{"id":58151,"date":"2020-11-10T16:38:43","date_gmt":"2020-11-10T14:38:43","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=58151"},"modified":"2020-11-11T13:37:10","modified_gmt":"2020-11-11T11:37:10","slug":"morto-gustavo-coletti","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/morto-gustavo-coletti\/","title":{"rendered":"La Diocesi di Perugia-Citt\u00e0 della Pieve piange mons. Gustavo Coletti"},"content":{"rendered":"

PERUGIA –\u00a0\u00c8 tornato alla Casa del Padre mons. Gustavo Coletti, parroco emerito di Ponte Pattoli, il primo sacerdote dell\u2019Archidiocesi di Perugia-Citt\u00e0 della Pieve deceduto per il Covid-19 la notte scorsa, presso l\u2019Ospedale \u201cSanta Maria della Misericordia\u201d del capoluogo umbro. Le esequie si terranno nella chiesa del nosocomio perugino, nel pomeriggio di mercoled\u00ec 11 novembre, riservate ad una rappresentanza del presbiterio diocesano. Successivamente il feretro raggiunger\u00e0 i centri abitati di Ponte Pattoli e Casa del Diavolo per poi essere tumulato nella tomba di famiglia a Rancolfo.<\/p>\n

Profondo \u00e8 il cordoglio espresso dal vescovo ausiliare mons. Marco Salvi, a nome anche dell\u2019intero Clero perugino-pievese, alla famiglia Coletti e a tutta la comunit\u00e0 parrocchiale di Ponte Pattoli guidata pastoralmente da don Gustavo per pi\u00f9 di mezzo secolo. Fu uno dei \u201cmagnifici sette\u201d seminaristi perugini – cos\u00ec titolava il periodico dell\u2019epoca del Seminario nell\u2019annunciare l\u2019ordinazione presbiterale di ben sette giovani, nell\u2019anno 1965, epoca in cui c\u2019era una fioritura di vocazioni. Don Gustavo era nato a Perugia il 22 agosto 1938 e compiuti gli studi teologici fu ordinato sacerdote il 27 giugno 1965. Ea da alcuni anni a \u201criposo\u201d come parroco, ma sempre attivo in parrocchia nell\u2019ascoltare le persone, confortandole e sostenendole nel momento del bisogno materiale e spirituale. Per le sue non comuni doti di uomo e di sacerdote \u00e8 stato nominato da papa Giovanni Paolo II cappellano di Sua Santit\u00e0 con il titolo di \u201cmonsignore\u201d.<\/p>\n

A tracciare un breve significativo ricordo di don Gustavo Coletti, \u00e8 uno dei suoi ragazzi \u201cconvertiti\u201d al Vangelo e alla Chiesa, nel caso specifico fino alla vocazione-chiamata al sacerdozio: don Riccardo Pascolini, parroco a Perugia citt\u00e0 e coordinatore e responsabile di diversi Uffici e servizi diocesani.<\/p>\n

\u201cDon Gustavo \u00e8 stato per tanti giovani e adulti il prete \u201cper te\u201d, non solo anagrammando la parola \u201cprete\u201d \u2013 racconta con voce commossa don Riccardo \u2013. \u00c8 stato il sacerdote della semplicit\u00e0 di un sorriso, dell\u2019accoglienza, della prossimit\u00e0. La semplicit\u00e0 del \u201cvecchio parroco di campagna\u201d, come spesso si definiva lui stesso, lo ha contraddistinto per tutta la sua vita trascorsa per la quasi totalit\u00e0 al servizio di Dio e della Chiesa, entrando giovanissimo (all\u2019et\u00e0 di undici anni) in Seminario. La famiglia, per don Gustavo, era tutta la parrocchia, non solo quella di origine. La sua \u201cfamiglia\u201d di Ponte Pattoli lo \u00e8 stata tale per pi\u00f9 di cinquanta anni. Era il prete dell\u2019amicizia e di una predicazione forte, carismatica, puntuale. La sua semplicit\u00e0 \u00e8 stata la chiave con cui ha \u201cconquistato\u201d fin dall\u2019inizio tutta la comunit\u00e0 locale. Ponte Pattoli si \u00e8 sviluppato molto anche a livello sociale dopo l\u2019arrivo del giovane don Gustavo da Ponte San Giovanni dove era stato cappellano. Tante le iniziative pastorali e non solo, da lui messe in atto, dai famosi campeggi e campi scuola estivi alle attivit\u00e0 di animazione e di catechesi. Un uomo e un sacerdote \u2013 conclude don Riccardo \u2013 che \u00e8 sempre stato presente e di riferimento per tutta la comunit\u00e0 senza mai pretendere niente\u201d.<\/p>\n

Ricordano mons. Gustavo Coletti due laiche impegnate in parrocchia e nel dare vita al \u201cGruppo di preghiere ed opere della Divina Misericordia\u201d, Graziella e Daniela. \u201cDon Gustavo \u2013 raccontano \u2013 \u00e8 stato e continuer\u00e0 ad essere il nostro \u201cpastore\u201d per sempre. La sua ricchezza interiore esulava da ogni comportamento o proposito cristiano, guardando oltre i confini religiosi, stando sempre attento alle esigenze di ogni singolo parrocchiano senza mai essere invadente, ma entrando quasi in punta di piedi nella vita di ognuno. Era alla portata di tutti per l\u2019amore che ha sempre avuto per i giovani e per il modo diverso di interpretare la liturgia. Questo nuovo modo di sacerdote, si \u00e8 rivelato vincente, rendendo i giovani e i meno giovani partecipi e consapevoli dell\u2019importanza di essere a stretto contatto con una guida che ha dato loro un\u2019impronta nuova dal punto di vista umano e di crescita spirituale. \u00c8 stato per tutti un padre, un amico senza sminuire la figura del sacerdote. \u00c8 stato un sacerdote molto attento ai pi\u00f9 deboli, agli ammalati, agli anziani\u2026 \u2018Il sacerdozio non \u00e8 da considerarsi un lavoro, principalmente si diventa sacerdoti per vocazione\u2019, ci diceva spesso don Gustano\u201d, concludono Graziella e Daniela.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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