{"id":60603,"date":"2021-05-14T18:51:08","date_gmt":"2021-05-14T16:51:08","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=60603"},"modified":"2021-05-14T19:00:07","modified_gmt":"2021-05-14T17:00:07","slug":"ascensione-se-ascese-prima-era-disceso","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/ascensione-se-ascese-prima-era-disceso\/","title":{"rendered":"Ascensione. Se ascese, prima era disceso"},"content":{"rendered":"

L\u2019inno della liturgia delle ore, nella solennit\u00e0 dell\u2019Ascensione, invoca lo Spirito quale \u201cLuce di Sapienza<\/em>\u201d affinch\u00e9 illumini il nostro cuore e lo renda capace di penetrare il mistero del Dio trino e unico.<\/p>\n

Nel giorno dell\u2019Ascensione la preghiera della Chiesa<\/a> contempla il \u201cbuon pastore\u201d che ascende al cielo, mentre la Chiesa stessa si fa grembo nell\u2019attesa della Spirito: un Cenacolo che raccoglie il piccolo gregge, \u201cpresidiato\u201d dalla vergine Maria. Cos\u00ec la liturgia canta l\u2019ascensione di Ges\u00f9:<\/p>\n

\u201c\u00c8 asceso il buon pastore<\/em>
\nalla destra del Padre,<\/em>
\nveglia il piccolo gregge<\/em>
\ncon Maria nel Cenacolo\u201d.<\/em><\/p>\n

Piccolo gregge, \u201cresto d\u2019Israele\u201d, piccolo seme gettato nel campo aperto del mondo, granello di senape che porta in s\u00e9 il progetto di un grande albero.<\/p>\n

Le immagni di \u201cpiccolezza\u201d che descrivono la Chiesa<\/h2>\n

Queste sono le immagini che descrivono la Chiesa di oggi; e i nostri occhi e il nostro cuore sono chiamati a riorientare lo sguardo sull\u2019essenziale, per riscoprire la bellezza di questo tempo.<\/p>\n

Per le prime comunit\u00e0 cristiane era chiara la identificazione con la piccolezza: si era consapevoli dell\u2019apparente insignificanza agli occhi degli uomini, della debolezza di fronte al potere civile e politico. Per gli apostoli, forse, questa condizione non era ancora loro patrimonio.<\/p>\n

\u2026 e l’estasi di fronte alle meraviglie di Dio<\/h2>\n

Al momento dell\u2019Ascensione al cielo del Signore Ges\u00f9, rimangono attratti dallo splendore della gloria dell\u2019evento: una vera \u201cepifania\u201d. Il loro atteggiamento iniziale, \u00e8 quello di fissare il cielo (At 1,10), immobili ed estasiati. Un atteggiamento simile a quello degli stessi apostoli presenti al momento della Trasfigurazione: \u201c\u00c8 bello per noi essere qui, facciamo tre capanne\u201d (Mc 9,5). Si sentono parte di quella gloria.<\/p>\n

La storia di l\u00ec a poco sar\u00e0 per loro maestra di vita, le piaghe della persecuzione segneranno il loro corpo.<\/p>\n

La comunit\u00e0 provata dalle \u201cpiaghe\u201d<\/h2>\n

Anche noi, oggi, rischiamo un certo immobilismo di fronte alle meraviglie che il Signore ha compiuto. Alcune volte Egli ci ha concesso di scorgere i frutti della sua semina, e noi li abbiamo attribuiti alla nostre capacit\u00e0. E cos\u00ec oggi rimpiangiamo le grandi masse, i raduni, una Chiesa potente capace di intervenire sul potere politico, l\u2019identificazione della comunit\u00e0 civile con la comunit\u00e0 cristiana…<\/p>\n

Il ministero sacerdotale da esercitare, percepito come potere: il parroco collocato tra i personaggi influenti del paese, il vescovo, un \u201ceccellenza\u201d tra gli eccellenti, e la sua parola un passe-partout che apre una moltitudine di porte. Abbiamo identificato la gloria del Signore che ascende al cielo con la possibilit\u00e0 della nostra gloria da ricevere dagli uomini.<\/p>\n

La gloria di Ges\u00f9 non \u00e8 di questo mondo<\/h2>\n

Ma l\u2019ascensione al cielo di Ges\u00f9 ci parla di una gloria che non \u00e8 di questo mondo.<\/p>\n

Infatti nella seconda lettura, Paolo scrive cos\u00ec alla comunit\u00e0 di Efeso: \u201cMa cosa significa che ascese, se non che prima era disceso quaggi\u00f9 sulla terra?\u201d (Ef 4,9). Quel Ges\u00f9 che noi contempliamo nella gloria, \u00e8 lo stesso Ges\u00f9 che l\u2019ha abbandonata per farsi uno di noi, e ritorna al Padre con i segni della Passione.<\/p>\n

Ascensione: mistero da contemplare<\/h2>\n

L\u2019ascensione \u00e8 quindi un mistero da contemplare. Ci ricorda che Dio, prima di tutto, si \u00e8 fatto uomo, e che la sua venuta ha come fine la comunione con Lui, sia nel pellegrinaggio terreno che nella gloria dei cieli.<\/p>\n

Per questo la Chiesa nella celebrazione di questa domenica, nella colletta<\/em> iniziale, ci invita ad esultare di gioia:<\/p>\n

\u201cNel tuo Figlio asceso al cielo la nostra umanit\u00e0 \u00e8 innalzata accanto a te, e noi, membra del suo Corpo, viviamo nella speranza di raggiungere Cristo, nostro Capo, nella gloria\u201d.<\/em><\/p>\n

Le nostre comunit\u00e0, mentre contemplano il mistero che celebrano, non possono non ascoltare la voce che risuona in questo giorno: \u201cDi me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino ai confini della terra\u201d (At 1,8). Non sono solo coordinate geografiche, ma corrispondono anche a un\u2019indicazione di percorso per le nostre comunit\u00e0, un vero piano pastorale.<\/p>\n

Ripartire da Gerusalemme: dal nostro cuore, bisognoso di riaccendersi per mostrare la bellezza del Vangelo da annunciare. La Giudea: la nostra comunit\u00e0 credente che ancora vive l\u2019esperienza cristiana, ma che ha bisogno di riscoprire la fede, affinch\u00e9 la carit\u00e0 sia la regola di vita. La Samaria, e aggiungerei la Galilea: i luoghi privilegiati dell\u2019annuncio, dove ci verr\u00e0 chiesto di essere credibili e non solo credenti, come ricordava il beato Rosario Livatino.<\/p>\n

Per uscire sulle strade del mondo<\/h2>\n

In questi luoghi, dove la vita \u00e8 segnata dalle insicurezze, dai drammi, dalle ferite, dalla disperazione, dal non-senso, la comunit\u00e0 cristiana \u00e8 spinta dallo Spirito a esercitare il ministero della speranza.<\/p>\n

Siamo disposti a uscire dai nostri \u201cfocolari ecclesiastici\u201d, a mettere in discussione le nostre granitiche certezze alimentate, non dalla Parola che rinnova, ma dalle tradizioni che anestetizzano?<\/p>\n

Non c\u2019\u00e8 ascensione, se non si discende nell\u2019umanit\u00e0 del nostro tempo.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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