{"id":57138,"date":"2020-05-11T16:41:55","date_gmt":"2020-05-11T14:41:55","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=57138"},"modified":"2020-05-15T16:46:35","modified_gmt":"2020-05-15T14:46:35","slug":"la-chiesa-di-bergoglio-fa-politica-risposta-a-galli-della-loggia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/la-chiesa-di-bergoglio-fa-politica-risposta-a-galli-della-loggia\/","title":{"rendered":"La Chiesa di Bergoglio fa politica? Risposta a Galli Della Loggia"},"content":{"rendered":"
La Chiesa di Bergoglio \u00e8 poco politica, il discorso pubblico dell\u2019attuale Papa tende a \u201cperdere ogni specificit\u00e0 di tipo religioso\u201d e confessionale, per assumere caratteristiche pi\u00f9 ideologiche, con il \u201csostanziale abbandono\u201d della dottrina sociale della Chiesa. \u00c8 la tesi sostenuta dal prof. Ernesto Galli Della Loggia, valente storico e fine intellettuale, in un corposo articolo pubblicato domenica 10 maggio dal Corriere della Sera<\/em>.<\/p>\n Secondo lo studioso, dal discorso di Francesco \u201csembrano svanire il messaggio evangelico e il relativo richiamo al depositum fidei<\/em> della Chiesa cattolica\u201d. In questo modo, \u201cresta solo un discorso ideologico, di una ideologia a sfondo populistico-comunitario-anticapitalistico\u201d. Dunque – \u00e8 la conclusione tratta da Galli Della Loggia – ad uscirne indebolita \u00e8 la \u201cforza politica\u201d della Chiesa, che \u201cdipende da quella innervatura religiosa, dall\u2019intreccio tra religione e prassi mondana\u201d.<\/p>\n A riprova della propria tesi, lo storico propone due ambiti in cui la Chiesa di Bergoglio non si starebbe pronunciando: il primo riguarda la frattura, evidenziatasi anche in questi tempi di pandemia, tra i Paesi europei del Nord (protestanti per la gran parte) e quelli del Sud (quasi totalmente cattolici). Il secondo tema di cui la Chiesa non parlerebbe \u00e8 la posizione da tenere rispetto ai nuovi equilibri internazionali, minacciati dall\u2019aggressivit\u00e0 di Russia e Cina.<\/p>\n Superato lo stupore iniziale indotto dal leggere che ora la Chiesa, dopo decenni in cui \u00e8 avvenuto l\u2019esatto contrario, viene \u2018accusata\u2019 di fare poca politica, \u00e8 utile ragionare non tanto sulla validit\u00e0 delle tesi in questione, quanto per approfondire argomenti che dovrebbero stare a cuore a quella parte di societ\u00e0 che ancora ritiene la fede cristiana uno degli ancoraggi pi\u00f9 significativi per impegnarsi nella vita sociale e politica.<\/p>\n In questi ultimi mesi, quelli dominati dal contagio e dalle sue conseguenze economiche, gli unici discorsi pubblici che abbiano mostrato un innegabile spessore politico sono stati pronunciati da Papa Francesco.<\/p>\n Il primo e il pi\u00f9 alto dei quali ha riguardato proprio l\u2019Europa, nel giorno di Pasqua, quando il Pontefice ha definito la pandemia \u201cuna sfida epocale dalla quale dipender\u00e0 il futuro dell\u2019Europa e del mondo intero. L\u2019alternativa – ha aggiunto – \u00e8 solo l\u2019egoismo degli interessi particolari e la tentazione di un ritorno al passato, con il rischio di mettere a dura prova la convivenza pacifica e lo sviluppo delle prossime generazioni\u201d. Dunque, di Europa e degli egoismi che la percorrono rischiando di disgregarla, Bergoglio ha parlato e continua a parlare.<\/p>\n Sulla questione di geopolitica internazionale sollevata da Galli Della Loggia, non sembra che ad altri livelli, quelli pi\u00f9 strettamente politici, ci siano idee chiaramente espresse e azioni concrete per valutare, criticare o contrastare le strategie di Russia e Cina.