{"id":5635,"date":"2007-01-26T00:00:00","date_gmt":"2007-01-26T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=5635"},"modified":"2015-04-30T10:41:03","modified_gmt":"2015-04-30T08:41:03","slug":"identita-in-relazione","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/identita-in-relazione\/","title":{"rendered":"Identit\u00e0 in relazione"},"content":{"rendered":"

Si discute molto oggi del problema dell’identit\u00e0, riferita a molti aspetti della vita singola e collettiva, collegandosi in modo particolare alla relazione tra popoli e culture, in ultima analisi alla pace. In un recente incontro a Roma un professore del Laterano, divenuto vescovo alcuni mesi fa, Ignazio Sanna, gi\u00e0 assistente nazionale del Meic, autore di importanti opere di antropologia teologica, tra le altre osservazioni fatte ha proposto un interessante concetto dell’identit\u00e0, da una parte ovvia e dall’altra controcorrente.<\/p>\n

Egli ha detto: “C’\u00e8 chi definisce l’identit\u00e0 come appartenenza a un territorio, una cultura, una lingua, una religione, e chi fa riferimento alla percezione interiore di s\u00e9”. “Nel nostro tempo, in cui \u00e8 venuta meno la stabilit\u00e0 dei parametri delle appartenenze culturali”, ha detto Sanna, “la concezione cristiana dell’uomo come ‘immagine di Dio’ pu\u00f2 offrire un contributo alla definizione dell’identit\u00e0 e alla tutela della dignit\u00e0 della persona”. “‘L’uomo immagine’ ha una identit\u00e0 ‘aperta’, agli altri e all’Altro”.<\/p>\n

Ognuno pu\u00f2 comprendere che abbiamo qui la presentazione della pi\u00f9 genuina concezione biblica e cristiana, sufficiente a fugare ogni tentazione di chiusura e di opposizione tra persone e popoli a causa di un’identit\u00e0 nazionale o culturale. Il pensiero di Sanna, articolato e complesso nei suoi scritti di antropologia, \u00e8 una diretta risposta alla paventata guerra tra religioni. L’essere immagine di Dio \u00e8 infatti l’identit\u00e0 base, quella fondamentale che assimila gli esseri umani e li accomuna in un’unica dimensione per essenza, dignit\u00e0 e valore. Cos\u00ec l’apertura all’altro risulta imprescindibile per la costituzione della persona umana nella relazione io-tu. \u00c8 pertanto un’identit\u00e0 necessaria, ed ogni persona umana non sarebbe tale nella sua autocoscienza senza la presa d’atto di questa propria intima realt\u00e0. Oggi questo discorso risulta pi\u00f9 importante del solito per lo spettro dello scontro, non solo tra grandi masse portatrici di culture e tradizioni diverse, come sono le grandi tradizioni religiose secolari, ma anche tra gruppi e gruppuscoli che si agitano nello stesso ambiente culturale e sociale. Pensiamo ai fondamentalismi ideologici di tipo politico o economico, lobbistico o tribale. Questa concezione aperta dell’identit\u00e0, tuttavia, non deve essere considerata una specie di cavallo di Troia per eliminare quelle caratteristiche non citate da Sanna, come, tra l’altro, la distinzione dei generi maschile e femminile, come alcuni tentano di proporre.<\/p>\n

Il riconoscimento della diversit\u00e0 tra l’essere uomo e l’essere donna non scalfisce in nulla l’identit\u00e0 fondamentale in quanto persone aperte l’una all’altra e serve a comprendere modi di sentire e di comportarsi che non sono omologabili e che meritano di essere rispettati anche come ruoli e funzioni: maternit\u00e0 e paternit\u00e0 ad esempio. Il discorso \u00e8 delicato e va preso con intelletto d’amore per non chiudere le persone dentro schemi rigidi prefissati dall’alto. Questo riconoscimento porta con s\u00e9 una qualit\u00e0 sul piano dell’essere (operari sequitur esse) e va ad arricchire l’identit\u00e0 fondamentale comune ad ogni persona. Alcuni oggi propongono, quale principio antropologico, l’eliminazione della differenza di genere per dare ad ogni individuo un’assoluta libert\u00e0 di scelta. Voltare cos\u00ec le spalle alla natura, per\u00f2, si corre il rischio, ricordato da Ruini, di perdere il contatto con il fondamento dei diritti umani e di entrare nella sfera dell’arbitrio.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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