Luned\u00ec 20 luglio 1970 la Regione dell\u2019Umbria diventava realt\u00e0, con il primo Consiglio regionale che si teneva nella Sala dei Notari. A distanza di cinquant\u2019anni, proprio nello stesso giorno e luogo, questo importante anniversario \u00e8 stato ricordato con una iniziativa promossa dall\u2019Istituto per la storia dell\u2019Umbria contemporanea (Isuc).<\/p>\n
Oltre ai rappresentanti dei vertici istituzionali regionali, consiglieri attuali e passati, autorit\u00e0 militari, civili e religiose e alcuni deputati della Repubblica, erano presenti anche due figure storiche come il consigliere della prima Legislatura e fondatore dell\u2019Isuc, Francesco Innamorati<\/strong>, e l\u2019ex presidente della Regione Francesco Mandarini<\/strong>.<\/p>\n \u201cIl cinquantesimo anniversario dell\u2019istituzione della Regione Umbria non pu\u00f2 non essere vissuto come un momento di autentica riconciliazione per un territorio che, unito e rispettoso dei localismi, guarda al suo futuro affinch\u00e9 si possano ulteriormente rafforzare il senso di responsabilit\u00e0, le motivazioni e lo spirito di squadra\u201d, ha detto durante il suo intervento il presidente dell\u2019Assemblea legislativa dell\u2019Umbria, Marco Squarta<\/strong>. \u201cIn questi 50 anni – ha continuato l\u2019esponente di Fratelli d\u2019Italia – la Regione \u00e8 stata in grado di svolgere un\u2019opera notevole e buona parte del merito va ascritto, in primo luogo, alla laboriosit\u00e0 della nostra gente, al suo spirito di adattamento e alla capacit\u00e0 di rinnovamento. Ci sono state innovazioni in quasi tutti i settori ma c\u2019\u00e8 ancora molto da fare e molte difficolt\u00e0 stentano ad essere superate nonostante, negli anni, siano state varate buone leggi\u201d.<\/p>\n \u201cLa democrazia – ha osservato Squarta – poggia le proprie basi sul principio di autonomia delle Regioni che attraverso l\u2019esercizio delle proprie libert\u00e0 contribuiscono a regolare l\u2019equilibrio della Costituzione, e l\u2019istituzione delle Regioni \u00e8 stata un atto importante che ha contribuito a rendere pi\u00f9 concreto il valore della democrazia proprio perch\u00e9 \u00e8 aumentato il numero dei luoghi in cui essa poteva essere esercitata\u201d.<\/p>\n \u201cNon si possono riassumere 50 anni di storia – ha affermato ancora Squarta – in poche parole. In un momento caratterizzato da una profonda crisi economica e politica come quella che stiamo vivendo questo appuntamento non assume di certo le sembianze di una celebrazione rituale ma si trasforma in un\u2019occasione per rileggere la storia della nostra societ\u00e0 e dell\u2019ente regionale, per ribadire i valori di riferimento che in questi anni hanno garantito alla nostra terra condizioni di sviluppo e di crescita. Se, oggi, registriamo un forte radicamento dell\u2019Ente Regione nella societ\u00e0 civile, e un rafforzamento delle nostre identit\u00e0, lo dobbiamo anche allo spirito innovatore, all\u2019impostazione aperta e responsabile e alla tensione ideale che i consiglieri regionali della prima legislatura seppero infondere nello Statuto, forti della tradizione, della cultura e della sensibilit\u00e0 del nostro popolo\u201d.<\/p>\n Secondo Squarta \u00e8 \u201cparticolarmente importante ricordare in questa ricorrenza l\u2019atmosfera di intesa, di partecipazione, di positiva tensione culturale e politica che seppero trovare una perfetta sintesi nella redazione di quella Carta\u201d. \u201cQuel documento – conclude il presidente dell\u2019assemblea legislativa – rappresenta un punto molto alto perch\u00e9, centrando in pieno l\u2019obiettivo di conciliare programmazione e assemblearismo, coniug\u00f2 lo sforzo di trovare convergenza tra maggioranza e opposizione a proposito del perimetro delle regole da seguire. Gli umbri riconobbero nelle nuove istituzioni un nuovo Stato, pi\u00f9 vicino, per sua natura quindi pi\u00f9 accessibile\u201d.<\/p>\n <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Luned\u00ec 20 luglio 1970 la Regione dell\u2019Umbria diventava realt\u00e0, con il primo Consiglio regionale che si teneva nella Sala dei Notari. A distanza di cinquant\u2019anni, proprio nello stesso giorno e luogo, questo importante anniversario \u00e8 stato ricordato con una iniziativa promossa dall\u2019Istituto per la storia dell\u2019Umbria contemporanea (Isuc). 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Il 50\u00b0 occasione per rileggere la storia della nostra societ\u00e0<\/h2>\n
Le immagini<\/h3>\n