\u201cLa riapertura\u201d della scuola, e quindi anche delle paritarie, \u201cnon potr\u00e0 prevedere da subito la stessa situazione presente alla chiusura a causa del Covid 19.
\nEcco allora la necessit\u00e0 di scegliere nuovi percorsi, individuare i necessari sostegni per i bambini, i docenti, gli educatori, le famiglie, in una situazione nella quale non vanno rimodulati solo gli spazi di apprendimento, recepiti nuovi protocolli sanitari in ambienti deputati ad essere luoghi di relazione, ma anche verificate le condizioni di aperture realistiche: praticabilit\u00e0, sostenibilit\u00e0, copertura economica senza aggravi di sacrifici per le famiglie.
\nSenza dimenticare anche i traumi psicologici nascosti che ancora non si vogliono vedere\u2026\u201d .<\/p>\n
Sono alcune delle linee emerse oggi al Consiglio Nazionale della Fism, la Federazione Italiana Scuole Materne<\/strong>, riunitosi -presente il segretario generale Luigi Morgano, il presidente Stefano Giordano, la vicepresidente Luisa Stoppini – su piattaforma web per fare il punto sulla situazione.<\/p>\n La federazione, che rappresenta\u00a09.000 realt\u00e0 educative e di istruzione per circa mezzo milione di piccoli utenti da zero a sei anni, nonch\u00e9 decine di migliaia di insegnanti, che svolgono il loro servizio in pi\u00f9 della met\u00e0 dei comuni italiani, pur tra manifestazioni di timori per la ripresa, ha tenuto a sottolineare quasi come premessa, la tutela del primato dei bambini.<\/p>\n \u201cLe\u00a0nostre scuole devono poter continuare a garantire una qualit\u00e0 alta secondo i precisi criteri pedagogici e didattici che ne connotano i servizi\u201d, afferma il Segretario Nazionale Morgano. E continua. \u201cFatta salva la valutazione determinante di tipo sanitario che deve garantire la salute dei bambini, del personale della scuola e delle famiglie \u00e8 evidente che la riapertura dei servizi educativi 0 \u2013 3 e delle scuole dell\u2019infanzia 3 \u2013 6 anni presuppone indicazioni omogenee sia per le scuole statali sia per quelle paritarie nel quadro di \u00a0una valutazione che tenga presenti tutte le realt\u00e0 operanti nel nostro Paese\u201d.<\/p>\n Per la Fism \u2013continua Morgano-<\/p>\n La maggior attenzione anche nel confronto emerso con i delegati di varie regioni si \u00e8 in ogni caso concentrata sulla riapertura necessariamente subordinata al reperimento di fondi necessari a coprire \u201cil rilevantissimo disavanzo che le scuole avrebbero se dovesse essere adottata la scelta dei piccoli gruppi, ovvero di un numero di bambini per sezione che da 20\/ 25 dovesse scendere a 5\/8\/10\u2026.\u201d per usare le parole del Segretario Nazionale.<\/p>\n Morgano, ieri\u00a0 28 maggo, insieme ad altri rappresentanti delle scuole paritarie, ha incontrato il Ministro dell\u2019Economia e delle Finanze Gualtieri<\/strong>,\u00a0chiedendo che nei lavori parlamentari in corso sul Decreto Rilancio si adottino decisioni che concrete in risposta a questioni ineludibili.<\/p>\n \u201cSperiamo che vengano accolte le nostre richieste\u201d, spiega la Fism in una nota diffusa oggi \u00a0anche se\u00a0\u201cmolto ruota attorno a tre domande: quando si riapre? \u00a0come si riapre?, per quanto tempo pu\u00f2 durare la soluzione transitoria?\u201d . \u201cTutti gli interventi richiesti, compresi quelli edilizi\u201d \u2013conclude la nota \u201cdovrebbero essere assunti tenendo conto di queste tre domande e non messi a carico delle strutture che prestano servizio\u201d.<\/p>\n Infine: \u201cconsiderando che i territori del nostro Paese non sono tutti uguali, cos\u00ec come le scuole , e che il Covid-19 ha colpito in maniera diversa i contesti regionali, provinciali e all\u2019interno delle stesse provincie, \u00e8 opportuno prevedere gi\u00e0 da ora soluzioni differenti che tengano conto del reale rischio epidemiologico\u201d.<\/p>\n Un ulteriore contributo al Consiglio \u00e8 arrivato dai documenti offerti all\u2019assemblea dalla vicepresidente Stoppini circa le linee di \u201caccompagnamento alla riapertura\u201d, fra regole e valori, come pure circa aspetti riguardanti alunni con disabilit\u00e0, mentre il presidente Giordano ha toccato gli aspetti giuridici dell\u2019attuale situazione, con riferimento alle responsabilit\u00e0 dei gestori e all\u2019evoluzione delle normative che coinvolgono anche i contratti di lavoro e gli ammortizzatori sociali. Tutto questo aspettando nuovi passi da parte del governo a sostegno di queste scuole che \u2013 non va dimenticato- sono enti no profit e gi\u00e0 subiscono discriminazioni . Una parit\u00e0 – la loro – ancora irrealizzata.<\/p>\n ******<\/p>\n Articoli suggeriti<\/em><\/p>\n Leggi anche l’intervista a\u00a0Stefano Quadraroli, presidente per l\u2019Umbria della Federazione Italiana Scuole Materne<\/span> \u201cNoi non siamo scuole per ricchi\u201d <\/span><\/a><\/p>\nScuole paritarie con migliaia di bambini<\/h2>\n
La richiesta al Governo: modelli differenziati di riapertura<\/h2>\n
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\u201cnon \u00e8 condivisibile un modello definito sulla base delle sole scuole statali con le scuole paritarie tenute ad applicarlo. Inoltre, non \u00e8 percorribile la strada di una soluzione identica su tutto il territorio nazionale\u201d.<\/h4>\n<\/blockquote>\n
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La somma indicata per aiutare nidi e scuole materne partitarie per Morgano, \u00e8 \u201csemplicemente inidonea\u201d e\u00a0 rischia di condannare \u00a0questi\u00a0 istituti, alla chiusura.<\/h4>\n<\/blockquote>\n
Tener cont del reale rischio epidemiologico<\/h2>\n