{"id":57205,"date":"2020-05-21T19:01:23","date_gmt":"2020-05-21T17:01:23","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=57205"},"modified":"2021-03-26T16:48:55","modified_gmt":"2021-03-26T14:48:55","slug":"i-tremendi-effetti-del-coronavirus-sul-panorama-geopolitico-mondiale","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/i-tremendi-effetti-del-coronavirus-sul-panorama-geopolitico-mondiale\/","title":{"rendered":"I tremendi effetti del coronavirus sul panorama geopolitico mondiale"},"content":{"rendered":"

Mappamondo con in primo piano la Cina. Il virus non piace al potere, in ogni sua forma. La Cina<\/strong> ha nascosto a lungo – ormai \u00e8 assodato – informazioni sulla pandemia che in quel Paese si \u00e8 originata (anche questo \u00e8 fuori discussione), e che il resto del mondo avrebbe potuto utilizzare per arginare in modo decisivo il contagio.<\/p>\n

La Russia<\/strong>, secondo Paese al mondo per numero di contagi e vittime in rapido aumento, continua a ripetere che \u201cla situazione \u00e8 sotto controllo\u201d. Ma il virus \u00e8 entrato anche al Cremlino, infettando il portavoce di Putin. Cos\u00ec come non ha risparmiato alla Casa Bianca alcuni collaboratori del Presidente americano e lo stesso primo ministro inglese al numero 10 di Downing Street. Per non parlare del Brasile, dove si scavano ampie fosse comuni all\u2019aperto per seppellire le vittime. Mentre il presidente Bolsonaro continua a minimizzare gli effetti della pandemia.<\/p>\n

\u201cIl segreto appartiene al potere\u201d, annotava Elias Canetti. Ma nel caso del contagio mondiale da Covid-19, \u00e8 sempre pi\u00f9 evidente che il virus sta mettendo in difficolt\u00e0 quei sistemi di potere dove la ricerca del consenso si basa su un\u2019immagine irrealistica di totale controllo degli avvenimenti e di reazione agli eventi. E su una narrazione di infallibilit\u00e0 e potenza dei singoli leader che i fatti, e i numeri, smentiscono in un batter d\u2019occhio. Cos\u00ec il potere reagisce aumentando la quantit\u00e0 di fake news<\/em> e di informazioni artefatte. Russia e Cina in questa classifica sono ai primi posti.<\/p>\n

Nuovi equilibri internazionali<\/h2>\n

Osservano gli analisti dell\u2019Aspen Institute<\/em> che l\u2019immagine del gigante cinese \u201cesce almeno in parte deteriorata\u201d da quanto successo con l\u2019origine e la propagazione del virus. Tra l\u2019altro – \u00e8 sempre Aspen a farlo presente – \u201cper un Paese che aspira al dominio tecnologico, la persistenza di forme di arretratezza come la commistione tra essere umani e animali \u00e8 una contraddizione notevole\u201d.<\/p>\n

La reazione mediatica della Cina alla sua caduta d\u2019immagine \u00e8 stata veemente; ogni invio di aiuti ai Paesi occidentali colpiti dal virus \u00e8 stato accompagnato da un contorno cospicuo e penetrante di messaggi atti a magnificare la capacit\u00e0 di risposta di quel Paese alla pandemia e, nel contempo, a evidenziare le lentezze delle democrazie occidentali. Non \u00e8 stata da meno la Russia. Ogni suo invio di aiuti ai Paesi europei \u00e8 stato corredato da una quantit\u00e0 ingente di messaggi autocelebrativi. Nell\u2019ambito di quella che \u00e8 stata definita \u201cdiplomazia aggressiva della generosit\u00e0\u201d.<\/p>\n

Emerge da questo scenario il valore geopolitico che lo scoppiare del contagio e la sua evoluzione potrebbero giocare nel determinare nuovi equilibri internazionali.<\/p>\n

In questa ottica, \u00e8 facile valutare l\u2019aggressivit\u00e0 diplomatica della Cina e della Russia come strategia per \u2018riempire\u2019, a livello planetario, quei vuoti che l\u2019America di Trump (ma gi\u00e0 prima quella di Obama) hanno lasciato in alcune zone del mondo, a partire dall\u2019Europa. Quell\u2019Europa in cui la presenza economica e finanziaria cinese \u00e8 gi\u00e0 consistente. Per alcuni Paesi, assolutamente vitale per tenere a galla i singoli sistemi produttivi. Questo, non soltanto per gli scambi commerciali. Ma anche e soprattutto perch\u00e9 la maggior parte di quegli stessi sistemi produttivi occidentali prevedono il partner cinese come fondamentale per certe forniture e produzioni (basti pensare che, con il lockdown di Wuhan, epicentro del contagio, l\u2019Europa ha rischiato di rimanere senza paracetamolo, prodotto per larga parte nelle fabbriche di quella regione cinese).<\/p>\n

Disinformazione per destabilizzare le democrazie<\/h2>\n

\u201cCon propaganda e disinformazione sul Covid, Russia e Cina sono impegnate in atti destabilizzanti contro le democrazie occidentali\u201d, ha detto il segretario della Nato, Jan Stoltenberg, rilanciando la richiesta, avviata dall\u2019Unione europea, di un\u2019inchiesta internazionale indipendente \u201cche faccia chiarezza su quanto accaduto\u201d.<\/p>\n

Inchiesta che Pechino continua a osteggiare, tenendo chiusi i laboratori di Wuhan e arrivando a minacciare il blocco delle esportazioni di forniture mediche. Un clima, insomma, che rende difficile prendere in seria considerazione gli studi scientifici che arrivano dalla Cina su origine e diffusione del Covid. Questo avviene proprio nel momento in cui, sul fronte scientifico, ci sarebbe bisogno della massima cooperazione tra gli istituti di ricerca coinvolti nella ricerca di un vaccino.<\/p>\n

A esasperare il clima di contrapposizione contribuisce la campagna elettorale in atto (fino al voto di novembre) negli Stati Uniti di quel Donald Trump che fin dall\u2019inizio ha bollato il contagio come \u2018virus cinese\u2019 e che continua a esasperare i toni nei confronti di quel Paese, anche allo scopo di distogliere il suo elettorato dalle responsabilit\u00e0 che lui stesso ha avuto nel gestire in modo riduttivo, altalenante e confuso la reazione alla pandemia.<\/p>\n

Tenendo conto che, a causa del coronavirus, i disoccupati americani sono gi\u00e0 oltre 36 milioni, si pu\u00f2 facilmente prevedere che il Presidente in carica, per farsi rieleggere, non allenter\u00e0 la presa nel rimarcare le origini cinesi del contagio. Fino a novembre. Poi si vedr\u00e0 come sar\u00e0 cambiato il mondo.<\/p>\n

Daris Giancarlini<\/strong><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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