{"id":6172,"date":"2007-10-05T00:00:00","date_gmt":"2007-10-04T22:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=6172"},"modified":"2015-08-03T14:55:02","modified_gmt":"2015-08-03T12:55:02","slug":"maturare-coscienze-senza-schieramenti","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/maturare-coscienze-senza-schieramenti\/","title":{"rendered":"Maturare coscienze senza schieramenti"},"content":{"rendered":"
Domenica si terr\u00e0 la Marcia Perugia-Assisi, e il Papa mander\u00e0 un messaggio. Non \u00e8 la prima volta, ma \u00e8 un segno di attenzione piuttosto recente. Ne parliamo con mons. Vincenzo Paglia, delegato della Conferenza episcopale umbra per i problemi sociali e il lavoro. ‘Il messaggio del Papa – spiega mons. Paglia – \u00e8 la novit\u00e0 di queste ultime edizioni della Marcia, da quando i vescovi umbri, attraverso la Commissione che presiedo, si sono inseriti in maniera pi\u00f9 robusta nel determinare anche i contenuti dell’evento. Il messaggio del Papa, che qualifica la Marcia dandole una rilevanza internazionale particolarmente significativa, sar\u00e0 letto dal Vescovo di Assisi come gi\u00e0 le ultime due volte, quando i partecipanti giungeranno a mezzogiorno nella piazza della basilica di San Francesco’.Anche questa sosta davanti alla basilica di San Francesco, \u00e8 una novit\u00e0. ‘Lo \u00e8 dall’ultima manifestazione; prima non era mai accaduto’. Quest’anno si \u00e8 discusso sulla definizione della Marcia. Per la pace o per i diritti umani? ‘La Marcia conserva la sua qualifica fondamentale di difesa e promozione della pace. C’\u00e8 stata ultimamente sorpresa quando si \u00e8 aggiunta la dizione circa i diritti umani. L’abbiamo voluta per sottolineare la Dichiarazione universale dei diritti umani, il cui anniversario sar\u00e0 l’anno prossimo, perch\u00e9 vorremmo che gi\u00e0 dalla vigilia si ponesse attenzione a questa carta delle Nazioni Unite che ha segnato larga parte della cultura occidentale e molta parte delle altre culture; e ci auguriamo, ovviamente, che si estenda sempre pi\u00f9, sino a divenire patrimonio comune dell’umanit\u00e0. In questo contesto si pone l’incontro del 6 ottobre sul 40’della Populorum progressio’. La Marcia si presenta anche ‘contro la miseria e la guerra e l’antipolitica” ‘Vuole essere anche una manifestazione contro la povert\u00e0, perch\u00e9 siamo a met\u00e0 del quindicennio degli Obiettivi di sviluppo del millennio stabiliti dalle Nazioni Unite per la lotta alla fame. Purtroppo molti Paesi, compresa l’Italia, sono ancora molto indietro nel rispetto degli impegni presi per sradicare la povert\u00e0, che tutti avevano congiuntamente sottoscritto’. La Marcia \u00e8 cambiata, ma c’\u00e8 chi dice ancora oggi che \u00e8 politicizzata. Nel centrosinistra ci sono politici che partecipano quel tanto che basta per apparire in tv, e dal centrodestra raccoglie pi\u00f9 critiche che adesioni.’Tutti gli organizzatori, quindi anche la Commissione Ceu, sono convinti della necessit\u00e0 di evitare ogni tipo di strumentalizzazione politica, e ogni sforzo sar\u00e0 fatto in questo senso, per esempio chiedendo di partecipare a tutto il tragitto. Questo perch\u00e9 interessa sempre pi\u00f9 a tutti la maturazione di una coscienza. Tra l’altro, non \u00e8 di poco conto sottolineare che una grande parte dei partecipanti provengono dal mondo dei credenti’. La Marcia \u00e8 nata da Aldo Capitini, noto pacifista, ma \u00e8 stato anche un uomo che ha rifiutato la Chiesa richiedendo lo sbattezzo. Questo ha sempre fatto problema alla Chiesa umbra, e in particolare ai cattolici che lo hanno conosciuto personalmente’. ‘Non dobbiamo misconoscere la storia e neppure le difficolt\u00e0 di quei tempi, che portavano a polarizzazioni che oggi hanno poco senso. D’altronde la pace \u00e8 una di quelle dimensioni planetarie che sono senza dubbio ispirate anche dalla tradizione evangelica, ed \u00e8 bene che questa prospettiva diventi patrimonio di tutti. Per certi versi a me piace anche avvicinare questa marcia a quella, purtroppo dispersa, dei monaci e delle monache buddiste in Birmania’. Pu\u00f2 sembrare un accostamento audace, vista la libert\u00e0 di cui noi godiamo. In che senso? ‘Come patrimonio comune della pace, che si sposa in maniera indissolubile con la nonviolenza, con la mitezza, con la misericordia. In questo senso la Marcia Perugia-Assisi assume tonalit\u00e0 che all’inizio erano poco presenti o solo in nuce, ma che oggi sono arricchite anche dalla variet\u00e0 dei partecipanti. E si deve dire che la Marcia \u00e8 dei partecipanti, \u00e8 di coloro che desiderano una pace universale. Non \u00e8 uno slogan appartenuto a qualcuno’.I vescovi parteciperanno? ‘I fedeli delle nostre otto Chiese umbre parteciperanno attivamente alla Marcia e a tutti gli eventi. Compresi i vescovi. Per esempio, nell’Onu dei popoli a Perugia e dei giovani a Terni, nella veglia di sabato e nella messa di domenica mattina, al momento della lettura del messaggio del Papa. Segnalo anche l’impegno della Commissione a proseguire, terminata la Marcia, un’azione doprattutto dalle scuole, organizzando numerosi corsi di educazione alla pace’. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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