{"id":56344,"date":"2020-02-27T00:44:33","date_gmt":"2020-02-26T22:44:33","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=56344"},"modified":"2020-02-27T00:44:33","modified_gmt":"2020-02-26T22:44:33","slug":"mercoledi-delle-ceneri-nelle-chiese-umbre-bassetti-tra-speranze-e-sofferenze","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/mercoledi-delle-ceneri-nelle-chiese-umbre-bassetti-tra-speranze-e-sofferenze\/","title":{"rendered":"Mercoled\u00ec delle Ceneri nelle Chiese umbre. Bassetti: “Tra speranze e sofferenze”"},"content":{"rendered":"
Le Chiese diocesane dell’Umbria aprono il cammino quaresimale di preparazione alla Pasqua con la celebrazione delle Ceneri. Il racconto delle liturgie di Perugia e Spoleto, con un pensiero del card. Gualtiero Bassetti su una Quaresima “particolare” tra speranze e sofferenze.<\/p>\n
PERUGIA (di Riccardo Liguori).<\/strong> Con il\u00a0Mercoled\u00ec delle Ceneri<\/em>\u00a0i cristiani entrano nel \u201ctempo forte\u201d di Quaresima, tempo di preparazione alla Pasqua del Signore. A Perugia, come \u00e8 ormai tradizione, il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti ha presieduto le celebrazioni eucaristiche pomeridiane in cattedrale e nella chiesa dell\u2019Universit\u00e0 degli Studi. Quest\u2019ultima animata dai giovani della Pastorale universitaria.<\/p>\n Il cardinale, nelle omelie, ha ricordato il significato di questo \u201ctempo forte\u201d dell\u2019Anno liturgico in cui il credente \u00e8 chiamato maggiormente a riflettere sul peccato verso il Signore e, nel contempo, sull\u2019importanza di chiedere il perdono a Dio. \u00abC\u2019\u00e8, come si vede, una chiara consapevolezza del nostro personale peccato \u2013 ha detto il presule ai fedeli in cattedrale \u2013, che esiste per nostra libera scelta, e quindi ne siamo consapevoli, e non dobbiamo sottrarci alle nostre responsabilit\u00e0. Il tempo di Quaresima \u00e8 tempo propizio per prendere coscienza della nostra situazione di figli ribelli, e per \u201critornare con tutto il cuore\u201d al Signore, come dice il profeta Gioele, per chiedere perdono e riconciliazione. Dio ci risponder\u00e0 con la sua misericordia, perch\u00e9 Egli fa giustizia perdonando. Chi lo capisce non pu\u00f2 che piangere di commozione, spezzando anche con il digiuno la scorza dura dell\u2019egoismo per aprirsi alla giustizia e alla solidariet\u00e0. Un solidariet\u00e0 senza calcoli, come insegna Ges\u00f9 nel Vangelo di Matteo: \u201cMentre tu fai l\u2019elemosina, non sappia la tua sinistra ci\u00f2 che fa la tua destra, perch\u00e9 la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenser\u00e0\u201d\u00bb.<\/p>\n \u00abLa Quaresima perci\u00f2 \u2013 ha proseguito Bassetti \u2013 \u00e8 il tempo propizio per ripensare la nostra vita, mettersi in un cammino di conversione, detestare il male e aprirsi ad una vita virtuosa, seriamente evangelica. Perch\u00e9 tutto ci\u00f2 possa realizzarsi abbiamo assolutamente bisogno di fare silenzio e ritrovarci in noi stessi, nell\u2019intimo, senza indulgere neppure ad una pubblicit\u00e0 sterile, come insegna ancora il Vangelo di Matteo: \u201cQuando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che \u00e8 nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenser\u00e0\u201d. Cos\u00ec pure la mortificazione deve essere discreta, vissuta in un rapporto intimo con il Signore, che conosce i segreti dei cuore e sa giudicare con verit\u00e0\u00bb.<\/p>\n Il cardinale ha poi esortato i fedeli a \u00abun rientrare in noi stessi pensoso, che ascolta e che prega, magari rifugiandosi in chiesa per godere d\u2019una presenza ineffabile, ma vera, o raccogliendosi semplicemente nella cella del proprio cuore: un \u201cguazzabuglio\u201d il cuore quando \u00e8 agitato dalla passione, un \u201cgiardino\u201d quando \u00e8 abitato da una Presenza, quella di Ges\u00f9. Com\u2019\u00e8 importante tornare alla preghiera nel silenzio! Specie in questo periodo di forte confusione e preoccupazione per il propagarsi dell\u2019epidemia, che ci incute tanta ansia e inquietudine. Come cristiani e pastori della Chiesa assicuriamo, come abbiamo scritto nel comunicato della CEI, la nostra \u201cpreghiera di vicinanza a quanti sono colpiti dal virus e ai loro familiari; preghiera per medici e infermieri delle strutture sanitarie, chiamati ad affrontare in frontiera questa fase emergenziale; preghiera per chi ha la responsabilit\u00e0 di adottare misure precauzionali e restrittive\u201d\u00bb.