{"id":56549,"date":"2020-03-25T16:00:05","date_gmt":"2020-03-25T14:00:05","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=56549"},"modified":"2020-03-25T10:17:49","modified_gmt":"2020-03-25T08:17:49","slug":"tollere-farsi-carico-di","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/tollere-farsi-carico-di\/","title":{"rendered":"\u201cTollere\u201d: farsi carico di"},"content":{"rendered":"
Qui a Gubbio<\/strong>, come in tante altre comunit\u00e0 d\u2019antica tradizione, la processione del Venerd\u00ec santo<\/a> parte al tramonto. Parte da Porta Metauro e attraversa tutta la citt\u00e0. Ore di cammino dietro a Lui, che stamane, deposto dalla croce, \u00e8 stato adagiato sul catafalco. Le donne del quartiere di San Martino gli hanno unto le piaghe con olio vergine e profumi di prima qualit\u00e0.<\/p>\n Circa 200 uomini<\/strong> di ogni classe sociale, divisi in due cori, stanno per intonare il Miserere in latino, a due voci, quattro note traboccanti di passione che ci arrivano dal cuore del grande Medioevo e attraversano tutta la citt\u00e0; un coro dietro a Lui, l\u2019altro dietro a sua Madre. Decine e decine sono quelli che, incappucciati per il dolore e la vergogna, reggono il baldacchino o portano i simboli della Passione.<\/p>\n