{"id":5711,"date":"2007-03-02T00:00:00","date_gmt":"2007-03-01T22:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=5711"},"modified":"2015-07-20T14:47:28","modified_gmt":"2015-07-20T12:47:28","slug":"abbassare-gli-stipendi-ai-politici-e-una-parola","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/abbassare-gli-stipendi-ai-politici-e-una-parola\/","title":{"rendered":"Abbassare gli stipendi ai politici? \u00c8 una parola"},"content":{"rendered":"
Populismo, demagogia, propaganda. Sono queste le parole d’ordine pronunciate dagli addetti ai lavori, cio\u00e8 i politici, quando si pensa ad abbassare i costi della politica, nazionale o regionale, riducendo le indennit\u00e0 degli eletti. L’Umbria non fa eccezione. Il disegno di legge della Giunta regionale, presentato probabilmente anche per evitare la celebrazione del referendum indetto dal comitato e rimandato per lo svolgimento delle consultazioni regionali, ha acceso un confronto, con il Prc protagonista nel rivendicare l’autonomia del Consiglio regionale. Il capogruppo Prc in Consiglio regionale, Stefano Vinti, ha definito il disegno di legge ‘una provocazione, un’indebita ingerenza nell’attivit\u00e0 del Consiglio’. La novit\u00e0 della proposta, che punta con una decurtazione del 10 per cento a far risparmiare all’ente circa 300mila euro l’anno, \u00e8 rappresentata dall’eliminazione dell’automatismo fra gli aumenti dei consiglieri regionali e quelli dei parlamentari. E sarebbe la Giunta, di anno in anno, a stabilire l’entit\u00e0 dei compensi, tenendo conto del bilancio. Gi\u00e0 l’anno scorso, per l’effetto della finanziaria del governo Berlusconi, si era registrata una diminuzione dei compensi del 10 per cento. Ora, la cosiddetta ‘ingerenza’ fra le competenze tra le istituzioni tocca tanto la sensibilit\u00e0 dei politici ma non certamente quella della popolazione. Se l’esecutivo di palazzo Donini, cio\u00e8 la presidente Lorenzetti, ha dato un impulso particolare al disegno di legge per la riduzione dei compensi (che rimangono sempre alti) del 10 per cento, perch\u00e9 palazzo Cesaroni, cio\u00e8 il presidente Tippolotti (Prc), e l’intero Consiglio regionale, hanno atteso tanto? Quando si vuole fare una legge, si approva. Questa evidentemente, al di l\u00e0 delle chiacchiere, d\u00e0 fastidio. Perch\u00e9 incide sulle tasche dei consiglieri e indirettamente su quelle dei partiti di appartenenza. Come si sa, molti consiglieri danno una percentuale, pi\u00f9 o meno consistente, del proprio stipendio al proprio partito. Anche se l’assegno di ‘pensione’ per il consigliere sar\u00e0 personale e non ci saranno quote da devolvere alle casse del partito. \u00c8 vero, come sostiene qualche consigliere regionale, di maggioranza ma anche di opposizione, che i tagli possono essere fatti anche in altri capitoli di bilancio. Ma si tratta anche della tipica osservazione di chi, parlando d’altro, punta a non affrontare l’argomento, oppure mira a lasciare per mesi la proposta nella commissione regionale che \u00e8 tenuta a discuterla. E l’obiettivo ultimo \u00e8 quello di abbandonare al suo destino il disegno di legge. Per\u00f2 il referendum incombe e non si pu\u00f2 aspettare ancora. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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