<\/strong>. Certo, ci occupiamo della disabilit\u00e0 e del limite, ma il nostro impegno va oltre. Il prendersi cura inizia prima dell’atto medico e assistenziale, nasce nella relazione, cresce attraverso i nostri sguardi e la nostra capacit\u00e0 di tenerezza.<\/strong> La cura si esprime anche nell’attenzione per la bellezza, la musica, l’arte, la preghiera, gli affetti e nell’attenzione per chi lavora al servizio delle persone fragili\u201d.<\/p>\nBussola, in questo lungo e non sempre facile cammino<\/strong>, “padri e madri straordinari<\/strong> che ci hanno insegnato a non arrenderci mai \u2013 ha ricordato la presidente Di Maolo – Genitori che hanno bisogno di qualcuno accanto, soprattutto quando la sofferenza umana non d\u00e0 tregua e le giornate diventano lunghe e difficili\u201d.<\/p>\nIl richiamo di Papa Francesco<\/h2>\n
Forte il richiamo del Papa: “lo Stato e la pubblica amministrazione devono fare la loro parte<\/strong>. Non si possono lasciare sole tante famiglie costrette a lottare per sostenere dei ragazzi in difficolt\u00e0<\/strong>, con la grande preoccupazione del futuro che li attende quando non potranno pi\u00f9 seguirli. Tanti genitori trovano nella vostra struttura una nuova famiglia per i loro figli. Questo \u00e8 bello!\u201d.<\/p>\nEd \u00e8 proprio dalla volont\u00e0 di annullare ogni forma di emarginazione<\/strong>, a favore del consolidamento delle relazioni, che nasce l’impegno del Serafico per i pi\u00f9 fragili, che invita tutte le strutture sanitarie di ispirazione cattolica, di cui fa parte, a battersi affinch\u00e9 si realizzi quell’umanizzazione delle cure<\/strong>, capace di favorire una “cultura della vita e della solidariet\u00e0, basata sull’inclusione, che affermi con determinazione la dignit\u00e0 di ogni persona\u201d.<\/p>\n“La logica del “Serafico\u201d \u00e8 l’amore, quello che si impara dal Vangelo alla scuola di san Francesco e di San Ludovico; l’amore che sa leggere negli occhi o nei gesti, anticipa i desideri, non si arrende di fronte alle fatiche, trova ogni giorno la forza di ricominciare, e gioisce di ogni pur minimo progresso della persona assistita. La vita \u00e8 sempre bella, anche con poche risorse. Talvolta sa sorprendere. So che i vostri ragazzi sanno fare tante cose<\/strong>, diventando piccoli artisti di teatro, di radio o di pittura. Un loro sorriso ripaga di ogni fatica \u2013 ha concluso il Santo Padre<\/strong> – Ogni sorriso dei vostri ragazzi sar\u00e0 per voi il sorriso di Dio\u201d.<\/strong><\/p>\nAll’Udienza era presente tutta la famiglia del Serafico<\/h2>\n
All’Udienza privata era presente tutta la famiglia del Serafico – con una rappresentanza dei ragazzi e dei loro genitori, di tutte le persone che lavorano per loro, dei volontari, dei sostenitori, dei padri Rogazionisti e delle suore Elisabettine Bigie, rappresentanti della citt\u00e0 di Assisi e della Regione Umbria, insieme al vescovo mons. Domenico Sorrentino e ai frati francescani del Sacro Convento \u2013 che con grande commozione ha omaggiato la vita pi\u00f9 fragile e indifesa attraverso canti, letture, l’esecuzione di brani di musica religiosa e la proiezione del docufilm <\/strong>Nella vita c’\u00e8 la Vita<\/strong>,<\/em> che racconta il Serafico attraverso gli occhi di Giorgio, un ragazzo ospite dell’Istituto, ma anche attraverso le voci e le testimonianze toccanti di genitori, medici, operatori e di tutto il personale che compone questa Opera storica.<\/p>\nL’Ave Maria di Mogol<\/h2>\n
L’arrivo di Papa Francesco \u00e8 stato accolto da un’Ave Maria molto speciale, scritta da Mogol – che era presente – per i 150 anni del Serafico e cantata da Savino, uno dei ragazzi dell’Istituto, insieme all’educatore Luigi Petroni. Un omaggio toccante, che ha fatto da apertura ai discorsi della Presidente Di Maolo e del Santo Padre.<\/p>\n
Il dono del Serafico al Papa: un foulard<\/h2>\n
Infine, dopo i saluti conclusivi, i ragazzi del Serafico insieme alla Presidente Di Maolo hanno consegnato in dono al Papa il foulard celebrativo realizzato dal maestro Claudio Cutuli<\/strong> e ispirato a una delle immagini simbolo dell’Istituto: la Casa, disegnata da alcuni dei suoi ragazzi, in cui l’ortica utilizzata per il filato rappresenta l’erba calpestata e disprezzata che trova sempre la forza di vivere, emblema che racchiude in s\u00e9 la forza dei ragazzi del Serafico. E il disegno della Casa, con i bambini festosi abbracciati dalle mani di Ges\u00f9, che possono essere le mani di tutti noi, rappresenta l’amore compassionevole che vive da sempre nell’opera del Serafico.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"Quanto vale un essere umano? L‘Istituto Serafico di Assisi lo ha sempre avuto ben chiaro, sin dall’inizio del suo lungo percorso al fianco della vita pi\u00f9 fragile e indifesa: ogni persona, in qualsiasi circostanza e nonostante il limite e la malattia, possiede una dignit\u00e0 piena, inalienabile e non graduabile. Ovvero quel valore che ogni uomo […]<\/p>\n","protected":false},"author":393,"featured_media":64056,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[5,3991],"tags":[2077,1282,1587,7146],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/64055"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/393"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=64055"}],"version-history":[{"count":11,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/64055\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":64076,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/64055\/revisions\/64076"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media\/64056"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=64055"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=64055"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=64055"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}