{"id":6157,"date":"2007-09-28T00:00:00","date_gmt":"2007-09-28T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=6157"},"modified":"2007-09-28T00:00:00","modified_gmt":"2007-09-28T00:00:00","slug":"quali-argini-al-bullismo","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/quali-argini-al-bullismo\/","title":{"rendered":"Quali argini al bullismo?"},"content":{"rendered":"

Il 24 settembre, per iniziativa del Centro italiano femminile, si \u00e8 tenuto presso Deruta un incontro dibattito su un argomento che \u00e8, purtroppo, di estrema attualit\u00e0: il bullismo nella scuola. Ha aperto l’incontro Maria Cristina Greco, psicologa, che conta tra le sue esperienze quella fatta presso la comunit\u00e0 a rischio ‘Jonathan’ di Scosciano, vicino Napoli. La dottoressa ha definito il bullismo come volont\u00e0 di danneggiare prolungata nel tempo. Si esprime nei maschi per lo pi\u00f9 con la violenza fisica, nelle femmine con aggressivit\u00e0 verbale e psicologica. La violenza esiste, pur senza premeditazione, gi\u00e0 nella scuola materna, e deriva da una mancanza di autostima, che porta ad affermarsi in maniera prepotente. \u00c8 importante – ha detto la relatrice – parlare sia con il bullo sia con la vittima, poich\u00e9 quest’ultima spesso sollecita inconsciamente la violenza dell’altro. Da non dimenticare che i giovani si aspettano un argine da parte degli adulti: famiglia, insegnanti, psicologi. Rita Ferri, responsabile diocesana e regionale della Pastorale della scuola, ha messo in evidenza la necessit\u00e0 di formare regole comuni tra scuola e famiglia, e ha posto la questione se la scuola educhi efficacemente alla legalit\u00e0 di fronte a tanti modelli di vita che vengono dall’esterno e portano ad accettare come ovvio ‘quello che fanno tutti’. Importante – ha osservato – anche che la scuola segua un programma coerente senza disperdersi nei tanti ‘progetti’ che vengono via via proposti. Romanella Bistoni, presidente provinciale del Cif di Perugia, ha fatto presente che alla scuola viene demandato molto, ma vi sono varie agenzie che hanno il loro peso nella formazione dei giovani: associazioni varie, agenzie di informazioni, istituzioni. Citando le parole di mons. Chiaretti, che ha parlato di emergenza educativa, ha messo in rilievo che dagli anni ’90-91 vi \u00e8 stato uno scardinamento di principi ritenuti una volta basilari, come la condotta degli alunni nella scuola; il risultato \u00e8 che in nome della tolleranza si \u00e8 giunti a una situazione estremamente preoccupante. Le statistiche rivelano che il 75% dei nostri ragazzi beve un volta alla settimana e se il fumo del tabacco \u00e8 in aumento, quello degli spinelli ‘ di cui oggi si muore ‘ non lo \u00e8 meno; al pari della cocaina, di cui \u00e8 calato il prezzo. Ha osservato che per\u00f2 vi sono anche dei giovani meravigliosi, ed \u00e8 giusto chiedere alla scuola un nuovo sistema di valutazione e alle istituzioni pi\u00f9 severit\u00e0. \u00c8 stata poi la volta di Rosella Mercati, dirigente scolastico del liceo classico ‘Plino il Giovane’ di Citt\u00e0 di Castello. Dopo aver rilevato che in Italia siamo al terzo posto, dopo Gran Bretagna e Francia, nel fenomeno bullismo, ha analizzato l’affacciarsi nei giovani dell’aggressivit\u00e0 e della violenza. Che rientra entro certi limiti nelle dinamiche della crescita, ma, oltrepassando certi limiti, fa s\u00ec che ci si ponga in relazione con gli altri con strumenti sbagliati. Nel singolo inserito nel gruppo vi \u00e8 l’annullamento della responsabilit\u00e0 individuale, l’imitazione, la condivisione di uno ‘sporco’ divertimento. Ha parlato dell’importanza di operare all’interno della scuola, cosa che per\u00f2 deve essere coadiuvata dalla famiglia e dalla societ\u00e0 nel suo insieme. E sottolineato come l’adulto che ha un rapporto continuo con i ragazzi debba porre al centro dell’etica il valore della persona. Seguite attentamente tutte le relazioni, e numerosi gli interventi degli ascoltatori.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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