{"id":59256,"date":"2021-02-18T19:53:43","date_gmt":"2021-02-18T17:53:43","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=59256"},"modified":"2021-02-18T20:58:20","modified_gmt":"2021-02-18T18:58:20","slug":"celebrato-a-perugia-e-spoleto-il-mercoledi-delle-ceneri","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/celebrato-a-perugia-e-spoleto-il-mercoledi-delle-ceneri\/","title":{"rendered":"Celebrato a Perugia e Spoleto il ‘Mercoled\u00ec delle Ceneri’"},"content":{"rendered":"

Quaresima<\/strong>: tempo per rinnovare fede, speranza e carit\u00e0.\u00a0<\/em>Lo ricorda\u00a0Papa Francesco<\/strong>\u00a0nel suo messaggio per la\u00a0Quaresima 2021<\/strong>,<\/em>\u00a0che i cristiani si apprestano a vivere dal\u00a017 febbraio<\/strong>, giorno in cui la Chiesa celebra il\u00a0Mercoled\u00ec delle Ceneri<\/em><\/strong>.<\/p>\n

Quest\u2019anno, la celebrazione \u00e8 stata condizionata dalla pandemia anche nel rito dell\u2019imposizione delle ceneri sul capo, modificato dalla Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti nel rispetto delle norme sanitarie atte a contenere il contagio da\u00a0Covid-19<\/strong>.<\/p>\n

A\u00a0Perugia<\/strong>\u00a0il cardinale arcivescovo\u00a0Gualtiero Bassetti<\/strong><\/a>\u00a0ha presieduto la celebrazione eucaristica del\u00a0Mercoled\u00ec delle Ceneri<\/em><\/strong>\u00a0(alle ore\u00a019<\/strong>) nella chiesa dell\u2019Universit\u00e0 degli Studi, animata dalla Pastorale universitaria, guidata da don Riccardo Pascolini<\/strong>, cappellano del luogo di culto situato nello storico complesso del Rettorato dell\u2019Ateneo, un tempo monastero olivetano concesso da Papa Pio VII<\/strong> a sede dell\u2019Universit\u00e0<\/strong>.<\/p>\n

“Domani -ha detto il presule\u00a0 a conclusione della celebrazione eucaristica- \u00e8 una giornata molto significativa per la nostra Universit\u00e0 degli Studi<\/strong>, perch\u00e9 la Facolt\u00e0 di Medicina<\/strong> compie 700 anni<\/strong>; era il 18 febbraio 1321<\/strong> quando Papa Giovanni XXII<\/strong> eman\u00f2 una bolla in cui in Perugia<\/strong> veniva istituita questa Facolt\u00e0. All\u2019epoca c\u2019era la peste e alcuni medici, come \u00e8 successo in questa pandemia, sono morti.<\/p>\n

Questo centenario \u00e8 molto significativo -ha proseguito il cardinale- perch\u00e9 la Facolt\u00e0 di Medicina di Perugia<\/strong> \u00e8 tra le pi\u00f9 antiche d\u2019Europa<\/strong>. Purtroppo la bellezza dell\u2019evento \u00e8 offuscata dalla difficile situazione sanitaria in cui ci troviamo.<\/p>\n

Papa Francesco<\/strong>, per questo importante anniversario, ha redatto un\u2019altra bolla in cui esprime la sua vicinanza a tutto il mondo accademico e ospedaliero della nostra citt\u00e0 per i sacrifici affrontati in questo periodo di pandemia”.<\/p>\n

Il cardinale Bassetti, nell\u2019introdurre la celebrazione del\u00a0Mercoled\u00ec delle Ceneri<\/em><\/strong>, rivolgendosi agli universitari presenti (nel numero consentito delle norme sanitarie per prevenire il contagio da Covid-19<\/strong>), non ha nascosto la sua emozione nel fare ingresso in quel luogo di culto dopo la sua malattia a seguito del virus.<\/p>\n

“Voglio esprimervi la gioia di essere ritornato tra voi -ha esordito il presule- Mi sta succedendo da due mesi un fatto strano: tutte le volte che ritorno in una parrocchia o in una comunit\u00e0, come questa sera qui con voi, \u00e8 come se fossi arrivato per la prima volta, \u00e8 come se la mia vita fosse rinnovata\u2026 Per questo, tutte le volte che celebro, ringrazio il Signore per aver avuto misericordia nei miei confronti, ma ringrazio anche tutte le comunit\u00e0, perch\u00e9 ho saputo, anche attraverso i social, che nel periodo della mia malattia in tanti hanno pregato per la mia guarigione”.<\/p>\n

