{"id":56759,"date":"2020-04-03T16:46:44","date_gmt":"2020-04-03T14:46:44","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=56759"},"modified":"2020-04-06T09:44:29","modified_gmt":"2020-04-06T07:44:29","slug":"la-vita-duella-con-la-morte","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/la-vita-duella-con-la-morte\/","title":{"rendered":"La Vita duella con la morte"},"content":{"rendered":"
\u201cOsanna al Figlio di David\u201d \u00e8 l\u2019inno che introduce la celebrazione della Domenica delle Palme, \u00e8 anche il canto che l\u2019assemblea in cammino intona dopo le parole del sacerdote che dice: \u201cImitiamo, fratelli carissimi, le folle di Gerusalemme, che acclamavano Ges\u00f9, Re e Signore, e avviamoci in pace\u201d.<\/p>\n
Con i rami di ulivo, processionalmente si entrava in chiesa, iniziando cos\u00ec la Settimana Santa, accompagnata dall\u2019ascolto della Passione del Signore proclamata ben due volte: la domenica e il Venerd\u00ec santo. Un rito caro alle nostre comunit\u00e0. Quest\u2019anno lo dovremo interiorizzare vivendolo nelle famiglie all\u2019ascolto della parola (qui le letture della Do<\/a>menica<\/a>), lasciandoci aiutare dalle immagini ma anche da un particolare atteggiamento spirituale.<\/p>\n Questa domenica che precede la Pasqua \u00e8 chiamata dai liturgisti \u201cla grande settimana\u201d, segnata dal mistero del dolore che si arresta al Sabato santo in attesa della Pasqua. Possiamo chiamarla anche \u201csettimana di passione<\/strong>\u201d a motivo non solo della doppia lettura dei testi evangelici della passione, ma anche a motivo ascolto dei quattro canti del Servo di YHWH<\/em>, definiti del \u201cServo Sofferente\u201d tratti dal profeta Isaia.<\/p>\n Una \u201ccolonna sonora\u201d che non crea certo distonia con il contesto che stiamo vivendo. Se qualche volta ci viene da dire: \u201cDov\u2019\u00e8 Dio\u201d, questa domenica di risponde: \u201c\u00c8 qui in mezzo a noi\u201d, egli ha fatto il suo ingresso nel mistero del dolore, affinch\u00e9 noi non perdessimo la speranza. Ges\u00f9 entra a Gerusalemme, accolto con canti festosi, esultanza di popolo, al grido \u201cOsanna\u201d (Mt 21,9). Ma i canti di festa si tramutano, di l\u00ec a qualche giorno, come ci racconta il vangelo della passione, in urla rabbiose che lo condannano a morte (Mt 27,22-23).<\/p>\n La folla \u00e8 uno degli elementi caratteristici delle vicende narrate in questo lungo Evangelo. Dapprima la folla (Mt 21,8) riconosce in Ges\u00f9 il profeta di Nazareth (v. 11) e l\u2019inviato del Signore (v. 9), poi sempre la folla si erge a giudice in tribunale davanti a Pilato che commette il pi\u00f9 grande \u201cpeccato di omissione\u201d della storia lavandosi le mani (Mt 27,34). La folla far\u00e0 da corteo a Giuda che si reca da Ges\u00f9 per l\u2019arresto, mandata dai sacerdoti e dagli anziani del popolo, armata di bastoni (Mt 26, 47); ad essa Ges\u00f9 si rivolge chiedendo una spiegazione riguardo a questo atteggiamento, mai emerso quando nei giorni precedenti era al tempio e insegnava (v. 55).<\/p>\n Quando il testo parla della folla, compaiono sempre i sacerdoti e gli anziani in veste di \u201csuggeritore occulto\u201d. La sua azione trasforma le individualit\u00e0 in vilt\u00e0, sfruttando la semplicit\u00e0 popolare che degenera in \u201cpopulismo\u201d. La folla diviene allora l\u2019amplificatore dei peggiori istinti dell\u2019uomo.<\/p>\n Qual \u00e8 l\u2019atteggiamento di Ges\u00f9, di fronte alla sua condizione di indagato, accusato, arrestato ed infine di condannato? Il processo di piazza della folla, il processo del sinedrio, sembrano dominare sull\u2019imputato, ma \u00e8 in realt\u00e0 Ges\u00f9 a dominare la situazione. \u00c8 Lui che decide, Lui stabilisce l\u2019ora e il giorno della condanna e della sentenza. \u00c8 Lui che decide di non difendersi con una schiera di angeli al suo comando, quando toglie la spada a chi voleva difenderlo dall\u2019arresto (Mt 26, 52-53).<\/p>\n Il Vangelo della Passione evidenzia, anche, lo scontro decisivo tra il bene ed il male. L\u2019atto d\u2019amore supremo di Ges\u00f9 genera l\u2019odio pi\u00f9 profondo e sembra concentrarsi proprio negli ultimi eventi della vita di Ges\u00f9. In Lui sembra esserci la consapevolezza che si sta \u201cgiocando\u201d la partita decisiva. Il male a sua volta concentra tutta la sua potenza, per trascinare nell\u2019abisso il progetto della salvezza.<\/p>\n \u201cMorte e vita si sono affrontate in un prodigioso duello\u201d ascolteremo nella Sequenza<\/em> di Pasqua, ma il combattimento, nella logica umana, non ha la certezza della facile vittoria. Il male ha la forza di trascinare l\u2019uomo nelle tenebre e se non si scorge il piano inclinato che il Principe delle Tenebre ha preparato. Il degrado raggiunge l\u2019abisso del male e l\u2019uomo si costruisce il suo inferno.<\/p>\n La morte sembra avere l\u2019ultima parola, ma essa \u201c\u00e8 stata ingoiata per la vittoria\u201d ci ricorda san Paolo (1Cor 15,54). La vita ha ricollocato la morte nell\u2019ambito del provvisorio, grazie al circuito dell\u2019amore che troviamo espresso nel Vangelo della Passione: l\u2019Eucarestia, il Getzemani, la Croce.<\/p>\n In quell\u2019ultima Cena che Ges\u00f9 trasforma nella prima del tempo nuovo, egli esprime l\u2019atto d\u2019amore nel dono di s\u00e9, \u00e8 la sua consegna ai suoi discepoli e lo spezzare il pane che \u00e8 il suo corpo, anticipa l\u2019evento della croce. Un atto d\u2019amore compiuto nell\u2019intimit\u00e0 di una tenerezza corrisposta.<\/p>\n L\u2019uscita verso il Getzemani, segna la tappa dell\u2019amore, messo alla prova dal dolore dell\u2019abbandono. La ferita interiore del dubbio penetra in profondit\u00e0, ma il tutto si conferma con la fiducia totale che si fa abbandono tra le braccia del Padre. La croce diviene ormai il talamo nuziale, dove consumare quell\u2019amore indissolubile con l\u2019umanit\u00e0, gi\u00e0 fatto proprio e confermato. Le ferite del male, che hanno segnato l\u2019intimo della volont\u00e0 e del cuore di Ges\u00f9, sono ora visibili sul corpo ormai donato. La croce diventa una sorta di rito esplicativo, del supremo atto d\u2019amore celebrato.<\/p>\nLa grande settimana<\/h3>\n
Chiss\u00e0, quanti sono passati dagli \u201capplausi a Ges\u00f9\u201d al grido di condanna!<\/h3>\n
Il bene ed il male<\/h3>\n
Il duello ha un vincitore apparente.<\/h3>\n