{"id":56040,"date":"2020-01-16T19:18:04","date_gmt":"2020-01-16T17:18:04","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=56040"},"modified":"2020-01-16T19:18:04","modified_gmt":"2020-01-16T17:18:04","slug":"servo-volonta-dio","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/servo-volonta-dio\/","title":{"rendered":"Il Servo della volont\u00e0 di Dio"},"content":{"rendered":"
\u201cIl giorno dopo\u201d (<\/span>Gv<\/em> 1,29): cos\u00ec si apre il versetto biblico con cui inizia il Vangelo della II domenica del Tempo ordinario. Un\u2019indicazione temporale che non troviamo nel testo del Vangelo di Giovanni proposto dalla liturgia, che lo tralascia per iniziare con \u201cGiovanni, vedendo Ges\u00f9 venire verso di lui\u2026\u201d.<\/span><\/p>\n Eppure l\u2019inizio dell\u2019anno liturgico \u00e8 cos\u00ec permeato da quella celebrazione del mistero dell\u2019Incarnazione – che si conclude con la festa del Battesimo di Ges\u00f9 – che non \u00e8 possibile procedere senza quel riferimento al \u201cgiorno prima\u201d.<\/span><\/p>\n La festa celebrata domenica scorsa \u00e8 una porta dalla quale si entra nella ferialit\u00e0 liturgica del Tempo ordinario, arricchiti dalla straordinariet\u00e0 del tempo di Natale e carichi del Mistero celebrato. Per il cristiano, il giorno dopo \u201cl\u2019evento\u201d non \u00e8 un ricadere nella routine, ma avere la possibilit\u00e0 di sprigionare nel tempo quanto abbiamo assaporato dell\u2019Eterno. <\/span><\/p>\n Giovanni Battista sembra essere il testimone del giorno prima che accompagna il tempo nuovo, e sa riconoscere l\u2019uomo nuovo Ges\u00f9 Cristo: \u201cEcco l\u2019agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!\u201d (<\/span>Gv<\/em> 1,29). Egli \u00e8 consapevole del suo battesimo di conversione in attesa del battesimo nello Spirito.<\/span><\/p>\n Il suo stare consapevolmente nella tradizione del Primo Testamento non lo blocca di fronte alla no-<\/span> vit\u00e0 dello Spirito e, pur \u201cnell\u2019ignoranza\u201d affermata ben due volte (\u201cIo non lo conoscevo\u201d,<\/span> Gv 1,31.33), sa cogliere la novit\u00e0 (v. 32). \u00c8 questo lo sguardo sapienziale verso il passato! Non basta la conoscenza intellettuale dei testi sacri, n\u00e9 la conoscenza mnemonica del catechismo per essere maestri nella fede.<\/span><\/p>\n Il \u201cgigante\u201d Giovanni Battista si fa piccolo di fronte alla novit\u00e0 dello Spirito che reinterpreta i testi antichi con la luce che viene dall\u2019uomo nuovo Ges\u00f9: l\u2019Evangelo che d\u00e0 compimento non solo al Primo Testamento ma alla storia stessa. Lui \u00e8 il supremo legislatore perch\u00e9 – dice il Battista – \u201cdopo di me viene un uomo che \u00e8 avanti a me, perch\u00e9 era prima di me\u201d (<\/span>Gv<\/em> 1,30).<\/span><\/p>\n L\u2019antica profezia del Servo, in Isaia, acquista una luce nuova con l\u2019ingresso nella storia del Figlio di Dio (<\/span>Is<\/em> 49,5) e trova in Ges\u00f9 Cristo una chiara intellegibilit\u00e0. Il Battista, precursore e testimone fedele del Messia, \u00e8 tale anche nell\u2019umilt\u00e0 di sottomettersi alla volont\u00e0 di Colui che lo ha chiamato.<\/span><\/p>\n LA PAROLA\u00a0<\/span>della Domenica<\/strong><\/p>\n PRIMA LETTURA SALMO RESPONSORIALE SECONDA LETTURADal battesimo di Ges\u00f9 al Vangelo di domenica<\/h2>\n
Prima lettura<\/h2>\n
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\n<\/span>Dal Libro di Isaia 49,3.5-6<\/span><\/a><\/p>\n
\n<\/span>Salmo 39 (40)<\/span><\/a><\/p>\n
\n<\/span>Dalla I Lettera di Paolo ai Corinzi 1,1-3<\/span><\/a><\/p>\n