{"id":56277,"date":"2020-02-13T16:24:12","date_gmt":"2020-02-13T14:24:12","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=56277"},"modified":"2020-02-13T16:24:12","modified_gmt":"2020-02-13T14:24:12","slug":"bullismo-dramma","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/bullismo-dramma\/","title":{"rendered":"Bullismo, dramma da leggere bene"},"content":{"rendered":"
\u201cIl bullismo \u00e8 un insieme di comportamenti offensivi e prepotenti messi in atto da una o pi\u00f9 persone che prendono di mira una vittima precisa, e che prevede uno sbilanciamento di potere\u201d. La definizione \u00e8 stata una delle tante, tra loro simili, elencate nel corso dell\u2019incontro sul tema \u201cLe molte facce del bullismo. Interventi di educazione e prevenzione\u201d che si \u00e8 svolto all\u2019Iis \u201cCavour – Marconi – Pascal\u201d di Piscille in occasione della Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo del 7 febbraio.<\/span><\/p>\n \u201cIl fenomeno \u00e8 in crescita \u2013 spiega a margine dell\u2019incontro\u00a0<\/span>Antonella Piccotti<\/strong>, docente e referente per il bullismo presso lo stesso istituto – e nelle scuole superiori si manifesta soprattutto nei primi due anni, ma la fascia di et\u00e0 si sta abbassando. A identificare il possibile bullo \u00e8 l\u2019atteggiamento che assume in classe, e la necessit\u00e0 di essere sempre al centro dell\u2019attenzione. Sta a noi insegnanti saper leggere i segnali in tempo, e gestire il fenomeno prima che possa degenerare. <\/span><\/p>\n Non sempre \u00e8 facile, perch\u00e9 dietro a certi atteggiamenti negativi c\u2019\u00e8 spesso una situazione familiare difficile, un disagio,<\/span> una fragilit\u00e0\u201d.<\/span> \u201cIl compito di noi educatori – sottolinea \u00e8 quello di insegnare ai ragazzi il rispetto degli altri, delle diversit\u00e0, ad avere consapevolezza di s\u00e9 e delle azioni illecite che potrebbero compiere; e nello stesso tempo a non temere di confidarsi, parlare, denunciare. La scuola per\u00f2, non pu\u00f2 fare tutto da sola: insegnanti e famiglie devono fare rete, ma i genitori spesso sono assenti e i docenti sono impegnati a portare avanti il programma…\u201d.<\/span><\/p>\n Nel corso degli anni l\u2019istituto ha svolto diverse attivit\u00e0 insieme ai ragazzi, anche in collaborazione con la polizia e Libertas Margot, associazione perugina che si occupa di violenza di genere, \u201ccon la quale – prosegue Piccotti – abbiamo inserito all\u2019interno della scuola la<\/span> Bulli box,\u00a0un\u2019urna in cui gli studenti possono imbucare, anche in forma anonima, segnalazioni di episodi o azioni di bullismo e<\/span> cyberbullismo.<\/span><\/p>\n Quest\u2019anno come scuola abbiamo dedicato l\u2019attenzione sul valore dello sport nella prevenzione del fenomeno, un\u2019occasione per i giovani di prendere coscienza delle proprie pulsioni, sia negative che positive. e convogliarle verso azioni pi\u00f9 costruttive\u201d.<\/span><\/p>\n Con la prof.ssa<\/span> Annalisa Federici i ragazzi hanno invece partecipato al progetto \u201cSbullonati per Telethon, prospettive alternative al bullismo\u201d, \u201cprogetto –\u00a0<\/span>ha proseguito Piccotti – che ha dato la possibilit\u00e0 ai ragazzi di impegnarsi nel sociale, contribuendo alla raccolta fondi. Gli studenti hanno poi realizzato dei video in cui ognuno ha dato la propria interpretazione<\/span> del bullismo\u201d.<\/span><\/p>\n<\/div>\n<\/div>\n \u201cIl bullo \u2013 ha sottolineato in apertura dell\u2019incontro la dirigente scolastica<\/span> Maria Rita Marconi<\/strong> – \u00e8 un vile, perch\u00e9 ha bisogno di un gruppo per affermarsi, altrimenti non esiste\u201d. Affermazione condivisa da<\/span> Massimo Pici ,presidente di Libertas Margot, il quale ha ricordato che, \u201cse non c\u2019\u00e8 il sostegno del gruppo, bastano cinque secondi per \u2018smontare\u2019 un bullo. Sono gli spettatori che fanno la differenza, perch\u00e9 possono scegliere se schierarsi dalla parte della vittima o dall\u2019altra. Chiedere aiuto o segnalare delle situazioni scorrette \u00e8 il pi\u00f9 grande gesto di coraggio che possiamo fare\u201d ha detto quindi, rivolto agli studenti.<\/span><\/p>\n \u201cNessuno nasce bullo, i bulli sono le vittime<\/span> di qualcun altro\u201d ha spiegato lo psicologo<\/span> Daniele Gregorio<\/strong>,\u00a0sottolineando che \u201ctutti devono avere un supporto: le vittime, i bulli, ma anche chi sta in silenzio\u201d.<\/span><\/p>\n L\u2019incontro, coordinato dalla psichiatra Stefania Cerino, si \u00e8 concluso con l\u2019intervento della neurobiologa dell\u2019Istituto di sanit\u00e0 di Roma, Francesca Cirulli.<\/span><\/p>\n Manuela Acito<\/strong><\/p>\n<\/div>\n<\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" \u201cIl bullismo \u00e8 un insieme di comportamenti offensivi e prepotenti messi in atto da una o pi\u00f9 persone che prendono di mira una vittima precisa, e che prevede uno sbilanciamento di potere\u201d. 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Cosa si pu\u00f2 fare<\/h2>\n