<\/p>\n Rispetto a un assetto mondiale nel quale l\u2019Occidente ha gradualmente perso di vista, specialmente con l\u2019amministrazione Trump, quel ruolo-guida dell\u2019America che per decenni dopo la Seconda guerra mondiale aveva monopolizzato la collocazione non soltanto dei singoli Stati ma anche gli orientamenti politici di una Chiesa cattolica che aveva comunque – e continua a mantenere – occhi ben aperti sulle politiche sia del gigante cinese (specialmente sul tema dei diritti umani, tra cui quelli religiosi) sia sul regime putiniano.<\/p>\n Riguardo, prima di tutto, a ci\u00f2 che si pu\u00f2 definire \u2018politica\u2019 in contrapposizione a quanto invece \u00e8 – o sarebbe – \u2018ideologia\u2019.<\/p>\n Da qualche tempo si reitera il detto sulla \u2018morte delle ideologie\u2019. Dando per scontato che l\u2019unica a tenere botta sarebbe quella neo-liberale del mercato universale, in base alla quale ogni aspetto della vita umana \u00e8 ridotto a merce. Nella politica post-ideologica, a non avere pi\u00f9 posto sono prima di tutto i partiti che delle ideologie erano portatori.<\/p>\n Ma anche la stessa politica non se la passa bene: perch\u00e9 senza ideologie a supporto, \u00e8 carente nel definire una visione generale della societ\u00e0, a proporre una cornice che tenga insieme tutti i tasselli di un corpo sociale sempre pi\u00f9 frammentato. Ridotto a una somma di individualismi.<\/p>\n Quando Francesco parla di una Chiesa \u2018ospedale da campo\u2019, richiama il valore di una serie di azioni che abbiano come scopo il superamento dell\u2019individualismo, e riportino le persone a quella dimensione di comunit\u00e0 sociale che, sola, pu\u00f2 adempiere al compito di curare le ferite provocate dall\u2019emarginazione e dalla logica, tacitamente accettata, dello \u2018scarto\u2019.<\/p>\n Rispetto alla disgregazione sociale, dalla politica politicata non arrivano indicazioni altrettanto determinate nel prospettare soluzioni coerenti per le laceranti contraddizioni della societ\u00e0 attuale.<\/p>\n \u201cLa Chiesa sa che non \u00e8 suo compito far essa stessa valere politicamente la propria dottrina. La sua missione \u00e8 servire alla formazione della coscienza nella politica e contribuire affinch\u00e9 cresca la percezione delle vere esigenze della giustizia e la disponibilit\u00e0 ad agire in base ad essa\u201d: \u00e8 un passaggio di un discorso pronunciato nel 2007 dall\u2019allora papa Benedetto XVI.<\/p>\n Una riflessione, la sua, che apre la strada e gli occhi a chi, da cattolico, fa o vorrebbe fare politica. Non dal punto di vista di Galli Della Loggia, che pare ragionare soltanto valutando l\u2019operato delle gerarchie ecclesiastiche, ma dalla visuale di Bergoglio. Quella del Vangelo.<\/p>\n Daris Giancarlini<\/strong><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" La Chiesa di Bergoglio \u00e8 poco politica, il discorso pubblico dell\u2019attuale Papa tende a \u201cperdere ogni specificit\u00e0 di tipo religioso\u201d e confessionale, per assumere caratteristiche pi\u00f9 ideologiche, con il \u201csostanziale abbandono\u201d della dottrina sociale della Chiesa. \u00c8 la tesi sostenuta dal prof. 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Ma l\u2019articolo di Galli Della Loggia stimola altre e altrettanto importanti riflessioni.<\/h3>\n
La “politica” di Francesco<\/h3>\n