{"id":58665,"date":"2021-01-01T12:37:09","date_gmt":"2021-01-01T10:37:09","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=58665"},"modified":"2022-03-26T22:08:33","modified_gmt":"2022-03-26T20:08:33","slug":"celebrata-la-messa-di-fine-anno-nella-cattedrale-di-terni-con-il-canto-del-te-deum","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/celebrata-la-messa-di-fine-anno-nella-cattedrale-di-terni-con-il-canto-del-te-deum\/","title":{"rendered":"Celebrata la messa di fine anno nella cattedrale di Terni con il canto del Te Deum"},"content":{"rendered":"

Celebrata dal vescovo Giuseppe Piemontese<\/strong> nella Cattedrale di Terni<\/strong> la solenne messa di ringraziamento di fine anno<\/strong> con il canto dell\u2019antico inno del \u201cTe Deum\u201d<\/strong>. Alla celebrazione erano presenti i canonici della cattedrale di Terni, il sindaco di Terni Leonardo Latin<\/strong>i, il vice prefetto Andrea Gambassi<\/strong>, il Questore di Terni Roberto Massucci<\/strong>, il presidente della Fondazione Carit Luigi Carlini<\/strong>, i rappresentanti delle altre autorit\u00e0 militari, delle associazioni e movimenti ecclesiali.<\/p>\n

“La conclusione di questo anno appare molto diversa dagli altri anni \u2013 ha detto il Vescovo<\/strong> – Le considerazioni possono fluire con una certa dose di spontaneit\u00e0 e di ovviet\u00e0 visto che tutti siamo stati sovrastati dalla pandemia del Covid-19. Fermiamo per qualche istante la nostra attenzione sul tempo che abbiamo vissuto<\/strong> per coglierne gli aspetti di pesantezza, di drammaticit\u00e0 prevalente, ma anche gli aspetti positivi e di singolarit\u00e0 in riferimento alla vita personale, familiare, civile, sociale ed ecclesiale\u00bb.<\/p>\n

La speranza della fede<\/strong><\/p>\n

“La venuta di Ges\u00f9 da duemila anni \u00e8 segno di speranza per l\u2019umanit\u00e0 e per ciascuno. \u00c8 questa la ragione e l\u2019\u00e0ncora di speranza per noi che vediamo scorrere il tempo, che conduce anche noi inesorabilmente verso il compimento, la fine, la morte terrena. Noi che siamo animati dalla fede, in qualunque situazione possiamo guardare con fiducia allo scorrere del tempo e al futuro<\/strong> perch\u00e9 Dio \u00e8 con noi; il bambino di Betlemme ci conferma l\u2019interesse di Dio per le vicende dell\u2019umanit\u00e0 e per ciascuno di noi, non ci ha abbandonati. Questa sera, facendo memoria dell\u2019anno trascorso, questo pensiero ci \u00e8 di conforto e suscita sentimenti di gratitudine in ognuno. Si, proprio nell\u2019anno della pandemia, confortati da queste considerazioni, siamo qui per coltivare ed esprimere gratitudine e speranza”.<\/p>\n

 <\/p>\n

La pandemia, la sofferenza, la solidariet\u00e0, la crisi economica e la ricerca medica.
\n<\/strong><\/p>\n

Nell\u2019omelia<\/strong> molti sono stati i riferimenti del Vescovo<\/strong> a quanto accaduto nell\u2019anno trascorso “che hanno inciso un segno indelebile e che influiranno nel futuro della nostra storia personale, della societ\u00e0 e della Chiesa. Tutti noi abbiamo vissuto giorni di smarrimento e di preoccupazione<\/strong>. Diversi di noi hanno attraversato ore di angoscia: mancanza di respiro, dolori su tutto il corpo, rifiuto del cibo, isolamento medico, sociale e affettivo; interminabili giorni di solitudine e di incertezza sull\u2019esito del morbo.<\/p>\n