\u00a0E con tono scherzoso ha poi aggiunto\u00a0avete anche pregato bene, perch\u00e9 la preghiera ha funzionato\u2026 Ho saputo che alcuni di voi sono andati a piedi in preghiera, per me, da Perugia<\/strong> ad Assisi<\/strong>. Un pellegrinaggio che io non sarei ancora capace di fare, che ho compiuto con dei giovani alcuni anni fa per chiedere al Signore, attraverso l\u2019intercessione del Poverello, il dono delle vocazioni per la nostra Chiesa<\/em>.<\/p>\n

Rivolgendosi ai sacerdoti, il cardinale Bassetti<\/strong> ha detto\u00a0Dovremo riprendere i pellegrinaggi vocazionali anche perch\u00e9 stiamo un pochino in calo con le vocazioni.<\/em><\/p>\n

Nell\u2019omelia, soffermandosi sul Vangelo del giorno, il cardinale ha evidenziato<\/p>\n

Oggi inizia la Quaresima e la liturgia ripete l\u2019invito del profeta Gioele: Ritornate a me con tutto il cuore, con digiuni, con pianti e lamenti<\/em>. La conversione \u00e8 la prima opera del cuore, ma cosa significa tornare a Dio?<\/em>\u00a0Vuol dire comprendere il senso giusto della vita e intraprendere un viaggio di ritorno a Lui. Fra poco ci verr\u00e0 incontro l\u2019antico e austero segno delle ceneri e il sacerdote dir\u00e0: Ricordati che sei polvere ed in polvere ritornerai<\/em>. Questa \u00e8 la verit\u00e0 della nostra vita: siamo deboli e fragili<\/p>\n

Queste fragilit\u00e0 le stiamo sperimentando anche nella nostra comunit\u00e0 nazionale e internazionale, una fragilit\u00e0 immensa causata dalla pandemia del Coronavirus<\/strong>, che non sta, purtroppo, risparmiando nessuno e che tanto abbatte le persone anche sul piano psicologico e sul piano spirituale. Siamo fragili e la cenere sul capo ci ricorda la nostra debolezza e abbassa un pochino quell\u2019orgoglio che cerca sempre di emergere nella nostra vita. Siamo fragili, ma dobbiamo prendere sempre pi\u00f9 coscienza che siamo amati da Dio e la nostra fragilit\u00e0 \u00e8 scelta da Lui per realizzare il suo pi\u00f9 grande progetto d\u2019amore, che parte quasi dalla nostra inconsistenza.<\/p>\n

Noi cristiani siamo chiamati a essere sentinelle di pace e di riconciliazione nei luoghi in cui viviamo e lavoriamo. E\u2019 questa la nostra missione e occorre vigilare, affinch\u00e9 le nostre coscienze non cedano alla tentazione dell\u2019egoismo, della menzogna e della violenza.<\/p>\n

Il digiuno e la preghiera ci rendono sentinelle attente e vigili, perch\u00e9 non vinca in noi il sonno della rassegnazione che fa ritenere i conflitti quasi inevitabili; perch\u00e9 non vinca il sonno dell\u2019acquiescenza al male, che continua a opprimere il mondo, perch\u00e9 sia sconfitto, in radice, il sonno di quella pigrizia che ci fa ripiegare su noi stessi e sui nostri interessi”.<\/p>\n

Il cardinale, in conclusione, ha ricordato quanto da lui detto in una recente intervista in cui gli si chiedeva cosa si deve fare in questa Quaresima<\/strong> segnata dalla pandemia<\/p>\n

“Se noi accettiamo tutti i sacrifici, tutte le regole che ci vengono richieste -ha risposto Bassetti- anche questo doverci privare di ogni gesto di affetto, di amicizia nei confronti degli altri, che ascesi importante noi abbiamo gi\u00e0 messo in pratica. E se questo lo facciamo anche per il rispetto della nostra salute e per solidariet\u00e0 verso tutti, diventa al tempo stesso anche un atto di grande carit\u00e0. Viviamo con impegno da uomini e da donne, stando in piedi. Il cristiano ha sempre motivo per restare in piedi anche se c\u2019\u00e8 la pandemia”.<\/p>\n

 <\/p>\n

“La Quaresima<\/strong> \u00e8 il tempo della lotta spirituale<\/em>\u00a0per vivere il mistero pasquale, per vincere con Ges\u00f9 il nostro io<\/em>\u00a0e lasciarci trasfigurare dal suo amore”.<\/p>\n

