{"id":57195,"date":"2020-05-21T19:46:21","date_gmt":"2020-05-21T17:46:21","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=57195"},"modified":"2020-05-21T19:46:21","modified_gmt":"2020-05-21T17:46:21","slug":"lui-e-con-noi-tutti-i-giorni","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/lui-e-con-noi-tutti-i-giorni\/","title":{"rendered":"Lui \u00e8 con noi, tutti i giorni"},"content":{"rendered":"

\u201c\u00c8 bene per voi che io me ne vada\u201d (Gv 16,7). Con questa affermazione Ges\u00f9, nel contesto dell\u2019Ultima Cena, anticipa i fatti che accadranno di l\u00ec a poco. Una frase che trover\u00e0 una piena comprensione in due momenti successivi: dopo l\u2019Ascensione e la Pentecoste.<\/p>\n

l compimento del Mistero pasquale non \u00e8 solo un fatto, ma una storia che continua: \u201cEcco, io sono con voi, tutti i giorni, fino alla fine del mondo\u201d (Mt 28,20). Come nei racconti della risurrezione, anche la narrazione dell\u2019ascensione al Cielo presenta notevoli divergenze. I racconti degli evangelisti sono arricchiti dal testo degli Atti degli apostoli (1,1-11), che ci viene proposto come prima lettura. A fare sintesi dei brani della Scrittura ci viene in aiuto la liturgia di questa Domenica dell’Ascensione<\/a>, che nei testi della celebrazione eucaristica ci spiega il significato di questo evento della salvezza.<\/p>\n

L\u2019invito alla gioia e all\u2019esultanza con cui inizia la celebrazione, \u201cEsulti di santa gioia la tua Chiesa\u201d (Colletta<\/em>), \u00e8 una stupenda colonna sonora alla possibilit\u00e0 di tornare a celebrare il \u201cgiorno del Signore\u201d con la comunit\u00e0.<\/p>\n

I testi liturgici ci dicono che nell\u2019Ascensione \u00e8 la nostra stessa umanit\u00e0 a essere innalzata accanto a Lui.<\/h3>\n

Non si inaugura un tempo di assenza da Lui, ma inizia il tempo di una presenza nuova, una piena comunione che non si lascia pi\u00f9 condizionare dalle coordinate del tempo e dello spazio. Sia la Colletta<\/em> che il Prefazio<\/em> ci ricordano che ora la Chiesa, in modo pi\u00f9 evidente, si dilata oltre il confine della morte, non c\u2019\u00e8 pi\u00f9 separazione tra la terra e il \u201ccielo\u201d. Ora Capo e membra abbracciano l\u2019umanit\u00e0 intera: sia quella in cammino verso l\u2019eternit\u00e0, che quella redenta che vive nella pienezza accanto al suo Redentore.<\/p>\n

A Ges\u00f9 il Padre ha dato ogni potere<\/h2>\n

A Ges\u00f9, il Padre ha dato ogni potere in cielo e sulla terra, come ci ricorda il testo evangelico (Mt 28,18).<\/p>\n

Un dominio ulteriormente specificato nella seconda lettura:<\/p>\n

\n

\u201cIl Padre della gloria lo fece sedere alla sua destra nei cieli, al di sopra di ogni Principato e Potenza, al di sopra di ogni Forza e Dominazione e di ogni nome che viene nominato non solo nel tempo presente ma anche in quello futuro\u201d (Ef 1,17.20-21).<\/p>\n<\/div>\n

Questa evidenza di dominio e potere non pu\u00f2 per\u00f2 incutere paura, perch\u00e9 il Cristo risorto, vittorioso sulla morte e sul peccato, ha da sempre deposto i segni del potere nell\u2019obbedienza al Padre, facendosi ultimo tra gli ultimi.<\/p>\n

Nell\u2019umilt\u00e0 della sua natura umana ha mostrato la potenza dell\u2019unico segno regale: la morte in croce. Con i segni della passione, Egli sale al cielo portando all\u2019abbraccio del Padre l\u2019umanit\u00e0 segnata dal peccato, che ha inciso anche il suo corpo santo. Per questo il Padre lo ha innalzato al di sopra di ogni creatura: \u201cTutto infatti egli ha messo sotto i suoi piedi, e lo ha dato alla Chiesa come capo su tutte le cose\u201d (Ef 1,22).<\/p>\n

Il testo della seconda lettura prosegue rafforzando il legame tra Capo e membra: \u201cEssa \u00e8 il corpo di lui, la pienezza di colui che \u00e8 il perfetto compimento di tutte le cose\u201d (v. 23).<\/p>\n

San Paolo pi\u00f9 volte ritorner\u00e0 sull\u2019analogia del corpo per spiegare la Chiesa nel suo mistero, che pu\u00f2 essere definita il Corpo del Cristo Risorto vivente e operante nella storia, fino al suo compimento. Il testo della prima lettura traccia proprio questo percorso, ponendolo sulla bocca di quelle figure angeliche che avevano annunciato la resurrezione: \u201cQuesto Ges\u00f9, che di mezzo a voi \u00e8 stato assunto in cielo, verr\u00e0 allo stesso modo in cui l\u2019avete visto andare in cielo\u201d (At 1,11).<\/p>\n

Il racconto negli Atti degli Apostoli<\/h2>\n

Il racconto dell\u2019Ascensione, nella versione degli Atti degli apostoli, ha le caratteristiche di una \u201cteofania\u201d (manifestazione di Dio): la nube che copre la vista, gli apostoli che rimangono bloccati dalla visione, uomini in bianche vesti. Una sorta di rapimento dal tempo, che fa presagire una \u201cincursione\u201d dell\u2019eternit\u00e0 nella quotidianit\u00e0.<\/p>\n

Il testo di Atti ricorda agli apostoli, e anche a noi, che l\u2019incontro con il Risorto non \u00e8 mai un estraniarsi dalla storia e dalla quotidianit\u00e0: \u201cPerch\u00e9 state a guardare il cielo?\u201d. Anche Pietro nel testo evangelico della Trasfigurazione voleva fermarsi \u201cfuori del tempo\u201d, facendo tre tende per i pochi intimi presenti! La tentazione di una \u201ccerta Chiesa\u201d di chiudersi nelle certezze dei \u201cquattro mejo\u201d \u00e8 sempre presente.<\/p>\n

Si comprende invece il dubbio e la paura degli apostoli, che \u00e8 anche la nostra, di rimanere soli; a cui d\u00e0 voce l\u2019affermazione dei discepoli di Emmaus: \u201cResta con noi, Signore, perch\u00e9 si fa sera\u201d (Lc 24,29).<\/p>\n

Ma a tutti \u00e8 rivolta la consolazione di Ges\u00f9: \u201cIo sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo\u201d (Mt 28,20).<\/p>\n

don Andrea Rossi<\/strong><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

\u201c\u00c8 bene per voi che io me ne vada\u201d (Gv 16,7). Con questa affermazione Ges\u00f9, nel contesto dell\u2019Ultima Cena, anticipa i fatti che accadranno di l\u00ec a poco. Una frase che trover\u00e0 una piena comprensione in due momenti successivi: dopo l\u2019Ascensione e la Pentecoste. l compimento del Mistero pasquale non \u00e8 solo un fatto, ma […]<\/p>\n","protected":false},"author":393,"featured_media":57211,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[492],"tags":[],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/57195"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/393"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=57195"}],"version-history":[{"count":4,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/57195\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":57216,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/57195\/revisions\/57216"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media\/57211"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=57195"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=57195"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=57195"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}