{"id":56140,"date":"2020-01-30T15:25:50","date_gmt":"2020-01-30T13:25:50","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=56140"},"modified":"2020-11-19T15:53:22","modified_gmt":"2020-11-19T13:53:22","slug":"storia-nome-volto","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/storia-nome-volto\/","title":{"rendered":"Una storia, un nome, un volto"},"content":{"rendered":"
\n
\n
\n
\n

In questi giorni abbiamo visto tante iniziative dedicate alla Giornata della memoria. Iniziative fatte di testimonianze portate da persone con un nome, un volto, una storia da raccontare, quella della loro vita: vita di sopravvissuti ai campi di concentramento, vita di figli o nipoti di sopravvissuti, o di amici.<\/p>\n

Persone che raccontano l\u2019indicibile e nel loro racconto, prezioso e insostituibile, restituiscono piena dignit\u00e0 umana a quegli uomini e donne, bambini e vecchi, che il sistema nazista voleva annientare trattandoli come cose, come numeri. Fare memoria anche delle pagine peggiori dell\u2019umanit\u00e0 \u00e8 esercizio necessario per evitare che si ripetano. <\/span><\/p>\n

Ma la storia non \u00e8 mai uguale a se stessa perch\u00e9 il male si presenta con sfumature e argomenti sempre nuovi. Aver studiato non basta. \u00c8 diffuso on line il racconto di un preside di un liceo americano che all\u2019inizio dell\u2019anno scolastico scriveva ai suoi insegnanti: \u201cSono un sopravvissuto ai campi di concentramento. <\/span><\/p>\n

I miei occhi hanno visto ci\u00f2 che nessun essere umano dovrebbe mai vedere: camere a gas costruite da ingegneri istruiti; bambini uccisi con veleno da medici ben formati;\u201d e continua per poi aggiungere: \u201cdiffido, quindi, dall\u2019educazione. La mia richiesta \u00e8: aiutate i vostri allievi a diventare esseri umani\u201d.<\/span><\/p>\n

Davanti a noi, domenica 2 febbraio, c\u2019\u00e8 la celebrazione della Giornata per la Vita promossa dalla Conferenza episcopale italiana. Di certo avr\u00e0 minore risonanza sui media, eppure anche in questa occasione \u201cuna storia, un nome e un volto\u201d consentono di uscire dall\u2019ideologia per incontrare l\u2019umanit\u00e0, uscire dai freddi numeri della statistica sull\u2019aborto e sul calo demografico,\u00a0<\/span>per incontrare storie, nomi e volti reali.<\/p>\n

Alcuni escono dalla riservatezza dei volontari del Movimento per la Vita, e si fanno racconto: quello della ragazza minorenne, incinta, la cui madre pensa sia meglio abortire mentre il padre crede sia meglio accogliere il bambino e con la figlia si presenta al Centro di aiuto alla Vita; o quello della donna immigrata per lavoro, con due figli in patria, che aspetta un figlio dal compagno italiano, e quando lui l\u2019abbandona al nono mese di gravidanza sola e senza lavoro.<\/p>\n

Cos\u00ec si presenta al Cav perch\u00e9 non vuole riconoscere il figlio, ma quando il bambino nasce, quando incontra il suo volto, decide di tenerlo e aiutata dal Cav riesce a trovare un lavoro che le consente di tenere con s\u00e9 il figlio e nel tempo anche a riunire a s\u00e9 i figli rimasti lontano.<\/p>\n<\/div>\n<\/div>\n

\n
\n

Due, delle tante storie, ciascuna diversa dall\u2019altra, che i volontari del Cav possono raccontare. Storie di vita accolta: quella della madre sempre, anche se non sempre le madri decidono di tenere il figlio.\u00a0<\/span>E quando questo accade sono storie di umanit\u00e0 ferita.<\/span><\/p>\n

\u201cNella confusione delle voci e dei messaggi che ci circondano,- scrive Papa Francesco nel messaggio per la Giornata delle Comunicazioni sociali abbiamo bisogno di una narrazione umana, che ci parli di noi e del bello che ci abita. Una narrazione che sappia guardare il mondo e gli eventi con tenerezza; che racconti il nostro essere parte di un tessuto vivo; che riveli l\u2019intreccio dei fili coi quali siamo collegati gli uni agli altri\u201d. <\/span><\/p>\n

Un lettore ci scrive del \u201cpasseggero irregolare\u201d<\/a> morto nel carrello dell\u2019aereo dell\u2019Air France e ci racconta la sua storia, perch\u00e9 ora si sa il suo nome: Laurent aveva 13 anni, e tanti sogni. Raccontare, e ascoltare una storia con un nome e un volto, aiuta a rimanere nella realt\u00e0 e non cadere nelle generalizzazioni dei pregiudizi e delle ideologie.<\/span><\/p>\n<\/div>\n<\/div>\n<\/div>\n<\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

In questi giorni abbiamo visto tante iniziative dedicate alla Giornata della memoria. Iniziative fatte di testimonianze portate da persone con un nome, un volto, una storia da raccontare, quella della loro vita: vita di sopravvissuti ai campi di concentramento, vita di figli o nipoti di sopravvissuti, o di amici. Persone che raccontano l\u2019indicibile e nel […]<\/p>\n","protected":false},"author":475,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[3],"tags":[6746,1311],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/56140"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/475"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=56140"}],"version-history":[{"count":3,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/56140\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":58246,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/56140\/revisions\/58246"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=56140"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=56140"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=56140"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}