\n\t\t\t\tL’inaugurazione della mostra\n\t\t\t\t<\/figcaption><\/figure>\n\t\t<\/div>\n\n <\/p>\n
Le prime scoperte da parte dei frati francescani dello Studium Biblicum Franciscanum <\/i><\/h2>\n
Come bene evidenzia la mostra \u2013 ha proseguito il prof. Oliviero<\/strong> – , sono stati i frati francescani dello Studium Biblicum Franciscanum<\/i>, fra i quali il compianto archeologo padre Michele Piccirillo<\/strong>, che ho personalmente avuto l\u2019onore di conoscere, a scoprire per primi le meravigliose pavimentazioni musive della citt\u00e0 giordana<\/strong> ed a iniziare il recupero archeologico del Monte Nebo<\/strong>. Qui il memoriale di Mos\u00e8, posto su un\u2019altura che domina la Piana di Madaba e la Valle del Giordano, restituisce un\u2019affascinante somiglianza con Assisi e la Basilica di San Francesco, posti a sovrastare la Valle Umbra.<\/p>\nSiamo altres\u00ec onorati\u00a0 <\/span>\u2013 ha proseguito il Prof. Oliviero – di collaborare con il popolo giordano, con il quale condividiamo cordiali sentimenti di affetto, ed intendiamo dare il nostro contributo ad una comune crescita grazie alla valorizzazione e promozione turistica dei beni culturali, capace di favorire la ripresa post-pandemica. Desidero inoltre sottolineare \u2013 ha proseguito il Magnifico Rettore Prof. Maurizio Oliviero \u2013 come il progetto \u201cScoprire Madaba\u201d<\/strong>, valorizzi<\/strong> ulteriormente il<\/strong> rapporto gi\u00e0 attivo fra l\u2019Universit\u00e0 degli Studi di Perugia, l\u2019Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale<\/strong>, aprendo prospettive di nuove collaborazioni, in particolare nell\u2019ambito della promozione del turismo sostenibile e consapevole, gi\u00e0 identificato dall\u2019Agenda 2030 dell\u2019ONU come una delle principali risposte alla crisi del settore dovuta all’emergenza pandemica\u201d.<\/p>\nIl Rettore ha quindi concluso il suo intervento ringraziando tutte le Autorit\u00e0 civili, militari e religiose presenti, ed in particolare la Custodia di Terrasanta e la diplomazia italiana per il ruolo svolto in quest\u2019area del Medioriente al fine di costruire percorsi di dialogo politico, culturale e interreligioso, nonch\u00e9 di crescita dei giovani, cui \u00e8 affidato il compito di costruire un futuro di giustizia e pace.<\/p>\n
Il progetto<\/h2>\n
Il progetto si svolge sotto la direzione scientifica di Andrea Polcaro<\/strong> dell’Universit\u00e0 degli Studi di Perugia e il coordinamento di Michele Morana<\/strong>, titolare della sede Aics di Amman e del dipartimento delle Antichit\u00e0 di Giordania. \u201cL\u2019importanza di questo progetto risiede nell\u2019innovazione, la replicabilit\u00e0 e la sostenibilit\u00e0 dell\u2019intervento volto a tutelare beni appartenenti al patrimonio culturale e storico della Giordania e nella valorizzazione del ruolo che tale patrimonio riveste nello sviluppo del Paese \u2013 ha evidenziato Michele Morana<\/b>, titolare della sede Aics di Amman -. Ci auguriamo che il sostegno italiano, con la collaborazione dell\u2019Universit\u00e0 degli studi di Perugia, possa favorire il processo di conservazione delle tradizioni e dei beni culturali del Paese, facilitando gli sforzi della Giordania volti alla stabilizzazione economica anche attraverso interventi a tutela del patrimonio culturale, e assicurando allo stesso tempo piena ownership<\/i> delle azioni a sostegno della strategia di sviluppo nazionale\u201d.<\/p>\nIl percorso espositivo<\/h2>\n
