{"id":56830,"date":"2020-04-09T16:00:49","date_gmt":"2020-04-09T14:00:49","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=56830"},"modified":"2023-06-23T17:54:46","modified_gmt":"2023-06-23T15:54:46","slug":"inizia-un-cammino-nuovo-per-la-voce","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/inizia-un-cammino-nuovo-per-la-voce\/","title":{"rendered":"Inizia un cammino nuovo per La Voce"},"content":{"rendered":"
Il quadro \u00e8 complesso, difficile, imprevedibile. C\u2019\u00e8 una crisi generalizzata della carta stampata che va avanti da anni. Un\u2019autentica \u201crivoluzione\u201d digitale che ha cambiato le carte in tavola nel mondo della comunicazione. E ora, anche un\u2019emergenza sanitaria che – dal locale al globale – sta stravolgendo il nostro presente e ridisegnando il nostro futuro. In mezzo a tutto questo, proprio nel tempo pi\u00f9 \u201cforte\u201d e caro a noi cattolici, vedo il mio nome nella gerenza del numero de La Voce che stiamo chiudendo in redazione. Mi tremano le gambe, se ci penso.<\/p>\n
Con la direzione del settimanale La Voce<\/em> raccolgo un testimone che considero prezioso, perch\u00e9 questa testata fa parte della mia vita professionale dall\u2019inizio, fin dai primi passi, anche se poi l\u2019attivit\u00e0 giornalistica mi ha portato altrove. Se dovessi individuare con le dita delle mie mani un elenco di persone che considero un punto di riferimento, non mancherebbero certo il caro don Elio Bromuri<\/strong> e Maria Rita Valli<\/strong>, dalla quale raccolgo proprio questo testimone. Li ringrazio entrambi per quanto mi hanno insegnato e spero di essere all\u2019altezza del lavoro che hanno fatto al giornale in questi anni. Non siamo pi\u00f9 da un pezzo dei semplici destinatari di messaggi. Siamo letteralmente immersi in quel liquido amniotico che \u00e8 la comunicazione di oggi. In pochi anni, il consumo di mass media \u00e8 cambiato in modo significativo e rapido. Ora \u2013 per soddisfare il nostro fabbisogno informativo \u2013 non abbiamo pi\u00f9 a disposizione solo una serie di mezzi di comunicazione (stampa, radio, tv, Internet), ma abbiamo varie modalit\u00e0 di fruizione per ogni mezzo. In questo momento di cambiamenti, bruschi e profondi da tutti i punti di vista, negli ultimi giorni ci siamo interrogati spesso su come vivere il presente. Consapevoli delle responsabilit\u00e0 che ognuno di noi ha nei confronti del prossimo. Le restrizioni necessarie per contenere il contagio da Covid-19 non ci hanno impedito finora di raggiungere le case dei nostri abbonati. Portare uno sguardo attento su quanto sta accadendo in Umbria, in Italia e nel mondo intero. Non potevamo fare diversamente, \u00e8 la nostra missione. E non potevamo abbandonare nessuno, specie alla vigilia della Pasqua.<\/p>\n Ora per\u00f2 interrompiamo la stampa e la distribuzione del giornale per qualche settimana<\/strong>, come hanno fatto altre testate nel nostro Paese. Anche per riorganizzare al meglio e in sicurezza il nostro lavoro. Ma non vogliamo lasciarvi soli. Anzi, attraverso il web e il \u201cgiornale digitale<\/a>\u201d in questo periodo vogliamo stare vicini agli abbonati e a chi non lo \u00e8 ancora, per non privare nessuno di una parola di conforto, per approfondire storie e stimolare il dialogo con i nostri lettori.<\/p>\n
\nCon tale passaggio di consegne si fa pi\u00f9 concreto il progetto, iniziato da qualche mese, di riorganizzazione dei media ecclesiali regionali, con la progressiva unificazione del settimanale cartaceo, dell\u2019emittente Umbria Radio<\/a>, di web e social media che fanno parte del network. Saranno, ancora di pi\u00f9, le membra di un corpo unico, con una identit\u00e0 e una missione ben precise.<\/p>\nFare squadra, per creare comunit\u00e0<\/h3>\n
\nQuesto \u00e8 uno dei motivi principali che rende necessari cambiamenti e innovazione radicali. Nuova organizzazione editoriale ed economica per i mezzi di comunicazione sociale della Chiesa perugina e umbra. Affinch\u00e9 essi possano continuare ad avere un ruolo importante e incisivo per la corretta informazione e la moderna evangelizzazione nelle nostre comunit\u00e0 locali. Oggi pi\u00f9 che mai, con il vorticoso sviluppo degli ambienti digitali, la Chiesa ha bisogno di essere \u201cin uscita\u201d e missionaria anche sul terreno delle comunicazioni sociali. Adeguarsi e aggiornarsi ai nuovi mezzi, alle nuove modalit\u00e0 di fruizione degli stessi, ai nuovi linguaggi e alle competenze che questi comportano.<\/p>\nRestiamo a casa, ma in \u201ccontatto\u201d<\/h3>\n