{"id":61004,"date":"2021-06-12T18:26:46","date_gmt":"2021-06-12T16:26:46","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=61004"},"modified":"2021-06-12T18:26:46","modified_gmt":"2021-06-12T16:26:46","slug":"e-di-foligno-suor-berti-la-religiosa-espulsa-dalliran-a-75-anni","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/e-di-foligno-suor-berti-la-religiosa-espulsa-dalliran-a-75-anni\/","title":{"rendered":"\u00c8 di Foligno suor Berti, la religiosa espulsa dall’Iran a 75 anni"},"content":{"rendered":"

\u00c8 umbra, precisamente di Foligno, suor Giuseppina Berti, la suora settantacinquenne che dovr\u00e0 lasciare l\u2019Iran nei prossimi giorni perch\u00e9 non le \u00e8 stato rinnovato il visto.<\/p>\n

Suor Giuseppina mancava da tanto tempo dalla sua citt\u00e0, e anche quando veniva era sempre molto riservata sulla sua vita in Iran.<\/p>\n

La notizia dell’espulsione<\/h2>\n

Suor Berti, scriveva ieri l’Agenzia Vaticana su sito Vatican News.<\/a>, \u00abper 26 anni ha lavorato nel lebbrosario di Tabriz e\u00a0 ora da pensionata vive ad Ispahan nella casa della Congregazione delle Figlie della Carit\u00e0\u201d. \u201cLa sua partenza – aggiunge – render\u00e0 difficile la permanenza dell\u2019altra consorella, l\u2019austriaca suor Fabiola Weiss, 77 anni, 38 dei quali dedicati ai poveri e ai malati del lebbrosario, alla quale invece il rinnovo del permesso di soggiorno \u00e8 stato concesso per un altro anno.<\/p>\n

Le due religiose, che hanno dedicato la vita ai malati del Paese, senza distinzioni di appartenenza religiosa o etnica, si vedono costrette ad abbandonare la casa della Congregazione, costruita nel 1937. In Ispahan, le Figlie della Carit\u00e0 si erano dedicate per anni all\u2019istruzione e alla formazione dei giovani. Va ricordato anche il loro impegno a favore di centinaia di bambini polacchi, rifugiati e orfani di guerra, giunti in Iran nella primavera del 1942. Infatti nella citt\u00e0, le religiose gestivano una grande scuola, confiscata poi dopo la rivoluzione del 1979. Negli ultimi anni, le due suore non svolgevano alcuna attivit\u00e0 esterna, per evitare di essere accusate di fare proselitismo.<\/p>\n

La\u00a0Chiesa cattolica in Iran<\/h2>\n

La casa delle suore \u00e8 attualmente l\u2019unica realt\u00e0 della Chiesa cattolica latina a Ispahan e la loro cappella, costruita nel 1939 \u00e8 sede della Parrocchia \u201cVergine Potente\u201d, che viene messa occasionalmente a disposizione dei visitatori per la celebrazione della Messa.<\/p>\n

Questa \u00e8 la realt\u00e0 attuale della Chiesa cattolica in Iran: due arcidiocesi assiro-caldee\u00a0 di Tehran-Ahwaz e Urmia-Salmas, che hanno un vescovo e quattro sacerdoti (nell\u2019estate del 2019 anche l\u2019amministratore patriarcale di Teheran dei Caldei, Ramzi Garmou, si \u00e8 visto negare il rinnovo del visto e non ha pi\u00f9 potuto ritornare nel Paese); una diocesi armena nella quale vi \u00e8 soltanto il vescovo e l\u2019arcidiocesi latina che al momento non ha alcun sacerdote e aspetta l\u2019arrivo del suo nuovo pastore recentemente nominato, monsignor Dominique Mathieu.\u00a0 Per quanto riguarda la presenza religiosa, nel Paese operano le Figlie della Carit\u00e0, con tre suore a Teheran e le due suore a Ispahan. Ci sono inoltre due laiche consacrate. I fedeli sono complessivamente circa 3.000.<\/p>\n

L’augurio di Vatican News<\/h2>\n

Con la partenza delle religiose si verrebbe a perdere definitivamente la presenza della Chiesa cattolica latina a Ispahan. Nel 2016, sempre nella citt\u00e0 di Ispahan, era stata confiscata la casa dei Padri Lazzaristi. C\u2019\u00e8 da augurarsi – conclude VaticaNews – che le autorit\u00e0 iraniane tornino sui loro passi e riconsiderino la decisione presa, permettendo alle suore di concludere la loro vita in questa terra che hanno tanto amato e servito con sacrificio e dedizione\u00bb.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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