{"id":58424,"date":"2020-12-13T20:23:35","date_gmt":"2020-12-13T18:23:35","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=58424"},"modified":"2020-12-13T23:07:39","modified_gmt":"2020-12-13T21:07:39","slug":"ast","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/ast\/","title":{"rendered":"Messa prenatalizia dell’Ast nella cattedrale di Terni"},"content":{"rendered":"

“Quest\u2019anno la messa natalizia della famiglia delle Acciai Speciali Terni (Ast)<\/strong> \u00e8 celebrata, non nella cattedrale del lavoro, la vostra fabbrica, ma nella chiesa madre della diocesi, la cattedrale di Santa Maria Assunta, che \u00e8 particolarmente presente a questa celebrazione”.<\/p>\n

Queste le parole del vescovo della diocesi di Terni Narni Amelia Giuseppe Piemontese<\/strong> nella celebrazione in preparazione al Natale che ha presieduto domenica 13 dicembre nella cattedrale di Terni per i lavoratori e loro familiari, alla presenza dell\u2019amministratore delegato dell\u2019Ast Massimiliano Burelli<\/strong>, del sindaco di Terni Leonardo Latini<\/strong>, delle altre autorit\u00e0 civili e militari e della dirigenza aziendale.\u00a0La celebrazione \u00e8 stata animata dalla Corale del Cuore del maestro Quartucci.<\/p>\n

Una messa non solo per sperimentare la gioia natalizia, ma anche per trovare ragioni di speranza per il futuro delle aziende e della citt\u00e0, in un anno che ha visto crescere problemi e sofferenze conseguenza dell’emergenza sanitaria e dei derivanti disagi economici, con povert\u00e0 strisciante, ansia e preoccupazioni, per le quali la chiesa a nome del vescovo Piemontese, esprime solidariet\u00e0 e vicinanza. \u201cA questo proposito, nel nostro territorio sono tante le attivit\u00e0 e le imprese in crisi \u2013 ha detto il Vescovo<\/strong> \u2013 sono vive, aperte e dolorose le ferite di vertenze sindacali il cui esito sembra avere un epilogo sconfortante. Pensiamo alla situazione della Treofan<\/strong>, alla Sangemini<\/strong> per citare le pi\u00f9 emergenti. A tutto il mondo del lavoro intendiamo manifestare la nostra solidariet\u00e0 e per loro invochiamo la misericordia del Signore ed esprimiamo l\u2019auspicio di soluzioni soddisfacenti. Il Papa San Giovanni Paolo II nella storica visita alle Acciaierie e a Terni, della quale il prossimo 19 marzo ricorrono i 40 anni, ebbe a dire nel discorso rivolto ai lavoratori: ‘Il cristianesimo e la Chiesa non hanno paura del mondo del lavoro. Non hanno paura del sistema basato sul lavoro. Il Papa non ha paura degli uomini del lavoro. Essi gli sono sempre stati particolarmente vicini… Ma bisogna dire di pi\u00f9: e cio\u00e8 che la Chiesa non pu\u00f2 essere estranea o lontana da questi difficili problemi; non pu\u00f2 staccarsi dal ‘mondo del lavoro’,<\/strong> perch\u00e9 proprio ‘il Vangelo del lavoro’ \u00e8 iscritto organicamente nell\u2019insieme della sua missione. E la Chiesa non pu\u00f2 non proclamare il Vangelo. E oggi siamo qui per affidarci al Signore e trovare nel mistero del Natale ragioni di conforto, di speranza e di forza per navigare, insieme, sulla stessa barca, verso un porto di salute, benessere e riscatto\u201d.<\/p>\n

Un pensiero \u00e8 stato rivolto dal Vescovo al Natale<\/strong> in tempo di coronavirus \u201cgiorni e le feste di Natale nel pieno dei guasti umani e morali, provocati dalla pandemia del Coronavirus, la scienza e la politica hanno promesso un messia, che dovrebbe salvare l\u2019umanit\u00e0: il vaccino anticovid. Molti saggi ci dicono che ci\u00f2 non \u00e8 sufficiente poich\u00e9 non si tratta di una malattia isolata, occorre considerare anche le molte altre malattie dell\u2019umanit\u00e0, che provengono purtroppo da questo nostro mondo malato: per es. lo squilibrio ecologico, le difficili relazioni umane, civili, economiche e sociali tra gli individui e i popoli, per non parlare della confusione nella dimensione etica dell\u2019essere umano. Per queste malattie non basta il vaccino anticovid.\u00a0Se non cambiano gli stili di vita, le abitudini e l\u2019orgogliosa convinzione di un progresso all\u2019infinito, di una libert\u00e0 senza limiti, di egoismi temerari, l\u2019umanit\u00e0 rester\u00e0 sempre a rischio pandemia e in balia di trasformazioni catastrofiche. Il Natale di quest\u2019anno, riportato in qualche maniera alla originaria dimensione pi\u00f9 intima e spirituale, vuole essere richiamo e riferimento per un mondo salvato dal messaggio delle Beatitudini, proposte da Ges\u00f9 e che porta alla felicit\u00e0 e ad una vita piena.\u00a0I cristiani annunciano questa strada: da duemila anni un Bambino richiama al valore bello della vita e alla fraternit\u00e0, in una convivialit\u00e0 di bellezza, di umanit\u00e0, di pace, di contemplazione e di festa per donne e uomini, amati da Dio\u201d.<\/p>\n

Fotogallery\u00a0<\/strong><\/p>\n