Abbiamo assistito<\/strong>, increduli ed estasiati a gesti anche eroici di altruismo e di generosit\u00e0<\/strong>, emersi dal profondo di una umanit\u00e0 e che pensavamo scomparsi. Medici, infermieri, operatori sanitari, farmacisti, forze dell\u2019ordine, Istituzioni\u2026. Ma anche genitori, figli, amici, giovani volontari che si sono prodigati e inventati modi per portare cure, aiuti e sollievo a chi era nel bisogno e nella solitudine: per tanto bene ringraziamo il Signore.<\/p>\n

Abbiamo osservato con meraviglia mista a sbigottimento le tante file di indigenti soccorsi alle mense della Caritas o di altre istituzioni benefiche<\/strong>. Anche le Istituzioni civili, militari, gli scienziati<\/strong> di ogni parte del mondo hanno assicurato la vicinanza operosa e benefica al popolo<\/strong>.<\/p>\n

Le ristrettezze economiche<\/strong> di famiglie, aziende, imprese hanno accresciuto la sofferenza e la preoccupazione per il presente e per il futur<\/strong>o. I progetti di sostegno economico, messi in campo dell\u2019Unione europea e dai singoli Stati, alimentano la speranza nella ripresa economica, civile, sociale, culturale.<\/p>\n

I farmaci resi disponibili per tutti i malati e soprattutto il vaccino anticovid<\/strong>, distribuito in questi giorni in varie parti del mondo e anche in Italia, \u00e8 frutto della collaborazione tra scienziati, ma anche della sinergia di governi e autorit\u00e0 varie. Anche ci\u00f2 \u00e8 segno della benevolenza e Provvidenza del Signore che ispira il volere e l\u2019operare per la diffusione del bene tra gli uomini”.\u00a0<\/strong><\/p>\n

 <\/p>\n

La riscoperta della meditazione e del senso della comunit\u00e0 civile ed ecclesiale durante il lock down<\/strong><\/p>\n

“Nel tempo del lockdown siamo rientrati in noi stessi e abbiamo potuto riscoprire la riflessione, la meditazione della parola di Dio, la preghiera e la contemplazione del volto di Dio<\/strong>. La solitudine tra le quatto mura di casa e l\u2019impossibilit\u00e0 di partecipare alla santa Messa col digiuno eucaristico ha rafforzato in noi il bisogno del Pane eucaristico e della comunit\u00e0 e ci ha fatto scoprire che siamo veramente tutti sulla stessa barca: ognuno deve remare in maniera ordinata e sincronica per poter raggiungere il porto sospirato e la salvezza.<\/p>\n

Questa pandemia dove rafforzare in ciascuno il senso della responsabilit\u00e0 nelle scelte e nei comportamenti<\/strong>; il senso della comunit\u00e0 civile ed ecclesiale: nessuno si salva da solo e Dio non ci salva da soli, ma come popolo.<\/p>\n

\u00a0<\/strong><\/p>\n

Leggere i segni dei tempi<\/strong><\/p>\n

Il popolo di Dio<\/strong> che sa leggere i segni dei tempi, anche di questa pandemia; sa riconoscere la presenza misericordiosa di Dio, impara ad apprezzare, a rispettare, custodire e curare il creato e i frutti della terra e del lavoro dell\u2019uomo<\/strong> per un universo sano, ordinato per il benessere materiale e spirituale dell\u2019umanit\u00e0.<\/p>\n

\u00a0<\/strong><\/p>\n

Gli auguri per il nuovo anno<\/strong><\/p>\n

“Allo spegnersi di questo anno 2020, che vorremmo cancellare dalla storia, vogliamo ripetere a noi stessi che tutto \u00e8 Grazia<\/strong> e impegnarci ad approfondire con saggezza il senso di questi eventi per le nostre comunit\u00e0 e per ciascuno. Lasciamo posare su di noi la benedizione del Signore<\/strong> perch\u00e9 la consolazione di Dio ci conforti<\/strong> e ognuno comprenda con responsabilit\u00e0 la propria parte da compiere per rinnovare l\u2019esistenza propria e della comunit\u00e0”.<\/p>\n