. Lo ringrazio di cuore per la fiducia.<\/span><\/p>\nNel segreto che, su questo mandato, dovevo custodire, l\u2019unica cosa che mi \u00e8 stata possibile \u00e8 stata la preghiera. Ho cominciato a pregare per tutti voi. Non vi potevo ancora incontrare, ma vi potevo amare. Mi \u00e8 fiorito nel cuore un sentimento che ho appreso da un Padre della Chiesa che sta alle sorgenti della mia formazione, san Paolino di Nola, che, in una lettera a Sant\u2019Agostino, scrive:\u00a0<\/span>\u00abN\u00e9 c\u2019\u00e8 da meravigliarsi se noi, pur lontani, siamo presenti l\u2019uno all\u2019altro e senza esserci conosciuti ci conosciamo, poich\u00e9 siamo membra di un solo corpo, abbiamo un unico capo, siamo inondati da un\u2019unica grazia, viviamo di un solo pane, camminiamo su un\u2019unica strada, abitiamo nella medesima casa. Insomma, in tutto ci\u00f2 che siamo, […] tanto nello spirito quanto nel corpo del Signore siamo una cosa sola….\u00bb (<\/span>Epist<\/span><\/em>. 6,1).<\/span><\/p>\nMi siete gi\u00e0 tanto cari, fratelli e sorelle della Chiesa di Foligno! <\/span>Mi presento a voi con la trepidazione di chi sa di non avere energie giovanili, come quelle che portai nel mio primo incarico episcopale, al servizio della Chiesa di Pompei dove ricevetti la carezza della Vergine del Santo Rosario, poi nel mio servizio nella Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti e, infine, nel mio ministero assisano. Vi dar\u00f2 quello che potr\u00f2, assicurandovi tuttavia che non mi risparmier\u00f2 in alcun modo. <\/span><\/p>\nMi immerger\u00f2 presto nella vostra lunga storia di fede. Nella mia mente e nel mio cuore familiarizzo gi\u00e0 con il patrono san Feliciano. Ma come dimenticare che la Chiesa di Foligno e quella di Assisi sono legate da una via \u201cfrancescana\u201d di santit\u00e0, che passa \u2013 per non citare che alcuni vertici \u2013 per le altezze mistiche di sant\u2019Angela da Foligno e l\u2019insigne storia di carit\u00e0 della beata Angelina? Soprattutto non dimentico che lo stesso Francesco, nel suo itinerario di conversione, pose a Foligno quel famoso gesto di vendita del suo cavallo e della sua merce ritornando ad Assisi con la voglia di farla finita con le ricchezze mondane, per vivere la piena libert\u00e0 dei figli di Dio e la condivisione con i poveri. Di l\u00ec a poco, questo vescovado lo avrebbe visto ‘spogliarsi’ fino alla nudit\u00e0. I due episodi intrecciano il filo che, nella Provvidenza di Dio, ormai legher\u00e0 queste due Chiese cos\u00ec privilegiate per tanta storia e santit\u00e0. <\/span><\/p>\nUna soluzione pastorale come quella che Papa Francesco ha scelto per voi comporta un\u2019inevitabile sofferenza. Ma forse pu\u00f2 aiutarci a comprendere i segni dei tempi. Dice che non possiamo pi\u00f9 pensare con schemi che hanno fatto la grandezza del passato, ma rischiano di essere inadeguati ai tempi nuovi. C\u2019\u00e8 un mondo in movimento. La societ\u00e0 si allontana dalle sue radici cristiane. Questo, lungi dal farci cadere in uno sterile lamento, ci offre un grande stimolo. Dobbiamo tornare all\u2019entusiasmo delle origini, rimetterci in strada, per incontrare, tendere la mano, offrire amore; soprattutto per annunciare Cristo e il suo Vangelo. \u00c8 quella che Papa Francesco chiama ‘pastorale in uscita’ e che il vostro amato pastore, monsignor Gualtiero Sigismondi, anche a me tanto caro, esprime con lo slogan: dalla pastorale delle campane a quella del campanello! <\/span><\/p>\nCari fratelli e sorelle, la crisi che stiamo attraversando \u2013 che non \u00e8 solo quella della pandemia \u2013 pu\u00f2 diventare una grande opportunit\u00e0: crisi come grazia! Dobbiamo camminare insieme. Occorre ritessere le nostre relazioni fino a dare alla Chiesa il volto di una famiglia. Conto per questo su tutti voi, sacerdoti e diaconi, persone di vita consacrata, laici. <\/span><\/p>\nVi saluto tutti. Saluto in particolare quelli che stanno pi\u00f9 soffrendo per l\u2019asprezza della crisi pandemica e delle sue conseguenze sociali, e quanti vivono situazioni di disagio per i pi\u00f9 diversi motivi. Saluto ogni persona che abita il territorio folignate, le autorit\u00e0 di ogni ordine e grado, tutti gli uomini e donne che si affaticano ogni giorno per rendere questo mondo pi\u00f9 bello, pi\u00f9 giusto, pi\u00f9 solidale. <\/span><\/p>\nVengo tra voi per dare il mio piccolo contributo a questo grande sogno. \u00c8 il sogno di Dio. Sono certo di avere in questo, dalla mia parte, il naturale idealismo dei giovani. Spero di avere, per questo sogno comune, anche l\u2019adesione di tanti adulti, professionisti, famiglie. <\/span><\/p>\nLa Chiesa folignate ha sviluppato in questi anni il metodo della ‘sinodalit\u00e0’ e dispone di