{"id":59673,"date":"2021-03-25T20:09:26","date_gmt":"2021-03-25T18:09:26","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=59673"},"modified":"2021-03-25T20:09:26","modified_gmt":"2021-03-25T18:09:26","slug":"verita-e-giustizia-semi-da-coltivare","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/verita-e-giustizia-semi-da-coltivare\/","title":{"rendered":"Verit\u00e0 e giustizia: semi da coltivare"},"content":{"rendered":"

Nel giorno in cui, in tono minore ma non con minore intensit\u00e0, si rincorrevano gli auguri per la \u201cfesta del pap\u00e0\u201d, apparivano sui media due volti: quello di un figlio il cui padre, docente universitario, era stato ucciso nel 2002 a Bologna dalle \u201cnuove\u201d Brigate Rosse e quella di un padre il cui figlio, poliziotto a Palermo, era stato ucciso del 1989 da Cosa Nostra.<\/p>\n

Due storie<\/h2>\n

Lorenzo Biagi allora aveva 13 anni.<\/strong> Oggi ne ha 32 anni e cos\u00ec scrive nella lettera che ogni anno rivolge a \u201cbabbo\u201d Marco assassinato a 51 anni sulla porta di casa: \u201c\u2026 sarebbe bastata la scorta e saresti ancora qui con me, la mamma e Francesco, cosa che ti hanno colpevolmente e gravemente negato nonostante tutte le tue richieste d\u2019aiuto\u201d.<\/p>\n

E conclude: \u201cMi hai trasmesso la voglia di combattere sempre, di non mollare mai e di vivere la vita con gioia, sempre e comunque, perch\u00e9 \u00e8 giusto che sia cos\u00ec!\u201d.<\/p>\n

Vincenzo Agostino, 84 anni,<\/strong> come aveva promesso nel 1989 si taglier\u00e0 la barba perch\u00e9 a distanza di 32 anni \u00e8 stato condannato all\u2019ergastolo l\u2019assassino del figlio Nino e della moglie Ida che portava in grembo una vita. Ha lottato con la moglie Augusta morta nel 2019 e ancora lotta perch\u00e9 la ricerca di tutta la verit\u00e0 continua. Dice: \u201cNon \u00e8 finita, voglio i nomi dei mandanti e dei funzionari infedeli\u201d.<\/p>\n

Un infinito amore familiare<\/h2>\n

In entrambe le storie ci sono l\u2019espressione di un infinito amore familiare e un grido insopprimibile per la verit\u00e0 e la giustizia.<\/p>\n

Ieri un padre e un figlio sono morti per difendere la dignit\u00e0 e i diritti di altri. Oggi un padre e un figlio tengono viva la sete di giustizia dei morti e propongono la memoria come monito a una societ\u00e0 distratta. C\u2019\u00e8 una lunga striscia di sangue che entrambi, uomini della memoria, non hanno cancellato e non cancellano per amore dei loro cari e per amore di un popolo.<\/p>\n

In prima linea per la verit\u00e0 e la giustizia<\/h2>\n

Con loro sono quanti, con don Luigi Ciotti e Sergio Mattarella, non riducono i giorni della memoria ad anniversari senz\u2019anima.<\/p>\n

Sono questi cittadini, molti dei quali giovani, a dare motivo e forza a chi, a volte solo, \u00e8 in prima linea nella lotta al terrorismo, alla criminalit\u00e0 organizzata, all\u2019assuefazione.<\/p>\n

Lorenzo Biagi e Vincenzo Agostino: all\u2019orizzonte di tanti pensieri torna alla mente la canzone di un cantautore romano: \u201cUn padre e un figlio con un solo abbraccio, squarciano il tempo, vanno oltre lo spazio\u2026\u201d. Un\u2019immagine dal tratto poetico che tuttavia rilancia, in una societ\u00e0 in gran parte senza padri, il valore di un legame che unisce le generazioni nell\u2019impegno per la verit\u00e0 e per la giustizia.<\/p>\n

Paolo Bustaffa<\/strong><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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