{"id":56106,"date":"2020-01-24T16:55:55","date_gmt":"2020-01-24T14:55:55","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=56106"},"modified":"2020-01-28T17:10:52","modified_gmt":"2020-01-28T15:10:52","slug":"politica-evasione-fiscale-lavoro-giovani","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/politica-evasione-fiscale-lavoro-giovani\/","title":{"rendered":"Politica. Di cosa ci si dovrebbe occupare: evasione fiscale, lavoro, giovani"},"content":{"rendered":"
di\u00a0Daris Giancarlini<\/strong><\/p>\n C\u2019\u00e8 un futuro oltre il Rubicone? Fuor di metafora, e scrivendo prima di conoscere l\u2019esito del voto regionale in Emilia Romagna – che Salvini ha definito \u201cuna sorta di referendum monarchia\/repubblica\u201d -, la politica tutta, il Governo nazionale in carica dopo il 26 gennaio (qualunque sar\u00e0), si dovr\u00e0 occupare di problemi che – ha osservato un pezzo da 90 del Pd, Graziano Delrio<\/strong> – \u201cnon modificano la loro entit\u00e0\u201d a seconda di chi vince questa, pur importante,<\/span> tornata elettorale.<\/span><\/p>\n Il primo problema era, \u00e8 e probabilmente rester\u00e0 quello del lavoro. In Italia le persone che hanno un\u2019occupazione sono attualmente lo stesso numero di prima della crisi economica, solo che le loro condizioni sono peggiorate, al punto che alcuni economisti parlano di \u201clavoro povero\u201d. La fascia pi\u00f9 bassa delle occupazioni \u00e8 quella che cresce di pi\u00f9, ma questo implica salari bassi.<\/span><\/p>\n E quindi bassi consumi, che portano a scarsit\u00e0 di investimenti.\u00a0<\/span>Per non parlare del fatto che la condizione lavorativa ha tutele sempre minori.\u00a0<\/span>Dal punto di vista dell\u2019economia, anche se i politici sono poco inclini a parlare di stagnazione e men che meno di regressione, per gli analisti pi\u00f9 seri l\u2019Italia \u00e8 attualmente un Paese in declino. E non si pu\u00f2 prevedere se torner\u00e0 la crescita, ancora ferma a livelli minimi.<\/span><\/p>\n Perch\u00e9, dalle sabbie mobili della crescita zero, il Paese non \u00e8 ancora uscito: non soltanto per mancanza di scelte politiche coraggiose ed efficaci, ma anche per il fatto che la stragrande maggioranza delle imprese \u00e8 di piccole dimensioni.<\/span><\/p>\n Un terzo tema tutto italiano, di cui la politica si occupa poco o nulla, \u00e8 quello della formazione dei giovani. L\u2019Istat, in una sua ricerca, sottolinea il \u201cmismatch\u201d tra competenze e mansioni, segnalando che la maggioranza dei giovani studia materie diverse da quelle che poi servono per trovare lavoro.<\/span><\/p>\n Dall\u2019altra parte le imprese, non essendo abbastanza innovative dal punto di visto tecnologico, non cercano laureati troppo qualificati.\u00a0<\/span>E se li assumono, non li retribuiscono adeguatamente.<\/span><\/p>\n<\/div>\n<\/div>\n In sostanza, l\u2019Italia non premia i suoi giovani pi\u00f9 preparati. Che, infatti,<\/span> spesso se ne vanno altrove. Tutto ci\u00f2 ingenera anche la convinzione diffusa – e pericolosissima per qualunque societ\u00e0 che voglia dirsi civile – che studiare non serva poi a molto.<\/span><\/p>\n Dei giovani – questo \u00e8 il quarto tema di un\u2019ipotetica agenda di Governo dopo il voto in Emilia Romagna – in Italia si discute poco o nulla. Ma, per molti studiosi, sono loro le principali vittime della crisi economica esplosa nel 2008, che ha allargato le disuguaglianze tra le generazioni, privilegiando gli over-65. Ed accollando sulle spalle delle famiglie il peso dei giovani senza lavoro. <\/span><\/p>\n Senza valutare il fatto che non tutte le famiglie sono uguali dal punto di vista delle condizioni economiche. Un Esecutivo intenzionato ad affrontare i veri problemi del Paese dovrebbe occuparsi inoltre di ridurre la famigerata spesa pubblica tagliando gli sprechi. Lo promettono tutti i partiti, poi per\u00f2 la \u201cspending review\u201d non ha il coraggio di farla nessuno. Perch\u00e9 potrebbe costare voti e consenso. <\/span><\/p>\n T<\/span>anto che secondo diversi analisti – il vero cemento della politica italiana tra elettori ed eletti \u00e8 il debito pubblico. Infine, ultimo ma non ultimo tema urgente per qualunque Governo che abbia a cuore non la propria sopravvivenza ma l\u2019interesse generale, \u00e8 quello della lotta all\u2019evasione fiscale (Italia terza in Europa, dopo Romania e Grecia: 90 miliardi di euro evasi nel 2016). Le obiezioni contro i pagamenti con bonifici e carte di credito, che potrebbero rendere meno agevole aggirare il fisco, rischiano di far passare l\u2019idea che gli italiani siano, per indole, un popolo incline a non pagare tasse e imposte. <\/span><\/p>\n E che quindi la politica pi\u00f9 di tanto non possa fare contro un fenomeno che \u00e8 di massa, tollerato per convenienza politica, come sottolinea Stefano Feltri in un suo libro. Il quale osserva che a rimetterci sono gli italiani che le tasse le pagano. Quindi, il \u201cdi pi\u00f9\u201d che si attende da qualsiasi Governo che voglia mettere seriamente mano ai problemi dell\u2019Italia \u00e8 il coraggio di pagare dei costi politici per avviare misure e attuare riforme di politica – economica, e non solo – che abbiano un effetto realmente positivo per il rilancio di un Paese in declino.<\/span><\/p>\n \n<\/div>\n<\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" di\u00a0Daris Giancarlini C\u2019\u00e8 un futuro oltre il Rubicone? 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