L\u2019esposizione<\/strong>, che potr\u00e0 essere visitata sino al 30 agosto 2021<\/strong> e che ha ricevuto il patrocinio della Custodia di Terra Santa<\/strong>, intende divulgare al pubblico italiano le bellezze e l\u2019importanza del patrimonio culturale della citt\u00e0 di Madaba, in Giordania,<\/strong> con particolare riguardo per i numerosi mosaici delle chiese bizantine<\/strong>, delle quali vengono ricostruiti gli ambienti<\/strong> tramite l\u2019uso di nuove tecnologie, come la stampa 3D<\/strong>. Lo spazio liturgico degli edifici sacri alto medievali di Giordania<\/strong>, cos\u00ec come quello delle ricche dimore patrizie del VII sec d.C.<\/strong> riprende cos\u00ec vita, attraverso un percorso espositivo che tocca alcuni dei punti di interesse archeologici pi\u00f9 importanti della citt\u00e0.<\/p>\n\u201cMadaba, la citt\u00e0 dei mosaici\u201d ripercorre attraverso sette sale <\/b>la storia e la bellezza dei beni culturali della citt\u00e0 giordana.<\/p>\n
Al piano terra<\/strong>, nella prima sala, l\u2019esposizione approfondisce in primo luogo il progetto<\/b> finanziato dall\u2019Aics e implementato dall\u2019Universit\u00e0 degli studi di Perugia, per poi proseguire con pannelli che raccontano le fasi storiche pi\u00f9 antiche<\/b> della citt\u00e0.<\/p>\nApre l\u2019esposizione<\/strong> vera e proprio la Sala romana<\/b>, dove, attraverso la tecnologia della stampa 3D, sono state riprodotti fedelmente i busti di quattro personaggi reali importanti per la storia della Giordania e delle province d\u2019Oriente: Traiano, Adriano, Settimio Severo e sua moglie, Julia Domna.<\/p>\nIl piano inferiore \u00e8 dedicato alla riproduzione del Palazzo Bruciato<\/b>, una ricca dimora patrizia con particolare pavimentazioni musive di contesto domestico, fra le quali il motivo, antichissimo nel contesto culturale del Vicino Oriente antico, del Toro e del Leone. L\u2019ala occidentale del palazzo \u00e8 riprodotta attraverso semplici e lineari elementi architettonici che, insieme alla riproduzione fedele scala 1:1 <\/b>del mosaico a terra<\/b>, danno la sensazione dello spazio per concepire un percorso immersivo ed esperienziale<\/b> che inizia con il suono del crepitio del fuoco, che dette alle fiamme nel VII sec d.C. l\u2019intera struttura.<\/p>\n
Nelle seguenti due Sale di Lot e Procopio <\/b>e della Cappella della Teotokos sul Monte Nebo<\/b> questo obiettivo immersivo viene ulteriormente rafforzato con le luci soffuse tipiche delle chiese medievali, musica e incenso<\/b>, che puntano a trasmettere al visitatore l\u2019emozione dello spazio sacro. Queste tecniche vengono accompagnate dalla ricostruzione, sempre con la tecnologia della stampa 3D e un\u2019accurata post-produzione artigianale, da repliche di singoli elementi architettonici<\/b> tipici delle strutture religiose di epoca bizantina, come un capitello e un pluteo, elemento di separazione dello spazio liturgico, in scala 1:1.<\/p>\n
Chiudono la mostra due sale, dedicate all\u2019impegno della Custodia della Terra Santa <\/b>e dello Studium Biblicum Franciscanum<\/b> nella scoperta e protezione dei beni culturali di Madaba e dell\u2019adiacente Monte Nebo, dove i loro archeologici e restauratori hanno riportato alla luce il Memoriale di Mos\u00e8, con la Basilica bizantina <\/b>dei quali nella mostra vengono presentati alcuni degli splendidi mosaici.<\/b><\/p>\n
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Le finalit\u00e0 del progetto<\/h2>\n
