{"id":57742,"date":"2020-08-09T09:47:19","date_gmt":"2020-08-09T07:47:19","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=57742"},"modified":"2020-09-08T09:55:12","modified_gmt":"2020-09-08T07:55:12","slug":"citta-di-castello-la-patria-di-alberto-burri-nellalta-valle-del-tevere","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/citta-di-castello-la-patria-di-alberto-burri-nellalta-valle-del-tevere\/","title":{"rendered":"Citt\u00e0 di castello: la patria di Alberto Burri nell\u2019Alta Valle del Tevere"},"content":{"rendered":"
Citt\u00e0 di Castello sorge nell\u2019Alta Valle tiberina, molto vicina alla Toscana e non distante dalle Marche.
\nCircondata da verde e tanta natura, non manca per\u00f2 nelle vicinanze qualche complesso industriale ben radicato nel territorio.<\/p>\n
La citt\u00e0 fu fondata dagli Umbri. Divenne poi municipio romano con il nome di Tifernum Tiberinum<\/em>. Dopo alcuni saccheggi e diverse dominazioni, venne ricostruita e chiamata Castrum Felicitatis<\/em>, per poi assumere il nome Castrum Castelli<\/strong>.<\/p>\n Le tracce del periodo medioevale sono ancora ben visibili nella doppia cinta muraria, che \u00e8 rimasta intatta in alcuni punti. In epoca medioevale la citt\u00e0 alterna fasi di indipendenza a periodi di dominazione papale, perugina o fiorentina.<\/p>\n Nel XVI secolo entra definitivamente a far parte dello Stato Pontificio.<\/p>\n Pur non essendo Citt\u00e0 di Castello una meta turistica molto gettonata, diversi sono i luoghi che meritano una visita.<\/p>\n Palazzo del Podest\u00e0<\/strong> sorge nel centro storico e l\u2019unica facciata che conserva ancora integra \u00e8 quella verso Corso Cavour. Presenta nove volte ogivali a sesto acuto e, al piano superiore, una serie di bifore. Degno di nota anche il loggiato del Seicento che si apre su Piazza Fanti. La parte che si affaccia su Piazza Matteotti fu completata da Nicola Barbioni nel 1687, in stile neoclassico.<\/p>\n Sempre in Piazza Matteotti si trovano altri importanti palazzi, come Bondi-Mancini, Cappelletti e Vitelli-Bufalini.<\/p>\n Altro punto di interesse \u00e8 sicuramente la Cattedrale dei Santi Florido e Amanzio<\/strong>. La Cattedrale venne costruita su un antico tempio pagano voluto da Plinio il Giovane. Dopo la distruzione del centro da parte dei Goti, il vescovo Florido fece ricostruire la Cattedrale dedicandola a San Lorenzo. Nel 1032 la Cattedrale venne definitivamente dedicata ai Santi Florido e Amanzio. Di questo periodo \u00e8 il campanile cilindrico.<\/p>\n Nel 1356 venne scoperta, invece, la Chiesa inferiore con le reliquie dei protettori. Questo port\u00f2 a diversi abbellimenti, tra i quali la costruzione del portale laterale della Chiesa. Mentre la facciata, rimasta incompiuta, risale al 1630 circa ed \u00e8 in stile barocco.<\/p>\n Molto interessante \u00e8 la torre civica<\/strong>, dove si pu\u00f2 salire per godere di un\u2019ottima vista di Citt\u00e0 di Castello e della Valle del Tevere dall\u2019alto. La torre risale al XIII secolo, ha diversi stemmi in pietra murati e conserva i resti di un affresco del 1474 di Luca Signorelli. \u00c8 conosciuta anche come \u201cTorre del Vescovo\u201d perch\u00e9 \u00e8 attaccata al Palazzo Vescovile.<\/p>\n A Citt\u00e0 di Castello non mancano opere di arte contemporana, in particolare quelle di Alberto Burri<\/strong>.<\/p>\n L\u2019artista, nato nella cittadina umbra, ha deciso di abbellirla lasciando molte sue opere in esposizione sia a Palazzo Albizzini<\/strong> che presso gli ex seccatoi del tabacco<\/strong>.<\/p>\n A Palazzo Albizzini sono contenute 130 opere: non mancano catrami, muffe, legni, ferri, cellotex e molti altri materiali.<\/p>\n Gli ex seccatoi del tabacco ospitano 128 opere, anche tele di grandissime dimensioni e sculture collocate all\u2019esterno. Il luogo nasce come complesso industriale tra il 1950 e il 1960 e viene inaugurato come spazio espositivo nel 1990.<\/p>\n Insomma, se amate le cittadine umbre o siete appassionati di arte contemporanea, Citt\u00e0 di Castello \u00e8 sicuramente un\u2019ottima scelta.<\/p>\nCOSA VEDERE<\/h3>\n
\n
\n
\n
\n