{"id":5655,"date":"2007-02-02T00:00:00","date_gmt":"2007-02-01T22:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=5655"},"modified":"2015-07-21T13:07:06","modified_gmt":"2015-07-21T11:07:06","slug":"economia-per-un-mondo-possibile","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/economia-per-un-mondo-possibile\/","title":{"rendered":"Economia per un mondo possibile"},"content":{"rendered":"
Ora l’Umbria ha una legge sul commercio equo e solidale. Il Consiglio regionale l’ha approvata marted\u00ec, con i 16 voti favorevoli dell’Unione e i 6 contrari della Casa delle libert\u00e0 che aveva presentato 4 emendamenti, tutti respinti. Tra gli obiettivi del provvedimento vi \u00e8 il riconoscimento della funzione del commercio equo e solidale nella promozione dell’incontro tra culture diverse e nel sostegno alla crescita economica e sociale dei Paesi in via di sviluppo, nonch\u00e8 favorire la diffusione del commercio equo (Comes) in Umbria sostenendo iniziative di informazione ed educazione e fornendo opportunit\u00e0 di sviluppo alle organizzazioni iscritte all’albo regionale. I tredici articoli della legge, che porta la firma dei consiglieri Fabrizio Bracco (Ds), Roberto Carpinelli (Pdci), Oliviero Dottorini (Verdi e civici), Luigi Masci (Margherita), Stefano Vinti e Pavilio Lupini (Prc), Enzo Ronca (Ds) definiscono le imprese e i soggetti del Comes; istituiscono la Consulta regionale per il commercio equo; precisano quali prodotti rientrano nell’ambito del commercio equo; individuano nelle campagne di informazione regionale, nelle azioni educative delle scuole e nell’istituzione della giornata regionale del Comes le azione per sostenere e diffondere nella societ\u00e0 regionale la cultura del commercio equo e solidale. ‘I problemi che l’Umbria ha davanti sono ben altri – ha detto Ada Urbani, FI, – restando nel settore basta pensare al commercio di vicinato che sta per sparire a vantaggio dei grandi centri commerciali. L’ambizione di questa maggioranza \u00e8 immensa: vuole portare la pace in Medio oriente, vuole risolvere il problema della fame nel mondo impegnando 50 mila euro in questa legge, vuole eliminare lo sfruttamento dei lavoratori. La verit\u00e0 \u00e8 che non risolviamo proprio niente con questa legge’. Ha parlato di ‘approccio manicheo’ con cui questa maggioranza ha affrontato il problema Andrea Lignani Marchesani (An). ‘Il prodotto equo e solidale – ha aggiunto – \u00e8 di diversa qualit\u00e0 ed \u00e8 comunque pi\u00f9 costoso di altri prodotti venduti nei supermercati o nei discount alimentari. Esistono botteghe meramente volontaristiche, altre con finalit\u00e0 di profitto. Non tutte sono caratterizzate dal volontariato. In considerazione di ci\u00f2, in un contesto, quindi, di profitto, non \u00e8 giusto avere un supporto promozionale con iniziative istituzionali’. ‘Questa legge \u00e8 la costruzione di un’idea che ha coinvolto la sinistra e il mondo cattolico’ ha replicato Stefano Vinti (Prc), relatore di maggioranza. ‘Certamente non \u00e8 la legge che cambier\u00e0 il mondo – ha aggiunto – \u00e8 un granello di sabbia, ma orientato verso un mondo umanamente possibile’. Oliviero Dottorini (Verdi e civici), che \u00e8 anche fondatore di una bottega del commercio equo e solidale, al termine della votazione ha offerto cioccolata e caramelle equosolidali a tutti i consiglieri, di maggioranza e opposizione. Dottorini ha parlato di ‘un provvedimento giusto, innovativo e importante per il mondo della solidariet\u00e0 e dell’impegno sociale’. Anche il Consiglio regionale ha voluto celebrare la Giornata della memoria osservando, a mezzogiorno in punto, in una pausa del question time, un minuto di raccoglimento per ricordare la deportazione e lo sterminio del popolo ebraico.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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