{"id":61448,"date":"2021-07-15T18:17:52","date_gmt":"2021-07-15T16:17:52","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=61448"},"modified":"2021-07-15T18:23:40","modified_gmt":"2021-07-15T16:23:40","slug":"corso-intensivo-per-pastori","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/corso-intensivo-per-pastori\/","title":{"rendered":"Corso intensivo per pastori"},"content":{"rendered":"
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La \u201cchiamata a s\u00e9\u201d da parte di Ges\u00f9 nei confronti degli apostoli, come abbiamo ascoltato la domenica precedente (Mc<\/em> 6,7), ha la sua conclusione nel brano odierno: \u201cGli apostoli si riunirono attorno a Ges\u00f9 e gli riferirono quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato\u201d (Mc<\/em> 6,30). Il racconto delle meraviglie compiute, i successi della loro attivit\u00e0 pastorale, che il Maestro accoglie, fanno dimenticare la fatica, la stanchezza e, forse, anche l\u2019equilibrio per una sana condotta di vita.<\/span><\/p>\n

Lo straordinario del Vangelo nell’ordinario della vita<\/h2>\n

Possiamo leggere l\u2019esperienza degli Apostoli in chiave attuale. Le delusioni della vita, sia di natura pastorale che professionale o relazionale, cos\u00ec come l\u2019esaltazione dei successi, rischiano di distaccarci dalla realt\u00e0, rendendoci incapaci di vedere i limiti e i punti di forza della nostra vita e della<\/span> nostra azione. <\/span>Chiss\u00e0, forse Ges\u00f9, oltre a garantire loro un meritato riposo, vuole anche farli rientrare nella quotidianit\u00e0, condurli ad amare l\u2019ordinario della vita nel quale immergersi, per portare l\u00ec lo straordinario del Vangelo.<\/span><\/p>\n

Le relazioni che risanano<\/h2>\n

Chiss\u00e0, forse Ges\u00f9, nel condurli in disparte, con lui solo, in un luogo deserto (Mc<\/em> 6,31), voleva insegnare loro l\u2019importanza delle relazioni che risanano. Relazioni che – a dispetto delle esagerazioni emotive e dell\u2019attivismo svolgono la riposante funzione di riordinare le idee, ma soprattutto di ridare il senso della misura e<\/span> del limite. Condividere con lui gioie e speranza, fallimenti e cadute, evita lo sprofondamento nella disperazione e il lamento nichilista che ci rende ciechi anche verso le nostre potenzialit\u00e0 e capacit\u00e0, che il Vangelo indica come talenti regalati a ciascuno. Condividere con i fratelli l\u2019esperienza<\/span> vissuta fa superare il \u201cleaderismo\u201d esasperato che alimenta il \u201ccancro della superbia\u201d, aiuta a riconoscere i talenti altrui e favorisce la collaborazione.<\/span><\/p>\n

Senza Ges\u00f9 non possiamo nulla<\/h2>\n

Trovare momenti di intimit\u00e0 con Ges\u00f9 ci libera dall\u2019onnipotenza del sentirci indispensabili. Ci aiuta a riconoscere che anche i successi non sono medaglie da appuntarci al petto, ma occasione di gratitudine per l\u2019opera che il Signore continua a compiere in<\/span> noi, a servizio dei fratelli. <\/span>Il Vangelo ci ricorda che senza di Lui non potremo fare nulla, \u201ccome il tralcio non pu\u00f2 vivere e portare frutto se non rimane innestato nella vite\u201d (Gv<\/em> 15,1-8). Il Vangelo<\/a> relativizza anche le nostre \u201cperformance\u201d pastorali, ma ci\u00f2 pu\u00f2 essere una indicazione anche per le attivit\u00e0 di ciascuno: \u201cSiamo servi inutili, abbiamo fatto quanto dovevamo fare\u201d.<\/span><\/p>\n

Parte di un unico progetto<\/h2>\n

Non \u00e8 un invito alla mediocrit\u00e0, ma sentirsi parte di un unico progetto: costruire il Regno. Ognuno \u00e8 indispensabile a motivo dei talenti che gli sono stati donati, ma, se non \u00e8 disposto a unirli con i talenti <\/span>altrui, a \u201ctrafficarli\u201d, a rischiarli, a farne patrimonio comune, fino al punto d non riconoscerli pi\u00f9 come propri ma di tutti… \u00e8 come il servo a cui \u00e8 stato dato un<\/span> talento e, per paura di perderlo, lo ha nascosto (Mt<\/em> 25, 24-30). Il servo \u00e8 definito \u201cinutile\u201d dal Vangelo non quando non ha successo, ma quando non \u00e8 disposto a rischiare la relazione e la condivisione. Infatti chi ama rischia, investe, e anche se non sempre ha successo, se non altro, ha scelto di mettersi in gioco. Il \u201critiro spirituale\u201d compiuto da Ges\u00f9 con i suoi \u00e8 breve, perch\u00e9 il deserto non \u00e8 la vita nella quale siamo stati gettati. In breve il Vangelo riporta i Dodici alla vita vera: \u201cMolti per\u00f2 li videro partire e capirono, e da tutte le citt\u00e0 accorsero l\u00e0 a piedi e li precedettero\u201d (Mc<\/em> 6,33).<\/span><\/p>\n<\/div>\n<\/div>\n

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La Parola \u00e8 rivolta ai pastori della Chiesa<\/h2>\n

La lettura dei testi di questa domenica \u00e8 si rivolta a tutti, perch\u00e9 a ciascuno il Signore affida una missione. Egli infatti \u201cci ha scelto prima della creazione del mondo\u201d (Ef<\/em> 1,4), ma \u00e8 innegabile che in modo particolare questa parola \u00e8 rivolta ai Pastori della Chiesa.<\/span> Una forte caratterizzazione \u00e8 data dalla<\/span> prima lettura , tratta dal libro del profeta Geremia (23,1-<\/span> 6). Il termine \u201cpastore\u201d identifica coloro che sono chiamati a pascere \u201cil gregge che il Signore ha affidato\u201d: costoro sono chiamati a reggere e condurre il popolo di Dio, che si tratti di presbitero, vescovo o Papa. Nessuno \u00e8 padrone del gregge, ma servo del popolo che il Signore a lui ha affidato. Uno solo \u00e8 il vero pastore: il Signore Ges\u00f9, chiamato dalla liturgia \u201cPastore dei pastori\u201d.<\/span> L\u2019invettiva del profeta Geremia \u00e8 un monito rivolto ai Pastori, ma declina responsabilit\u00e0 diverse: pi\u00f9 alta \u00e8 la responsabilit\u00e0 affidata, pi\u00f9 gravi sono le conseguenze di scelte sbagliate sul popolo di Dio affidato a quella persona.<\/span><\/p>\n

L’appello di papa Francesco ai vescovi<\/h2>\n

Proprio per questo motivo Papa Francesco continuamente rivolge un accorato appello ai vescovi di essere prudenti nel discernere i candidati al sacerdozio. Le comunit\u00e0 cristiane hanno il diritto di essere guidate da Pastori \u201csecondo il cuore di Dio\u201d (Ger<\/em> 3,15), non da Pastori che vogliono realizzare se stessi, secondo il proprio progetto.<\/span><\/p>\n

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