{"id":56288,"date":"2020-02-13T20:14:12","date_gmt":"2020-02-13T18:14:12","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=56288"},"modified":"2020-02-13T20:14:12","modified_gmt":"2020-02-13T18:14:12","slug":"lezione-wuhan","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/lezione-wuhan\/","title":{"rendered":"La lezione che viene da Wuhan"},"content":{"rendered":"<div class=\"first column\">\n<div class=\"div_padding0\">\n<p>di\u00a0<strong>Pier Giorgio Lignani<\/strong><\/p>\n<p class=\"abody\"><span class=\"Fid_2\">Wuhan \u00e8 una grande citt\u00e0 cinese: undici milioni di abitanti con l\u2019area metropolitana. Dunque, una delle citt\u00e0 pi\u00f9 grandi del mondo. E stando a quello che ne abbiamo visto in fotografia, \u00e8 anche molto moderna, costruita senza risparmio. Ma fino a pochi giorni fa, pochi fra noi l\u2019avevano sentita nominare. <\/span><\/p>\n<p class=\"abody\"><span class=\"Fid_2\">Ora siamo tutti in pensiero per l\u2019epidemia che si \u00e8 manifestata in quel remoto angolo di mondo, e abbiamo scoperto che poi tanto remoto non \u00e8: ci sono studenti di Wuhan nelle universit\u00e0 italiane, mentre nelle universit\u00e0 di Wuhan ci sono studenti italiani e docenti italiani. Compreso un noto cattedratico che insegna Diritto romano; che a me, antico cultore della materia, pare una favola. Se poi si considera la Cina nel suo insieme, si scopre che i turisti cinesi che vengono in Italia sono un milione e mezzo all\u2019anno, forse pi\u00f9.<\/span><\/p>\n<p class=\"abody\"><span class=\"Fid_2\">Studenti cinesi affollano i nostri Conservatori di musica e le nostre Accademie di belle arti (anche a Perugia). Pi\u00f9 tutti gli immigrati che lavorano. Il va e vieni delle persone \u00e8 continuo, per la gioia di albergatori, ristoratori e venditori di souvenir. Il traffico delle merci \u00e8 ancora pi\u00f9 intenso: importiamo dalla Cina prodotti per oltre 30 miliardi di euro l\u2019anno, ne esportiamo per 13 miliardi (senza contare Hong Kong e Taiwan). <\/span><\/p>\n<p class=\"abody\"><span class=\"Fid_2\">Quindi a viaggiare non sono solo i turisti\u00a0<\/span>e gli studenti, ma anche gli imprenditori e gli uomini di affari. Con queste premesse, che effetti pu\u00f2 produrre sull\u2019economia il blocco delle comunicazioni imposto dall\u2019epidemia? Un mezzo disastro, se non finisce presto.<\/p>\n<\/div>\n<\/div>\n<div class=\"last  column\">\n<div class=\"div_padding0 split\">\n<p class=\"abody\"><span class=\"Fid_2\">Insomma, abbiamo una volta di pi\u00f9 la prova che il mondo \u00e8 interconnesso, nel bene e nel male; che la globalizzazione \u00e8 un prodotto irreversibile della storia; che chiudere le frontiere \u00e8, per un verso, impossibile e, per un altro, inutile; e che nella misura in cui si riesce a farlo \u2013 quando \u00e8 proprio necessario \u2013 si paga caro, molto caro, pi\u00f9 di quanto saremmo disposti ad accettare.<\/span><\/p>\n<p class=\"abody\"><span class=\"Fid_2\">La nostalgia di un mondo fatto di nazioni separate, ciascuna chiusa nei propri confini e autosufficiente, \u00e8 il sogno di un mondo che non \u00e8 mai esistito.<\/span><\/p>\n<p class=\"abody\"><span class=\"Fid_2\">Poich\u00e9 la globalizzazione non si pu\u00f2 abolire, bisogna studiare il modo di organizzarla politicamente per sfruttarne (tutti insieme) gli effetti positivi, ed eliminare quelli perversi.<\/span><\/p>\n<p class=\"abody\">\n<\/div>\n<\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"<p>di\u00a0Pier Giorgio Lignani Wuhan \u00e8 una grande citt\u00e0 cinese: undici milioni di abitanti con l\u2019area metropolitana. 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