{"id":61877,"date":"2021-08-27T17:09:27","date_gmt":"2021-08-27T15:09:27","guid":{"rendered":"https:\/\/www.lavoce.it\/?p=61877"},"modified":"2024-08-21T18:00:00","modified_gmt":"2024-08-21T16:00:00","slug":"a-citta-di-castello-inaugurate-le-pietre-della-memoria","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/a-citta-di-castello-inaugurate-le-pietre-della-memoria\/","title":{"rendered":"Inaugurate le “Pietre della memoria”"},"content":{"rendered":"

Le drammatiche pagine di vita scritte dai civili e dai militari deportati in Germania nel secondo conflitto mondiale<\/strong>, insieme all\u2019esempio di amore e dedizione per il prossimo di monsignor<\/strong> Beniamino Schivo<\/strong>, da oggi parleranno della tragedia della guerra e dell\u2019Olocausto<\/strong> alle coscienze dei tifernati e dei turisti che visiteranno la citt\u00e0.<\/p>\n

Le “Pietre della memoria”<\/h2>\n

Per espressa volont\u00e0<\/strong> del Consiglio comunale di Citt\u00e0 di Castello<\/strong>, con l\u2019inaugurazione<\/strong> delle \u201cPietre della memoria\u201d<\/strong> avvenuta la mattina del 27 agosto<\/strong> saranno ricordati persone e fatti indissolubilmente legati alla storia di Citt\u00e0 di Castello<\/strong>, come simboli di libert\u00e0, democrazia, solidariet\u00e0<\/strong>. L\u2019obiettivo \u00e8 di impedire<\/strong> che atrocit\u00e0<\/strong> come quelle vissute nella seconda Guerra mondiale<\/strong> si possano ancora ripetere<\/strong>, stimolando la riflessione<\/strong> di quanti si troveranno a percorrere<\/strong> i giardini del Cassero<\/strong>, le vicinanze<\/strong> della Biblioteca comunale Carducci<\/strong> e dell\u2019oratorio don Bosco in via San Girolamo<\/strong>, dove sono state collocate le installazioni<\/strong> che portano<\/strong> a 30 i luoghi della memoria<\/strong> disseminati nel capoluogo e nelle frazioni del territorio comunale.<\/p>\n

La cerimonia in “tre tappe”<\/h2>\n

\u201cUna giornata importantissima nel segno di una iniziativa doverosa, che grazie alla volont\u00e0 unanime del Consiglio comunale rende finalmente il giusto riconoscimento pubblico ai nostri concittadini deportati in Germania all\u2019epoca del secondo conflitto mondiale<\/strong> e all\u2019esperienza dell\u2019ospedale di emergenza<\/strong> che venne aperto da don Beniamino Schivo<\/strong> per assistere malati e feriti<\/strong> nel drammatico periodo del passaggio del fronte\u201d, ha commentato stamattina il presidente dell\u2019Istituto di Storia politica e sociale Venanzio Gabriotti Alvaro Tacchini<\/strong>, nel corso della cerimonia in tre tappe di fronte alle \u201cPietre della memoria\u201d<\/strong>. All\u2019iniziativa pubblica hanno preso parte i familiari dei tifernati a cui sono dedicate le targhe commemorative, il sindaco Bacchetta<\/strong> con il vescovo Domenico Cancian<\/strong>, amministratori e consiglieri comunali, esponenti delle associazioni che rappresentano le vittime di tutte le guerre e gli ideali della resistenza, autorit\u00e0 militari cittadine.<\/p>\n

Il ricordo delle vittime dei rastrellamenti<\/h2>\n

La parola \u201cpresente\u201d pronunciata alla declamazione di ognuno dei nomi stampati sulle targhe<\/strong> ha commosso e unito tutti i partecipanti, ridando quasi una presenza fisica a persone scomparse da tanti anni, vittime dei rastrellamenti che i militari tedeschi effettuarono nel 1944 e dei successivi internamenti nei lager<\/strong>.<\/p>\n

Ai Giardini del Cassero la targa commemorativa di 34 militari tifernati<\/h2>\n

Costretti al lavoro forzato, morirono nei campi di concentramento o dopo il ritorno in patria<\/strong> per le conseguenze delle sofferenze patite nel periodo della detenzione. Le pietra della memoria<\/strong> collocata ai giardini del Cassero<\/strong> insieme alla targa commemorativa<\/strong> ricorder\u00e0 d\u2019ora in poi il sacrificio di 34 militari tifernati<\/strong>: Ruggero Bagnini; Gino Balicchi; Pasquale Battisti; Enrico Bellucci; Renato Besi; Luigi Bianconi; Remo Coltrioli; Aldo Falcinelli; Lazzaro Forti; Giovanni Festucci; Giuseppe Gineprini; Gettulio Giornelli; Ubaldo Giornelli; Antonio Grasselli; Brunetto Gualtieri; Amedeo Guerrucci; Corrado Landi; Orlando Marinelli; Nello Marzi; Cesare Meoni; Luigi Meozzi; Giuseppe Monaldi; Alfredo Nestri; Luigi Paoloni; Ubaldo Paolucci; Pietro Pasqui; Pierino Peccioloni; Pietro Petrani; Carlo Rossi; Pietro Rossi; Plinio Rossi; Aurelio Segapeli; Ferdinando Tibulli; Antonio Zangarelli. Presso l\u2019ingresso della Biblioteca comunale Carducci, in piazza del Marchese Paolo, saranno commemorati sei civili: Angiolo Bruschi, Cesare Falleri; Ivreo Giuseppini; Armando Polpettini; Angelo Stocchi; Primo Tacchini.<\/p>\n

L’oratorio Don Bosco e l’ospedale di emergenza, il contributo di mons. Beniamino Schivo<\/h2>\n

All\u2019oratorio don Bosco<\/strong> in via san Girolamo<\/strong> sar\u00e0 invece ricordata l\u2019esperienza dell\u2019ospedale di emergenza<\/strong> allestito nel 1944 dopo lo sfollamento della popolazione di Citt\u00e0 di Castello imposto dai militari tedeschi, che rimase operativo fino alla liberazione della citt\u00e0. Con essa sar\u00e0 messa in rilievo la figura di mons. Beniamino Schivo<\/strong>, che da direttore del seminario vescovile fu promotore dell\u2019allestimento della struttura di accoglienza<\/strong>, nella quale lavorarono cinque suore delle Piccole Ancelle del Sacro Cuore<\/strong>.<\/p>\n

La ricerca storica a cura dell’Istituto Gabriotti<\/h2>\n

La definizione dei testi<\/strong> e delle collocazioni delle \u201cPietre della memoria\u201d<\/strong> \u00e8 stata affidata a un gruppo di studio coordinato dall\u2019Istituto Gabriotti<\/strong>, che ha curato la ricerca storica<\/strong> finalizzata alla divulgazione dei fatti e delle vicende umane.<\/p>\n

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Le immagini della cerimonia<\/strong><\/p>\n