<\/p>\n Al mondo universitario il cardinale Bassetti ha ricordato \u00abl\u2019urgenza della conversione\u00bb a cui richiama papa Francesco nel periodo quaresimale. \u00abUna conversione \u2013 ha commentato il presule \u2013 che passa dall\u2019\u201cesperienza della misericordia\u201d e soprattutto dalla pratica preziosa della preghiera. Una preghiera umile e assidua che ci faccia abbandonare quella \u201cpresuntuosa illusione di essere noi i padroni dei tempi e dei modi della nostra conversione a Lui\u201d. Il mercoled\u00ec delle Ceneri viene a ricordarci proprio questo: \u00e8 un invito fortissimo ad abbandonare quella presunzione cos\u00ec diffusa tra gli uomini di ogni generazione di essere i padroni del mondo e i Signori della Storia. Ma gli uomini e le donne non sono n\u00e9 i padroni e n\u00e9 i Signori della Storia. Non siamo noi a condurre i tempi e i modi dell\u2019esistenza. C\u2019\u00e8 un disegno e una strada che ci sovrasta e ci precede. E il rito della cenere sparsa sulla nostra testa ci ricorda anche questo\u00bb.<\/p>\n Al riguardo Bassetti ha ricordato la figura di don Primo Mazzolari, \u00abuno dei grandi profeti del secolo scorso\u00bb, che diceva: \u00ab\u201cogni uomo\u201d non \u00e8 solo cenere ma \u00e8 addirittura un \u201cportacenere\u201d\u00bb. Ha anche ricordato la figura di uno dei \u00abmoderni \u201cambasciatori di Cristo\u201d, Giorgio La Pira, il sindaco santo di Firenze\u00bb, a cui si \u00e8 ispirata la recente \u00abgrande esperienza di Chiesa, a Bari, che ha visto riunire 60 vescovi del Mediterraneo provenienti da 20 Paesi diversi. Questi vescovi, incontrandosi \u2013 ha evidenziato il cardinale \u2013, hanno dato forma ad un\u2019antica profezia di pace che ha attraversato tutto il XX secolo: che il Mediterraneo possa diventare un luogo di pace, un mare che unisce e non divide, e che non sia pi\u00f9 la tomba di tanti nostri fratelli e sorelle. La Pira \u00e8 stato un uomo che \u00e8 vissuto ogni giorno alla luce della Parola di Dio ed \u00e8 riuscito a leggere in profondit\u00e0 il mondo che gli sta attorno. Ed oggi, a pi\u00f9 di 40 anni dalla sua morte, possiamo dire che egli \u00e8 stato, indubbiamente, un profeta del dialogo, della speranza e della pace\u00bb.<\/p>\n \u00abCome si pu\u00f2 essere oggi portatori di pace, speranza e dialogo nei luoghi di lavoro come l\u2019Universit\u00e0?\u00bb, si \u00e8 chiesto Bassetti, che, avviandosi alla conclusione, ha detto: \u00abSeguendo le parole di Ges\u00f9 riportate da Matteo nel Vangelo di oggi. Parlando ai suoi discepoli, Ges\u00f9 ad un certo punto dice: \u201cstate attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini, per essere ammirati da loro, altrimenti non c\u2019\u00e8 ricompensa per voi presso il Padre vostro che sta nei cieli\u201d. Ovvero, per essere veramente servi di Cristo, siamo tutti chiamati a stare nella verit\u00e0! Senza finzioni, senza maschere, senza sovrastrutture, senza apparenze! Per questo motivo, cari professori, cari amministrativi e cari studenti vi esorto ad essere persone autentiche, che il vostro parlare sia sempre Si, Si, No, No, perch\u00e9 solo cos\u00ec potrete rispondere alla vostra missione e alla vostra vocazione. Non perdetela di vista. Non dimenticatela. Non traditela. Agli studenti vorrei dire di scoprire la bellezza di essere \u201cfigli\u201d: ovvero di essere bramosi di apprendere, di studiare e di crescere. Ai docenti vorrei raccomandare di essere veramente \u201cpadri\u201d di questi giovani; abbiate cura di loro: necessitano di una parola di sapienza ma anche di umanit\u00e0. Sappiate sperimentare, nella vostra missione educativa, la paternit\u00e0 di Dio: una paternit\u00e0 che non li tradisce, ma che li fa sviluppare, amandoli come fossero dei figli\u00bb.<\/p>\n