{"id":57183,"date":"2020-05-21T16:58:37","date_gmt":"2020-05-21T14:58:37","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=57183"},"modified":"2020-05-22T09:33:01","modified_gmt":"2020-05-22T07:33:01","slug":"post-lockdown-come-aiutare-le-famiglie","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/post-lockdown-come-aiutare-le-famiglie\/","title":{"rendered":"Post lockdown. Come aiutare le famiglie?"},"content":{"rendered":"

In questi giorni \u00e8 forte il richiamo a sostenere le famiglie, per permettere loro di ripartire dopo i sacrifici vissuti durante il lockdown. Sarebbe il minino, dato che le famiglie si sono dimostrate in questi giorni il tassello originario della socialit\u00e0.<\/p>\n

Ma cosa significa realmente aiutare le famiglie? Perch\u00e9 i problemi che affrontano sono differenti, e andrebbero ponderati in modo approfondito per fornire pari opportunit\u00e0 a ogni nucleo familiare. I temi pi\u00f9 urgenti che sembrano emergere appartengono almeno a tre categorie di problemi. Erano presenti anche prima, la crisi dovuta al Covid19 le ha soltanto evidenziate con pi\u00f9 chiarezza.<\/p>\n

Il lavoro che non c’\u00e8<\/h2>\n

Innanzitutto si presenta con rinnovato vigore la questione della mancanza di lavoro e la fragilit\u00e0 economica dei nuclei che da quello dipendono per vivere. L\u2019instabilit\u00e0 lavorativa gravava gi\u00e0 come una spada di Damocle sulle famiglie i cui componenti hanno occupazioni che non richiedono alte abilit\u00e0 (low skill). Facilmente sostituibili. Inoltre, non bisogna dimenticare che una quota importante dei nuclei familiari (generalmente gli stessi di prima) sono working poor (non guadagnano abbastanza per arrivare a fine mese) e la questione delle attivit\u00e0 li ha colpiti economicamente. Molti di loro oltre a non avere forti risparmi, rischiano di ritrovarsi senza lavoro.<\/p>\n

Un\u2019altra questione riguarda i tempi di conciliazione di vita e di lavoro che \u00e8 stata messa in luce con l\u2019introduzione forzata dello smart working. Questi nuclei familiari si sono trovati tutto d\u2019un tratto a condividere 24 su 24 lo stesso tetto, con la richiesta di proseguire le stesse mansioni di prima senza un minimo di formazione e senza orari. Senza una reale programmazione dei ritmi aziendali e dell\u2019organizzazione nelle imprese, lavorare a distanza diventa l\u2019invasione del tempo di lavoro nella vita domestica e nei giorni di quarantena sono state le madri lavoratrici pagare il prezzo pi\u00f9 alto.<\/p>\n

Compiti di cura: figli, anziani, malati \u2026 tutto sulla famiglia<\/h2>\n

Una terza questione rientra nell\u2019ambito dei compiti di cura svolti dalle famiglie. Educare ed essere responsabili dell\u2019educazione dei figli \u00e8 essenziale. La scuola digitalizzata ha messo in evidenza la disparit\u00e0 tra bambini e ragazzi seguiti dai loro genitori e quelli che non possono usufruire di questo vantaggio. Questi ultimi non possono ricevere l\u2019accompagnamento dai loro insegnanti. Cos\u00ec nelle famiglie con meno istruzione ci saranno pi\u00f9 facilmente figli meno istruiti. Poi c\u2019\u00e8 il sostegno ai parenti non autosufficienti. Cosa ne \u00e8 stato di loro e quale impegno \u00e8 costato ai familiari \u00e8 ancora presto per scoprirlo.<\/p>\n

Gli interventi a pioggia e una tantum non serviranno a nulla, come mettere una pezza nuova su un vestito vecchio. Servirebbe una politica organica per guardare al futuro. Due passi per iniziare: individuare interventi mirati sui nuclei familiari pi\u00f9 vulnerabili per ridurre le disuguaglianze e sostenere le giovani coppie nella conciliazione dei tempi e nei compiti di cura per invertire il crollo demografico.<\/p>\n

Andrea Casavecchia<\/strong><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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