Il progetto \u201cScoprire Madaba\u201d sar\u00e0 anche volto alla formazione del locale personale del dipartimento delle Antichit\u00e0 di Giordania<\/strong> riguardo tematiche fondamentali per lo sviluppo economico della regione, quali la valorizzazione, la protezione e la gestione del patrimonio culturale della citt\u00e0 di Madaba.<\/p>\nPrevede inoltre attivit\u00e0 in loco volte alla riabilitazione di alcune aree archeologiche urbane<\/strong>, attualmente poco fruibili dai visitatori ma ricche di resti archeologici e splendidi mosaici di epoca bizantina, hanno spiegato il Prof. Andrea Polcaro<\/b> e la Prof.ssa Donatella Scortecci<\/b>. In questo ambito, gli specialisti del dipartimento di Lettere dell’Universit\u00e0 degli Studi di Perugia<\/strong>, insieme ai colleghi giordani<\/strong>, coordineranno i lavori di scavo archeologico, restauro e valorizzazione di importanti aree archeologiche della citt\u00e0<\/strong> quali il Palazzo Bruciato, la chiesa del profeta Elia, la chiesa degli Apostoli e la Cattedrale di Madaba. \u2018Scoprire Madaba\u2019 sar\u00e0 caratterizzato anche da due anni di lavori sul campo tra il 2021 e il 2022 e da alcuni specifici eventi di divulgazione.<\/p>\nGli intervenuti<\/h2>\n
Alla cerimonia inaugurale sono inoltre intervenuti, Luca Maestripieri<\/b>, direttore dell\u2019Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics), S.E. Fabio Cassese,<\/b> ambasciatore d\u2019Italia in Giordania, S.E. Fayiz Fahran Saleh Khouri<\/b>, ambasciatore della Giordania in Italia, Ahmed Ash-Shami<\/b>, direttore generale del dipartimento delle Antichit\u00e0 di Giordania – in collegamento streaming – <\/i>e, per l\u2019Ateneo di Perugia, dipartimento di Lettere – Lingue, letterature e Civilt\u00e0 antiche e moderne, Andrea Polcaro, <\/b>direttore scientifico del progetto e Donatella Scortecci,<\/b> co-curatrice della mostra.<\/p>\n
Presenti, inoltre, Donatella Tesi,<\/b> presidente della Regione Umbria,\u00a0Michele Toniaccini<\/b>, presidente Anci Umbria, Stefania Proietti<\/b>, sindaco di Assisi, Giorgio Mencaroni<\/b>, Presidente Camera di Commercio dell\u2019Umbria, padre Francesco Patton<\/b>, Custode di Terra Santa, padre Marco Moroni<\/b>, custode del Sacro Convento di San Francesco in Assisi, padre\u00a0Ibrahim Faltas<\/b>, discreto della Custodia di Terra Santa, padre Francesco Piloni<\/b>, ministro provinciale dei Frati minori della Provincia di San Francesco d\u2019Assisi di Umbria e Sardegna, il Ten. Col. Guido Barbieri<\/b>, comandante del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale dei Carabinieri di Perugia e Stefano Brufani<\/b>, direttore del Dipartimento di Lettere \u2013 Lingue, letterature e Civilt\u00e0 antiche e moderne.<\/b><\/p>\n
La cerimonia si \u00e8 conclusa con il taglio del nastro da parte del sindaco di Assisi Stefania Proietti e la visita alle sale espositive guidata dai responsabili scientifici.<\/b><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
E’ stata inaugurata il 18 giugno a palazzo Barnabei ad Assisi,\u00a0sede di Assisi dell\u2019Universit\u00e0 degli studi di Perugia, la mostra \u201cMadaba, la citt\u00e0 dei mosaici\u201d . E\u2019 frutto del progetto di turismo sostenibile \u201cScoprire Madaba\u201d, finanziato dall\u2019Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics) e implementato dall’Universit\u00e0 degli studi di Perugia. \u201cL\u2019Universit\u00e0 degli studi di […]<\/p>\n","protected":false},"author":472,"featured_media":61119,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[4104,3991],"tags":[1727],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/61099"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/472"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=61099"}],"version-history":[{"count":10,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/61099\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":61133,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/61099\/revisions\/61133"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media\/61119"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=61099"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=61099"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=61099"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}