energie sufficienti per il cammino che l\u2019attende. La collaborazione tra le due Chiese affidate al mio ministero, senza nulla togliere alla specificit\u00e0 delle relative storie, far\u00e0 tutto fiorire a vantaggio del bene comune. <\/span><\/p>\nA fine agosto conto di fare il mio ingresso nel ministero pastorale in mezzo a voi. La vita per me sar\u00e0 ‘raddoppiata’, la mia agenda sar\u00e0 ulteriormente appesantita. Ma spero in tante grazie che vi chiedo di ottenermi con una preghiera ardente, la stessa con la quale, da qualche giorno, vi porto tutti all\u2019altare del Signore. Quando, a gennaio dello scorso anno, sono venuto tra voi per la toccante festa della Madonna del Pianto, non pensavo che la Madre stesse per darmi un nuovo appuntamento cos\u00ec importante nella vostra \u2013 ormai ‘nostra’ \u2013 Chiesa folignate. A Lei chiedo, come sempre nella mia vita, di tenermi per mano. A voi chiedo, con fiducia: fatemi spazio nel vostro cuore. Col desiderio di incontrarvi presto – conclude la lettera mons. Sorrentino -, vi abbraccio e benedico con grande affetto”.<\/span><\/p>\nIl cammino di mons. Sorrentino nella Chiesa<\/h2>\n\n
Domenico Sorrentino \u00e8 nato il 16 maggio 1948 a Boscoreale, in provincia di Napoli e Diocesi di Nola. Ha compiuto gli studi medi nel Seminario vescovile di Nola e nel Seminario regionale di Salerno, e quelli teologici a Roma, come alunno dell\u2019Almo Collegio Capranica<\/i>, presso la\u00a0Pontificia Universit\u00e0 Gregoriana<\/i>, conseguendo il dottorato. Si \u00e8 laureato in Scienze politiche presso l’Universit\u00e0 La\u00a0Sapienza\u00a0<\/em>Universit\u00e0 <\/i>di Roma. \u00c8 stato ordinato sacerdote per la diocesi di Nola il 24 giugno 1972.<\/p>\n\u00c8 stato vicario parrocchiale di\u00a0Maria SS. della Stella<\/i>\u00a0a Nola; parroco di\u00a0S. Giorgio martire<\/i>\u00a0a Liveri; assistente del Movimento lavoratori dell\u2019Azione Cattolica; insegnante di religione nel Liceo vescovile parificato di Nola. \u00c8 stato inoltre direttore dell\u2019Ufficio catechistico, vicario per l\u2019Evangelizzazione e la Cultura, canonico teologo e membro del Consiglio presbiterale e del Collegio dei consultori.<\/p>\n
Ha promosso la costituzione del Centro di studi e documentazione su Paolino di Nola; \u00e8 stato direttore dell\u2019Istituto superiore di Scienze religiose Duns Scoto<\/i>\u00a0(Nola). Presso la\u00a0Pontificia Facolt\u00e0 Teologica dell\u2019Italia Meridionale<\/i>,\u00a0sezione S. Tommaso d\u2019Aquino<\/i>, ha insegnato Teologia spirituale, diverse discipline dell\u2019area dogmatica e Dottrina sociale della Chiesa.<\/p>\n
Dal 1992 al 2001 ha prestato servizio presso la Prima Sezione della Segreteria di Stato.<\/p>\n
Il 17 febbraio 2001 \u00e8 stato nominato arcivescovo-prelato di Pompei ed \u00e8 stato consacrato il 19 marzo successivo. Dal 2003 al 2005 \u00e8 stato segretario della Congregazione per il Culto divino e la Disciplina dei sacramenti.<\/p>\n
Il 19 novembre 2005 \u00e8 stato nominato vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino.<\/p>\n
\u00c8 membro della Congregazione per il Culto divino e la Disciplina dei sacramenti, nonch\u00e9 della\u00a0Pontificia Accademia di Teologia<\/i>. All\u2019interno della Conferenza episcopale umbra \u00e8 vicepresidente e delegato per i Laici, l\u2019Educazione e la Scuola. Ha pubblicato numerosi volumi e articoli su diverse riviste.<\/p>\n<\/div>\n<\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
Monsignor Domenico Sorrentino \u00e8 stato nominato da Papa Francesco vescovo della diocesi di Foligno, che lo stesso\u00a0Santo Padre ha cos\u00ec unito\u00a0in persona episcopi con quella di Assisi – Gualdo Tadino – Nocera Umbra.\u00a0Ufficialmente, insomma, rimarranno (almeno per il momento) due diocesi distinte, ma unite dalla figura del vescovo. La decisione, \u00e8 stata presa qualche giorno […]<\/p>\n","protected":false},"author":393,"featured_media":61195,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[22,3991],"tags":[1358,2483,1915,2761],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/61191"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/393"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=61191"}],"version-history":[{"count":5,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/61191\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":61198,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/61191\/revisions\/61198"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media\/61195"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=61191"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=61191"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=61191"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}