{"id":57192,"date":"2020-05-17T17:46:24","date_gmt":"2020-05-17T15:46:24","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=57192"},"modified":"2020-05-21T17:48:05","modified_gmt":"2020-05-21T15:48:05","slug":"la-liturgia-non-esaurisce-lazione-della-chiesa","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/la-liturgia-non-esaurisce-lazione-della-chiesa\/","title":{"rendered":"La liturgia non esaurisce l’azione della Chiesa"},"content":{"rendered":"

Continuiamo in questo numero la lettura della Sacrosanctum Concilium<\/em><\/a>, la Costituzione sulla liturgia<\/em> del Concilio Vaticano II, che abbiamo inaugurato la scorsa settimana, con l\u2019intento di riflettere con semplicit\u00e0 sul senso e l\u2019importanza che la liturgia ha nella vita della Chiesa e dunque di ogni cristiano. Gi\u00e0 precedentemente abbiamo accennato a come la liturgia \u00e8 l\u2019azione con la quale la Chiesa continua ad attuare l\u2019opera della redenzione.<\/p>\n

Questa settimana ripartiamo da qui, facendo riferimento ai primi numeri della Costituzione sulla liturgia<\/em>. \u00c8 chiaro per l\u2019assise conciliare che celebrare significa attuare l\u2019opera salvifica di Dio, \u201cil quale vuole che tutti gli uomini siano salvati\u201d (1Tm 2,4). Opera che ha avuto il suo inizio fin dalle origini e ha trovato il suo culmine nel Cristo: Ges\u00f9 Cristo infatti \u201cporta a compimento l\u2019opera di salvezza affidatagli dal Padre\u201d (Dei Verbum<\/em><\/a>, n. 4).<\/p>\n

Dal costato trafitto di Cristo \u00e8 poi \u201cscaturito il mirabile sacramento di tutta la Chiesa\u201d (SC, n. 5), per questo \u2013 continua la Costituzione sulla liturgia<\/em>, al numero 6 \u2013 Cristo ha inviato gli apostoli per annunciare e attuare l\u2019opera della redenzione. Gi\u00e0 questo basterebbe per comprendere la vitale importanza che la liturgia ha per il popolo di Dio: celebrare non \u00e8 portare avanti il \u201csi \u00e8 sempre fatto cos\u00ec\u201d o l\u2019attenzione a un mero precetto da assolvere, ma partecipazione all\u2019evento salvifico, operato una volta per tutte (Eb 9, 25-28), e attualizzato nel tempo \u201cmediante il sacrificio e i sacramenti\u201d (SC, n. 6).<\/p>\n

Detto questo, ci\u00f2 su cui vorrei soffermarmi sono due verbi utilizzati dal documento che formano un binomio indissolubile: annunciare e attuare.<\/strong><\/p>\n

Vediamo infatti che la missione data agli apostoli, e dunque alla Chiesa tutta, \u00e8 annunciare l\u2019opera della salvezza e attuarla mediante la liturgia.<\/p>\n

Lo schema \u00e8 tipicamente biblico: nell\u2019incontro con i discepoli di Emmaus<\/strong> (Lc 24,13-35) il Risorto \u201ccominciando da Mos\u00e8 e da tutti i profeti spieg\u00f2 loro in tutte le scritture ci\u00f2 che si riferiva di lui\u201d (v.27) e poi insieme spezzarono il pane. Ancora: dopo la Pentecoste<\/strong> (At 2,1-41) c\u2019\u00e8 il discorso di Pietro, che sar\u00e0 seguito dal battesimo di circa tremila persone. Un ultimo esempio: la prima comunit\u00e0 cristiana (At 2,42-47) era \u201cperseverante nell\u2019insegnamento degli apostoli e nello spezzare il pane\u201d.<\/p>\n

Potremo continuare a citare tanti altri racconti biblici nei quali l\u2019annuncio e l\u2019attuazione di questo annuncio – nello spezzare il pane come nel battesimo – sono due azioni strettamente connesse, che formano una sorta di circolo virtuoso.<\/p>\n

Annunciare e attuare ci\u00f2 che si annuncia<\/h2>\n

Per questo il documento conciliare cerca di tenere in equilibrio queste due dimensioni parlando della liturgia come azione sacra per eccellenza (SC, n.7) e fonte e culmine della vita cristiana (SC, n.10); ma al contempo sottolineando che essa non esaurisce l\u2019agire della Chiesa (SC, n.9), perch\u00e9 quest\u2019ultima \u00e8 chiamata anche all\u2019annuncio, alle opere di carit\u00e0, all\u2019apostolato, alla continua conversione della vita.<\/p>\n

Speriamo che, in questo tempo nel quale la celebrazione comunitaria \u00e8 venuta meno, il popolo di Dio non si sia focalizzato solo sull\u2019\u201cassenza\u201d e abbia anche compreso che la liturgia \u00e8 vitale, s\u00ec, ma non \u00e8 certo l\u2019unica azione che si pu\u00f2 compiere.<\/p>\n

Don Francesco Verzini<\/strong><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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