{"id":59003,"date":"2021-01-23T21:40:01","date_gmt":"2021-01-23T19:40:01","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=59003"},"modified":"2021-01-23T22:46:59","modified_gmt":"2021-01-23T20:46:59","slug":"nessun-malato-muoia-piu-solo-lappello-dei-medici-cattolici-e-del-movimento-per-la-vita-di-perugia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/nessun-malato-muoia-piu-solo-lappello-dei-medici-cattolici-e-del-movimento-per-la-vita-di-perugia\/","title":{"rendered":"Nessun malato muoia pi\u00f9 solo: l&#8217;appello dei Medici cattolici e del Movimento per la vita di Perugia"},"content":{"rendered":"<p><strong>Con la pandemia<\/strong> hanno fatto irruzione nella nostra vita problematiche e fragilit\u00e0 di cui non ci eravamo mai dovuti preoccupare prima e che inevitabilmente ci accompagneranno ancora nei prossimi mesi, nonostante molti provvedimenti e iniziative da parte dei governi di tutto il mondo e delle amministrazioni locali cerchino di alleviare sofferenze e difficolt\u00e0.<\/p>\n<p>Uno degli <strong>aspetti pi\u00f9 drammatici<\/strong> che abbiamo vissuto \u00e8 stata <strong>la consapevolezza della solitudine di tanti anziani e disabili nelle strutture residenziali, delle persone malate<\/strong> ricoverate nelle strutture sanitarie, e il sapere di nostri cari e conoscenti essere morti da soli, anzich\u00e9 circondati dai propri affetti come sarebbe stato in condizioni di normalit\u00e0.<\/p>\n<p><strong>\u00c8 una situazione che nessuno vorrebbe, ma con cui siamo costretti a confrontarci<\/strong>: il pericolo del contagio \u00e8 molto elevato all\u2019interno delle strutture residenziali e degli ospedali, e molti sono gli operatori sanitari che hanno perso la vita proprio per non essersi risparmiati nelle cure dei contagiati. D\u2019altra parte \u00e8 stato grazie a loro medici, infermieri, ausiliari &#8211; che per molti pazienti \u00e8 stato possibile almeno un ultimo saluto per via telematica con i propri cari, e laddove \u00e8 stato possibile non \u00e8 mancata la presenza dei cappellani interni agli ospedali.<\/p>\n<p><strong>Siamo consapevoli di tutto questo. <\/strong>Nel frattempo, pur fra tante difficolt\u00e0, nel nostro paese sono stati predisposti protocolli di sicurezza per poter continuare a svolgere tantissime attivit\u00e0, anche nelle situazioni pi\u00f9 delicate.<\/p>\n<p>E <strong>abbiamo letto anche di iniziative che consentono di interrompere l\u2019isolamento dei malati Covid-19 in condizioni di sicurezza<\/strong>, specie quando questi sono in condizioni gravi, e di lasciare che le persone care possano incontrarli con opportuni accorgimenti e protezioni. In alcuni ospedali si fa strada persino la possibilit\u00e0 per qualche familiare di visitare i propri cari in terapia intensiva. Soluzioni come \u201cle stanze degli abbracci\u201d sono inoltre state cercate per consentire visite alle persone anziane nelle strutture residenziali.<\/p>\n<p>La nostra amministrazione regionale ha sempre sottolineato questo aspetto nelle diverse ordinanze e nelle comunicazioni<span class=\"Fid_1 split\"> date alle strutture sanitarie e residenziali umbre, e cos\u00ec anche, nelle ultime settimane, in alcune comunicazioni istituzionali il Ministero della Salute ha ricordato <strong>l\u2019importanza di mantenere le relazioni fra i pazienti<\/strong>, specie quelli anziani che tanto hanno patito in questa pandemia, e i propri affetti.<\/span><\/p>\n<p class=\"abody\"><strong>Noi chiediamo<\/strong><span class=\"Fid_1\"> che si faccia ogni sforzo per continuare a operare in questa direzione. E soprattutto chiediamo <strong>che si faccia ogni sforzo perch\u00e9 nessun malato resti lontano dai propri familiari<\/strong>, e perch\u00e9 nessuno muoia pi\u00f9 in solitudine: la compagnia dei propri cari nel corso della malattia, specie nelle fasi pi\u00f9 acute, fino al tempo del morire, deve far parte integrante del percorso di cura. Adesso che non possiamo pi\u00f9 dirci sorpresi dall\u2019emergenza improvvisa di un nuovo virus, \u00e8<\/span><span class=\"Fid_1\"> il momento di affrontare anche questo aspetto.<\/span><\/p>\n<p class=\"abody\"><strong>Ci appelliamo<\/strong><span class=\"Fid_1\"><strong> ai nostri amministratori<\/strong>: che siano predisposte procedure perch\u00e9 almeno un familiare, o un affetto, possa visitare la persona cara malata, anche di Covid-19, soprattutto nelle fasi pi\u00f9 critiche della malattia e negli ultimi momenti della sua vita. Procedure che possano essere ragionevolmente attuate, tenendo conto della situazione complessiva in cui si trova la struttura sanitaria, che non mettano in ulteriore difficolt\u00e0 il personale coinvolto e che al tempo stesso rendano l\u2019organizzazione il pi\u00f9 possibile rispondente alle necessit\u00e0 della persona malata.<\/span><\/p>\n<p class=\"abody\"><strong>Marco Dottorini,<br \/>\n<\/strong>Presidente Associazione Medici Cattolici \u2013 Perugia<\/p>\n<p class=\"abody\"><strong>Assuntina Morresi,<br \/>\n<\/strong>Presidente Movimento per la Vita \u2013 Perugia<\/p>\n<div id=\"imgArt0\" class=\"imgArt dontsplit\"><\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"<p>Con la pandemia hanno fatto irruzione nella nostra vita problematiche e fragilit\u00e0 di cui non ci eravamo mai dovuti preoccupare prima e che inevitabilmente ci accompagneranno ancora nei prossimi mesi, nonostante molti provvedimenti e iniziative da parte dei governi di tutto il mondo e delle amministrazioni locali cerchino di alleviare sofferenze e difficolt\u00e0. 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