{"id":62511,"date":"2021-09-24T11:27:30","date_gmt":"2021-09-24T09:27:30","guid":{"rendered":"https:\/\/www.lavoce.it\/?p=62511"},"modified":"2021-10-01T11:47:04","modified_gmt":"2021-10-01T09:47:04","slug":"confini-umani-troppo-umani","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/confini-umani-troppo-umani\/","title":{"rendered":"Confini umani, troppo umani"},"content":{"rendered":"
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La frase conclusiva della<\/span> seconda lettura<\/strong> di questa domenica sembra agganciarsi ad uno dei temi delle domeniche precedenti: \u201cAvete condannato e ucciso il giusto, ed egli non vi ha opposto resistenza\u201d (Gc<\/em> 5,6). La prima lettura di domenica scorsa sottolineava l\u2019intenzione malvagia degli empi: \u201cTendiamo insidie al giusto, che per noi \u00e8 d\u2019incomodo e si oppone alle nostre azioni\u201d (Sap<\/em> 2,12).<\/span><\/p>\n

Maltrattato si lasci\u00f2 umiliare<\/h2>\n

Il secondo annuncio della Passione identificava Ges\u00f9 come il giusto perseguitato e ucciso dagli empi: \u201cIl Figlio dell\u2019uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno\u201d (Mc<\/em> 9,31). A questa malvagit\u00e0 degli empi il giusto risponde con una giustizia che \u00e8 di scandalo: \u201cMaltrattato, si lasci\u00f2 umiliare, e non apr\u00ec la sua bocca; era come agnello condotto al macello, come pecora muta di fronte a suoi tosatori, e non apr\u00ec la sua bocca\u201d (Is<\/em> 53,7). \u00c8 lo scandalo di un Dio che sceglie la debolezza anzich\u00e9 usare le armi dell\u2019onnipotenza di<\/span> fronte all\u2019ingiustizia umana.<\/span><\/p>\n

Piccoli, nella consapevolezza della fede<\/h2>\n

Il testo evangelico<\/a> di questa domenica usa questo termine, \u201cscandalo\u201d, esplicitamente quattro volte (Mc<\/em> 9,42-45), riferito ad azioni che turbano \u201ci piccoli\u201d (v. 42). Questo termine<\/span> non \u00e8 un aggancio al termine \u201cbambini\u201d di cui si parlava domenica scorsa (Mc<\/em> 9,36-37). Ges\u00f9 con la parola \u201cpiccoli\u201d intende piccoli nella consapevolezza della fede.<\/span><\/p>\n

Nella liturgia odierna non \u00e8 difficile<\/span> scorgere un altro scandalo, non evidente, ma chiaro agli occhi dei discepoli, e che potremmo ri-dire cos\u00ec: \u201cMaestro, uno che non \u00e8 dei nostri si \u00e8 arrogato il diritto di compiere delle opere in tuo nome, bisogna impedirglielo\u201d (cfr. Mc<\/em> 9,38). Qualcosa di simile \u00e8 narrato nella <\/span>prima lettura :<\/span> \u201cAlcuni che non erano nel luogo stabilito in cui si riceveva lo Spirito, ora stanno profetando: non possono farlo\u201d (cfr. Nm<\/em> 11, 26-28).<\/span><\/p>\n

Non c\u2019\u00e8 nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me<\/span><\/h2>\n<\/div>\n<\/div>\n
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Ges\u00f9 nella prima situazione, e Mos\u00e8 nella seconda, danno una risposta perfettamente sovrapponibile: \u201cNon glielo impedite, perch\u00e9 non c\u2019\u00e8 nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me\u201d (Mc<\/em> 9,39). \u201cSei tu geloso per me? Fossero tutti profeti nel popolo del Signore e volesse il Signore porre su di loro il suo spirito!\u201d (Nm<\/em> 11,29). Impedire che altri profetizzano, impedire che altri compiano opere in nome di Ges\u00f9! Gli \u201caltri\u201d e \u201cnoi\u201d: una barriera posta da chi intende confinare Dio all\u2019interno di<\/span> una identit\u00e0 culturale,<\/span> una nazione,<\/span> un popolo,<\/span> uno schema etico-morale,<\/span> una religione.<\/span><\/p>\n

Il nostro Dio, rivelato in Ges\u00f9 Cristo, si \u00e8 \u201cconfinato\u201d nell\u2019uomo non per \u201ccon-stringere\u201d, ossia stringersi con lui nei limiti umani, ma per annunciargli che potr\u00e0 finalmente liberarsi dai vincoli dell\u2019egoismo ed essere veramente libero, ossia pienamente umano, a immagine e somiglianza realizzata di Dio. Il termine \u201cscandalo\u201d – che significa ostacolo, inciampo, insidia – nel dizionario Treccani viene cos\u00ec definito: turbamento della coscienza e della serenit\u00e0 altrui, provocato da azione, contegno, fatto o pa-<\/span> (La definizione prosegue con connotazioni morali che qui non interessano).<\/span><\/p>\n

L’azione di Dio a volte genera un turbamento della coscienza<\/h2>\n

L\u2019azione di Dio alcune volte genera un vero turbamento della coscienza, perch\u00e9 sembra superare i confini della concezione \u201ctroppo umana\u201d della fede, che la \u201ccostringe\u201d a diventare regola di comportamento, impianto etico, identit\u00e0 geografica e\/o culturale. \u00c8 lo \u201cscandalo necessario\u201d, che costringe a rivedere la propria concezione di un Dio che si \u00e8 fatto uomo.<\/span><\/p>\n

La Sua incarnazione non ha come fine l\u2019esilio <\/span>dalla nostra umanit\u00e0, ma di darle compimento. Ben diverso \u00e8 lo scandalo procurato dall\u2019uomo credente, dal cosiddetto fedele. Nel testo del Vangelo, Ges\u00f9 si rivolge ai \u201csuoi\u201d, quelli che lo seguono; e l\u2019immagine della menomazione fisica, preferibile allo scandalizzare i piccoli, \u00e8 rivolta proprio a<\/span> loro<\/span> (Mc<\/em><\/span> 9,42-47).<\/span><\/p>\n

Lo scandalo di Dio purifica la fede del credente<\/h2>\n<\/div>\n<\/div>\n
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La distinzione noi-loro, nella<\/span> logica umana, identifica un confine; nella logica di Dio, una responsabilit\u00e0 per quanti si definiscono credenti. Lo scandalo dei credenti, come lo definisce Ges\u00f9, pone un serio ostacolo all\u2019evangelizzazione. Lo scandalo di Dio, invece, purifica la fede del credente, e ne fa un\u2019occasione di liberazione dalle incrostazioni umane che ostacolano, ancora oggi, l\u2019annuncio del Vangelo.<\/span><\/p>\n

Solo la legge del Signore \u00e8 perfetta e rinfranca l\u2019anima, come ci ricorda<\/span> il Salmo di questa domenica (Sal<\/em> 19,8.10.12-14). Ogni ri-traduzione umana, seppur necessaria, rappresenta sempre una frattura, che solo l\u2019umile consapevolezza della distanza tra Dio e l\u2019uomo rende sanabile. Il salmista stesso chiede di essere salvato dall\u2019orgoglio di mettersi al posto di Dio. Chiediamolo anche noi, di poter superare i confini che abbiamo posto alle nostre identit\u00e0, confondendoli con la difesa della fede.<\/span><\/p>\n<\/div>\n<\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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