{"id":57448,"date":"2020-07-23T10:28:24","date_gmt":"2020-07-23T08:28:24","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=57448"},"modified":"2020-07-23T10:48:59","modified_gmt":"2020-07-23T08:48:59","slug":"spoleto-citta-umbra-tra-arte-e-cultura","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/spoleto-citta-umbra-tra-arte-e-cultura\/","title":{"rendered":"Spoleto: citt\u00e0 umbra tra arte e cultura"},"content":{"rendered":"
Spoleto \u00e8 una cittadina umbra dalla storia lunga e interessante, testimoniata dai tanti monumenti che\u00a0ospita. Fondata dagli Umbri come centro fortificato, successivamente diventa colonia romana. In seguito \u00e8\u00a0capitale del Ducato longobardo, per poi divenire parte dello Stato Pontificio.<\/p>\n
L\u2019impronta romana \u00e8 evidente ancora oggi, anche se \u00e8 ben visibile anche l\u2019impianto medievale della citt\u00e0.<\/p>\n
Il ponte delle torri<\/strong> \u00e8 uno dei simboli di Spoleto. Realizzato in pietra calcarea, collega il colle Sant\u2019Elia<\/strong> al\u00a0Monteluco<\/strong> ed \u00e8 lungo ben 230 m. Risale al XIII-XIV secolo e venne costruito con una doppia funzione. Da un\u00a0lato doveva unire la Rocca al Fortilizio dei Mulini, che si trova a Monteluco, dall\u2019altro permetteva di far\u00a0confluire in citt\u00e0 le acque provenienti dalle sorgenti di Cortaccione.<\/p>\n Il ponte \u00e8 formato da nove piloni e i due pi\u00f9 alti sono completamente cavi, probabilmente perch\u00e9 erano\u00a0usati come torri di controllo.<\/p>\n Oggi la struttura \u00e8 un importante punto panoramico sul Monteluco.<\/p>\n Altro simbolo della citt\u00e0 \u00e8 sicuramente il Duomo<\/strong>, dedicato a Santa Maria Assunta. Sorge sulla piazza\u00a0principale ed \u00e8 stato realizzato nel XII secolo in stile romanico, sulla base di un\u2019antica Chiesa preesistente. L\u2019interno della Chiesa \u00e8 stato rimaneggiato nel Seicento ed \u00e8 in stile barocco. Grandi artisti hanno realizzato\u00a0affreschi e sculture per il Duomo: come la statua di Urbano VIII nella nicchia in contraffacciata ad opera del\u00a0Bernini e l\u2019affresco della Madonna con Santi del Pinturicchio nella prima cappella della navata destra.<\/p>\n Oltre che per la bellezza dei suoi monumenti, Spoleto \u00e8 conosciuta a livello internazionale per il Festival dei\u00a0due mondi<\/strong>. Questa manifestazione, istituita nel 1958, ha luogo ogni anno dall\u2019ultimo venerd\u00ec di giugno per\u00a0tre settimane circa.<\/p>\n L\u2019ideatore della manifestazione \u00e8 il compositore Gian Carlo Menotti<\/strong>, che scelse Spoleto soprattutto per\u00a0Piazza Duomo, che sembra una sorta di teatro a cielo aperto rimasto immutato nel tempo. Il nome del\u00a0Festival deriva dalla volont\u00e0 di Menotti di unire due \u201cmondi\u201d diversi, quello europeo e quello americano.<\/p>\n Il Festival dei due mondi \u00e8 una vera e propria celebrazione di musica, arte, teatro, cultura e spettacolo, che\u00a0riunisce nella cittadina umbra tanti artisti e pensatori da tutto il mondo. Spoleto \u00e8 quindi, a ragione, una delle principali localit\u00e0 turistiche umbre. Sempre affascinante a livello\u00a0artistico e paesaggistico, si anima ulteriormente durante la sua manifestazione principale, che per gli\u00a0amanti della cultura \u00e8 davvero imperdibile. Una manifestazione che arricchisce il grande bagaglio di\u00a0tradizioni e usanze, pi\u00f9 o meno recenti, delle citt\u00e0 e dei borghi umbri.<\/p>\n<\/h3>\n
DUOMO<\/h3>\n
\nLa facciata \u00e8 a capanna e la parte alta poggia su archetti ciechi. Nella parte alta si trovano tre rosoni e tre\u00a0nicchie ogivali. In quella centrale si pu\u00f2 ammirare il mosaico con il Cristo in trono tra Maria e San Giovanni.
\nNell\u2019ordine inferiore si trovano altri cinque rosoni. Notevole quello centrale, che \u00e8 fiancheggiato dai simboli\u00a0degli Evangelisti.<\/p>\nFESTIVAL DEI DUE MONDI<\/h3>\n
\nUn bellissimo esempio di fusione delle diverse forme d\u2019arte con il territorio, che diventa esso stesso arte.<\/p>\n