Con queste parole l\u2019arcivescovo di Spoleto-Norcia<\/strong><\/a> monsignor Renato Boccardo<\/strong> si \u00e8 rivolto ai fedeli nell\u2019omelia pronunciata nel Duomo di Spoleto durante la Santa Messa nel Mercoled\u00ec delle Ceneri.<\/strong><\/em> Con questa celebrazione la Chiesa entra nel tempo della Quaresima<\/strong>, il tempo forte che prepara alla Pasqua<\/strong>, culmine dell\u2019anno liturgico e della vita di ogni cristiano. Con il Presule hanno concelebrato don Bruno Molinari<\/strong> parroco di Santa Maria nella Cattedrale, di San Gregorio e dei Santi Pietro e Paolo e padre Gregorio Cibwabwa Lwaba Mambezi<\/strong>, OAD, vicario parrocchiale di Santa Rita. Il servizio all\u2019altare \u00e8 stato curato da alcuni ministranti, coordinati da don Pier Luigi Morlino<\/strong>, cerimoniere arcivescovile. La liturgia \u00e8 stata animata dalla corale della Pievania di Santa Maria, diretta da Beatrice Bernardini<\/strong>. Durante la celebrazione sono state\u00a0benedette le Ceneri e imposte poi sul capo di ogni fedele. L\u2019Arcivescovo le ha ricevute da don Bruno Molinari<\/strong>. La celebrazione delle Ceneri<\/strong><\/em> nasce a motivo della celebrazione pubblica della penitenza<\/strong>, costituiva infatti il rito che dava inizio al cammino di penitenza dei fedeli che sarebbero stati assolti dai loro peccati la mattina del Gioved\u00ec Santo<\/strong>.<\/p>\n

Nel tempo della Quaresima<\/strong> la Chiesa propone un cammino di digiuno<\/strong>, carit\u00e0<\/strong> e preghier<\/strong>a.Nell\u2019omelia monsignor Boccardo<\/strong> si \u00e8 soffermato particolarmente sul digiuno.<\/p>\n

“\u00c8 una preziosa occasione per ritrovare il senso della vita, per gustare l\u2019incontro col Signore, per vivere in uno stile fraterno. In concreto, non si tratta semplicemente di non mangiare qualche cibo (esempio la carne il venerd\u00ec), oppure digiunare qualche giorno alla settimana, ma di riscoprire il senso vero del digiuno nel tempo che viviamo. Il digiuno<\/strong>, infatti nella tradizione biblica \u00e8 una via privilegiata per un rapporto autentico con Dio e con gli altri. E trova senso se legato alla preghiera<\/strong> e alla carit\u00e0<\/strong>: si digiuna per la preghiera<\/strong>; e il frutto del digiuno \u00e8 sempre la carit\u00e0<\/strong>“.<\/p>\n

L\u2019Arcivescovo di Spoleto-Norcia, ha proposto ai fedeli presenti di vivere in maniera creativa e concreta il digiuno<\/strong><\/p>\n

“Digiuniamo -ha detto- dalla dispersione della vita per vivere l\u2019incontro con il Signore nella preghiera; digiuniamo dall\u2019essere ripiegati sui telefonini<\/em><\/strong> per alzare lo sguardo verso chi ci sta accanto e ricominciare a comunicare con la parola pi\u00f9 che con gli\u00a0sms<\/em><\/strong>\u00a0o in\u00a0chat<\/em><\/strong>; digiuniamo dalla troppe parole (soprattutto dai giudizi) per vivere gesti concreti di carit\u00e0; digiuniamo dall\u2019essere ripiegati sul nostro io<\/em>\u00a0per prenderci cura di chi il Signore ci fa incontrare; digiuniamo dai vizi per riscoprire la bellezza delle virt\u00f9”.<\/p>\n

Poi, l\u2019appello di monsignor Boccardo <\/strong>a far s\u00ec che questo tempo di sofferenza ancora caratterizzato dal diffondersi del Covid-19<\/strong> sia offerto nella fede affinch\u00e9 diventi occasione di maturazione<\/strong> umana e cristiana<\/p>\n

“Quando tutto vacilla -ha concluso- si scoprono le cose veramente preziose, quelle che non crollano e sulle quali appoggiare la vita come su un fondamento solido.<\/p>\n

Si scopre il valore dell\u2019unit\u00e0 familiare, dell\u2019innocenza dei bambini, della vitalit\u00e0 dei giovani, della sapienza degli anziani. Si scopre il valore della preghiera<\/strong> in famiglia e l\u2019importanza della presenza di Dio in mezzo a noi”.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

Quaresima: tempo per rinnovare fede, speranza e carit\u00e0.\u00a0Lo ricorda\u00a0Papa Francesco\u00a0nel suo messaggio per la\u00a0Quaresima 2021,\u00a0che i cristiani si apprestano a vivere dal\u00a017 febbraio, giorno in cui la Chiesa celebra il\u00a0Mercoled\u00ec delle Ceneri. Quest\u2019anno, la celebrazione \u00e8 stata condizionata dalla pandemia anche nel rito dell\u2019imposizione delle ceneri sul capo, modificato dalla Congregazione per il culto divino […]<\/p>\n","protected":false},"author":393,"featured_media":59262,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[9,517,23],"tags":[1785,1287,2757,2762,6801],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/59256"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/393"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=59256"}],"version-history":[{"count":3,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/59256\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":59278,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/59256\/revisions\/59278"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media\/59262"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=59256"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=59256"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=59256"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}