{"id":6227,"date":"2007-11-02T00:00:00","date_gmt":"2007-11-02T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=6227"},"modified":"2007-11-02T00:00:00","modified_gmt":"2007-11-02T00:00:00","slug":"tempo-di-ricordi","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/tempo-di-ricordi\/","title":{"rendered":"Tempo di ricordi"},"content":{"rendered":"

Questo numero porta la data del 2 novembre, giorno della Commemorazione dei defunti. Un giorno feriale e mesto, che getta un’ombra su tutto il mese, chiamato dal popolo ‘il mese dei morti’. Si va nei cimiteri ad incontrare parenti e amici, portando fiori e lumi. Nei paesi l’incontro assume quasi il carattere di festa, con scambi di notizie e di saluti. Ad una certa et\u00e0 il maggior numero di amici si trovano proprio l\u00e0 dove dormono in pace. Rievocarne anche per un attimo la memoria nel silenzio di una preghiera con gratitudine \u00e8 un moto spontaneo dell’anima di ciascuno. Quel luogo della memoria fa riemergere sentimenti che il vivere quotidiano tende a seppellire sotto la coltre delle preoccupazioni. I giorni della memoria dovrebbero essere dedicati, oltre che ai propri familiari, anche alle tante vittime di morti premature ingiuste e violente, a causa del lavoro, della strada, di malattie che non si \u00e8 riusciti a fermare, del terrorismo, della guerra. Pur senza fare una litania di lutti e di stragi, non possiamo non ricordare, ad esempio, i naufragi di immigrati, giovani donne e bambini, che stanno avvenendo da anni sotto i nostri occhi nelle acque che bagnano le coste italiane. Si contano in numero di mille l’anno. Cifre alte, troppo alte, intollerabili, anche per i morti sul lavoro e sulla strada. Un pensiero doveroso e opportuno, richiamato anche dalla giornata del 4 novembre, la data storica della Vittoria che ha suscitato tanta retorica nazionale, deve essere riservato ai caduti e i dispersi di guerra. Un ricordo fuori di ogni retorica, accompagnato dalla riflessione sulle cause dei conflitti, sulla tragedia delle guerre e sulla responsabilit\u00e0 di coloro che hanno seminato paure, odio e disprezzo tra i popoli. Una consapevolezza aperta alla responsabilit\u00e0 di operare per l’affermazione dei principi che stanno alla base della pace, ed attivare percorsi di riconciliazione tra coloro – nazioni e schieramenti politici – che si scontrarono nei campi di battaglia e nelle lotte partigiane. Non possiamo portare fiori ai cimiteri senza contemporaneamente operare a favore della vita e della pace. Si \u00e8 detto che la regola della vita \u00e8 la crescita. Cos\u00ec \u00e8 anche della vita sociale, che deve crescere nella compattezza, nella riconciliazione, nell’unit\u00e0 e nella solidariet\u00e0, emarginando i seminatori di discordia, di contrapposizioni frontali e conflittualit\u00e0 esasperate, che sono i prodromi di ogni scontro fisico e della violenza. Con questi richiami i giorni dei ricordi non saranno soltanto carichi di affetti e nostalgia del tempo perduto e delle persone scomparse. A queste, purtroppo, nessuno pu\u00f2 rendere un grazie e restituire quello che non hanno potuto avere da noi, se non passando attraverso le vie della della fede. A conclusione e a modo di esempio, \u00e8 giusto notare che domenica scorsa si \u00e8 svolta la beatificazione di 498 martiri, uccisi in Spagna negli anni Trenta del secolo scorso. Benedetto XVI nell’occasione ha svolto una riflessione su quel tipo di martirio che ogni giorno \u00e8 possibile soffrire nell’adempimento della propria vocazione nel mondo, in qualunque condizione ci si trovi, vivendo il Vangelo senza compromessi. Questo tipo di martirio non \u00e8 un’eccezione, ha detto il Papa, ma una via ordinaria di essere cristiani. I 498 beatificati ‘hanno pagato con il sangue la fedelt\u00e0 a Cristo e alla sua Chiesa’ compiendo ‘gesti di perdono verso i loro persecutori’. Un simile ricordo, nell’auspicio di Benedetto XVI, suona come un pressante invito ‘a lavorare instancabilmente per la riconciliazione e la convivenza pacifica’, non solo in Spagna. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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