{"id":5639,"date":"2007-01-26T00:00:00","date_gmt":"2007-01-26T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=5639"},"modified":"2015-05-06T10:17:35","modified_gmt":"2015-05-06T08:17:35","slug":"non-rientrare-nel-buio","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/non-rientrare-nel-buio\/","title":{"rendered":"Non rientrare nel buio"},"content":{"rendered":"

Il 27 gennaio, data dell’abbattimento da parte dell’esercito russo dei cancelli del campo di concentramento di Auschwitz in Polonia, ricorre la Giornata della memoria, istituita con legge del Parlamento italiano il 20 luglio 2000, in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni subite da parte del popolo ebraico e dei deportati politici e militari italiani nei campi nazisti.<\/p>\n

Numerose anche in Umbria le iniziative per questa giornata legata ad una data del lontano 1945, e celebrata per non dimenticare la tragedia dell’Olocausto, le leggi razziali imposte dal 1938 dall’allora governo italiano, le deportazioni, la prigionia, la morte; nonch\u00e9 coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti ai progetti di morte, spesso a rischio della propria vita, salvando e proteggendo diverse persone. “La coscienza esce dal buio” \u00e8 il tema che quest’anno la Regione dell’Umbria ha scelto per una serie d’iniziative rivolte soprattutto alle scuole, che nella giornata di sabato 27 gennaio si svolgeranno nei piccoli e nei grandi Comuni. Di questa ricorrenza, abbiamo parlato con Cesare Moscati, rabbino della comunit\u00e0 ebraica di Roma, intervenuto a Perugia presso il Centro ecumenico San Martino lo scorso 15 gennaio, alla vigilia della giornata dedicata al dialogo ebraico-cristiano.<\/p>\n

Si \u00e8 sentito dire pi\u00f9 volte che anche il 27 gennaio stia in qualche modo diventando una consuetudine, perdendo un po’ del suo significato originario.<\/strong> “Intanto \u00e8 un giorno riconosciuto non solo in Italia ma in tutta Europa ed \u00e8 di fondamentale importanza. Soprattutto in questo periodo in cui si vanno diffondendo tesi negazioniste, che non solo non riconoscono o diminuiscono l’esistenza della Shoah, ma addirittura, mettono in discussione l’esistenza stessa dello Stato d’Israele. Quindi, aver istituito un’iniziativa dedicata a questo ricordo \u00e8 un segno rilevante; il fatto che si stia entrando nella routine, dipende dal modo in cui ci si rapporta con questa data… bisogna fare in modo che ci\u00f2 non avvenga”.<\/p>\n

Proprio riguardo a questo rischio, \u00e8 stato ricordato come fra qualche anno, quando verranno a mancare gli ultimi sopravvissuti dei campi di concentramento, si perder\u00e0, soprattutto da parte delle nuove generazioni, il senso di questa memoria<\/strong>. “Questa \u00e8 una conseguenza quasi naturale, cos\u00ec com’\u00e8 successo per altre tragedie, non solo presso il popolo d’Israele, ma anche per altre nazioni… C’\u00e8 da augurarsi, per\u00f2, che le testimonianze scritte, e anche i filmati, possano mantenere ancora vivo il ricordo di uno sterminio costato la vita a quasi sei milioni di persone”.<\/p>\n

\u00c8 quindi necessario mantenere viva la memoria, il ricordo, attraverso giornate come questa.<\/strong> “S\u00ec, senza dubbio. Intanto, nella tradizione ebraica l’assenza di ricordi \u00e8 negativa, perch\u00e8 rappresenta una minaccia alla sopravvivenza del genere umano. Memoria significa ricordare, come c’\u00e8 scritto nella Torah… e soprattutto non dimenticare. Ognuno di noi – ha concluso il rabbino Moscati – ha il dovere di non cancellare il ricordo legato alla Shoah”.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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