A forza di ripeterlo si rischia di diventare noiosi, eppure a osservare i comportamenti dei partiti non sembra che il concetto sia ancora ben chiaro e condiviso: la nostra possibilit\u00e0 di rilancio socio-economico dipende in larghissima misura e comunque in modo decisivo da come sapremo dare concreta attuazione al Pnrr – Piano nazionale di ripresa e resilienza.<\/p>\n
Su questa sfida ci siamo formalmente impegnati davanti all\u2019Europa (e soprattutto davanti a noi stessi) secondo una serie di scadenze rigorose e verificabili che ci accompagneranno di qui al 2026.<\/p>\n
Per questo \u00e8 veramente importante che nell\u2019attuale maggioranza di governo si ritrovino quasi tutte le forze rappresentate in Parlamento. Anche presupponendo che si arrivi al compimento fisiologico della legislatura, al pi\u00f9 tardi nel 2023 saranno elette nuove Camere, e nessuno dovrebbe poter dire che quegli impegni sono stati presi da altri.<\/p>\n
Dovrebbe. Il condizionale \u00e8 mestamente obbligato, perch\u00e9 spesso si ha l\u2019impressione di uno scollamento tra il governo Draghi \u2013 che si occupa di mandare avanti il Paese \u2013 e i partiti che pure a quel Governo consentono di esistere e in quel Governo hanno ministri di peso. Come se l\u2019esecutivo fosse \u201caltro\u201d rispetto alla maggioranza che lo legittima.<\/p>\n
Da tempi ormai remoti le cronache specializzate hanno distillato, attingendo alle dichiarazioni dei politici, una formula che esprime sinteticamente (e con un alto tasso di ipocrisia) una situazione analoga a quella presente: \u201cGoverno amico\u201d.<\/p>\n
Soprattutto durante la cosiddetta Prima Repubblica, l\u2019espressione suscitava una certa inquietudine \u2013 al di l\u00e0 del tenore letterale delle parole \u2013 perch\u00e9 alludeva alla non piena identificazione dei partiti di maggioranza l\u2019esecutivo in carica. Non il \u201cnostro\u201d Governo, piuttosto un Governo da guardare con favore e quindi da sostenere, ma solo fino a un certo punto.<\/p>\n
Questa dinamica appare attiva anche oggi e, anzi, risulta portata alle estreme conseguenze perch\u00e9 ci sono addirittura partiti che sembrano essere contemporaneamente in maggioranza e all\u2019opposizione. Con un\u2019ulteriore variante paradossale: sulle misure dell\u2019esecutivo che si ritiene possano portare consenso c\u2019\u00e8 il tentativo di mettere il cappello, come se fossero merito di questo o quel partito; sulle misure impopolari (o che si ritengono tali) si prendono le distanze, talvolta contestandole apertamente e contrastandole nel Paese.<\/p>\n
Il terreno su cui questa tattica si manifesta con pi\u00f9 evidenza \u00e8 quello della lotta alla pandemia, perch\u00e9 rispetto al Pnrr \u00e8 un filone emotivamente molto pi\u00f9 carico e quindi propagandisticamente redditizio.<\/p>\n
L\u2019operazione di qualificare in termini ideologici aperture e chiusure, per esempio, \u00e8 stupefacente. Come se ci fossero alternative praticabili al metodo di modulare le misure sull\u2019effettivo andamento dei contagi e delle vaccinazioni, richiamando sempre i cittadini al senso di responsabilit\u00e0.<\/p>\n
\u201cRiaprire, ma farlo con la testa\u201d ha detto il premier Draghi. Sar\u00e0 una frase di destra o di sinistra? Forse \u00e8 solo buon senso.<\/p>\n
Stefano De Martis<\/strong><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" A forza di ripeterlo si rischia di diventare noiosi, eppure a osservare i comportamenti dei partiti non sembra che il concetto sia ancora ben chiaro e condiviso: la nostra possibilit\u00e0 di rilancio socio-economico dipende in larghissima misura e comunque in modo decisivo da come sapremo dare concreta attuazione al Pnrr – Piano nazionale di ripresa […]<\/p>\n","protected":false},"author":393,"featured_media":60594,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[3],"tags":[6791,6836,6959,1109],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/60593"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/393"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=60593"}],"version-history":[{"count":4,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/60593\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":60598,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/60593\/revisions\/60598"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media\/60594"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=60593"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=60593"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=60593"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}