{"id":56073,"date":"2020-01-22T16:18:10","date_gmt":"2020-01-22T14:18:10","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=56073"},"modified":"2020-01-28T16:20:49","modified_gmt":"2020-01-28T14:20:49","slug":"scuola-ascensore-sociale","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/scuola-ascensore-sociale\/","title":{"rendered":"A scuola si \u00e8 rotto l\u2019ascensore sociale"},"content":{"rendered":"
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di<\/span>\u00a0Francesco Bonini*<\/strong><\/p>\n

Come sempre il polverone mediatico dura una settimanella e poi nessuno si occupa pi\u00f9 di una questione di cui<\/span>\u00a0per qualche momento tutti parlano.<\/span><\/p>\n

Proprio per questo \u00e8 utile ritornare sul pasticciaccio dell\u2019istituto comprensivo romano di \u201cVia Trionfale\u201d: i plessi di via Taverna, con i suoi \u201calunni appartenenti a famiglie del ceto medio-alto\u201d, di via Assarotti, che \u201caccoglie alunni di estrazione sociale medio-bassa e conta, tra gli iscritti, il maggior numero di alunni con cittadinanza non italiana\u201d, infine di via Vallombrosa \u201cche accoglie, invece, prevalentemente alunni appartenenti a famiglie dell\u2019alta borghesia assieme ai figli dei lavoratori dipendenti occupati presso queste famiglie (colf, badanti, autisti, e simili)\u201d.<\/span><\/p>\n

Il discorso sociologico,\u00a0che \u00e8 stato messo all\u2019indice\u00a0per la sua brutalit\u00e0,\u00a0ha comunque il merito\u00a0di aprirci gli occhi.\u00a0Ci dice con franchezza\u00a0due cose: che le diseguaglianze\u00a0ci sono, anzi crescono,\u00a0<\/span>e che ci si limita a prenderne atto. Che \u00e8 il vero fatto grave: ma qui il discorso deve diventare politico. Perch\u00e9 nessuno oggi si preoccupa di riattivare il cosiddetto ascensore sociale, che come abbiamo potuto constatare nell\u2019arco di quasi due secoli, ha proprio nella scuola il suo propellente pi\u00f9 importante.<\/p>\n

Ci si limita a fare il gesto dello struzzo, ovvero edulcorare i discorsi e la consapevolezza delle diseguaglianze crescenti. Che deve rimanere, per non disturbare il manovratore, un fatto statistico, e non curarsi nel concreto della vita delle nostre citt\u00e0 e dei nostri quartieri. Salvo essere accettata come un dato fisso e inevitabile.<\/p>\n<\/div>\n<\/div>\n

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Calato il polverone allora per l\u2019utenza (come si dice nel gergo burocratese, ovvero gli alunni e le famiglie) di via Assarotti, tutto rester\u00e0 come prima, anzi, ringrazieranno per l\u2019ulteriore penalizzazione. Basta un po\u2019 di bianchetto informatico sul sito e tutto pu\u00f2 procedere senza che nessuno si stracci pi\u00f9 mediaticamente le vesti.<\/span><\/p>\n

Per\u00f2 proprio in questi\u00a0giorni la Caritas di Roma\u00a0ha presentato, curata\u00a0dal professor Mario Pollo,\u00a0una ricerca su \u201cProgetti\u00a0e sogni di adolescenti\u00a0e giovani romani\u201d che\u00a0reca un titolo raggelante:<\/span><\/p>\n<\/div>\n<\/div>\n

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\u201cIl futuro negato\u201d: sono riportate le vive voci di decine di adolescenti delle scuole e delle parrocchie romane organizzati in 16 focus group. Possiamo toccare con mano il fossato che si sta creando proprio nelle scuole e tra le scuole, segno di una societ\u00e0 che ha bisogno di interventi forti ed urgenti.<\/span><\/p>\n

Ecco allora un programma semplice semplice. Utenze differenti, sia pure, ma bisogna che obiettivi e, almeno in tendenza, risultati siano uguali per tutti. Rifuggendo dalla tentazione di livellare tutti al basso, ma piuttosto all\u2019alto e cos\u00ec valorizzando e promuovendo \u201ccapaci e meritevoli\u201d, senza guardare al ceto sociale dei genitori. Basterebbe ripartire da qui: ovvero dal buon senso e dalla costituzione. Con indirizzi ministeriali chiari, controlli e interventi effettivi a livello regionale e locale. Smantellando urgentemente le troppe sovrastrutture imposte alla scuola di ogni ordine e grado da decenni di dibattiti inconcludenti.<\/span><\/p>\n

*<\/span>\u00a0rettore dell\u2019universit\u00e0 Lumsa<\/em><\/p>\n<\/div>\n<\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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