{"id":56033,"date":"2020-01-16T18:51:21","date_gmt":"2020-01-16T16:51:21","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=56033"},"modified":"2020-01-16T18:51:21","modified_gmt":"2020-01-16T16:51:21","slug":"sinderesi-ndrangheta","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/sinderesi-ndrangheta\/","title":{"rendered":"Convegno Fondazione Sinderesi. La \u2019ndrangheta senza frontiere"},"content":{"rendered":"
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\u201cAccendi la legalit\u00e0, l\u2019etica come risposta alla crisi odierna\u201d era il tema del convegno svoltosi sabato scorso nella sede del Consiglio regionale con la partecipazione, tra gli altri, del procuratore della Repubblica presso il tribunale di Catanzaro, Nicola Gratteri, e di mons. Samuele Sangalli,\u00a0<\/span>presidente della Fondazione Sinderesi che aveva promosso l\u2019evento.<\/span><\/p>\n

Gratteri \u00e8 un magistrato in prima linea nella lotta alla criminalit\u00e0 organizzata, in particolare contro la \u2019ndrangheta che ormai dalla Calabria – ha detto – ha esteso la sua attivit\u00e0 non solo in tutta Italia, ma in tutti i Continenti.<\/span><\/p>\n

Un ruolo coraggioso e scomodo il suo, per il quale – ha ricordato mons.<\/span> Sangalli \u201cogni giorno rischia la vita\u201d.<\/span><\/p>\n

Nella lotta non bastano polizia e magistrature da sole<\/h2>\n

Tanto che proprio a Catanzaro \u00e8 nato un \u201cComitato spontaneo di prossimit\u00e0\u201d che per sabato 18 gennaio<\/strong> ha promosso una manifestazione davanti al Palazzo di giustizia della citt\u00e0 calabrese per manifestare vicinanza al procuratore. Nel convegno \u00e8 stato infatti sottolineato come la lotta a \u2019ndrangheta e mafie non pu\u00f2 essere affidata soltanto a magistratura e forze di polizia, ma \u00e8 l\u2019intera societ\u00e0 e i singoli cittadini che con il loro comportamento devono sentirsi in prima linea, perch\u00e9 sono solo l\u2019etica e il rispetto delle regole a garantirci una convivenza civile.<\/span><\/p>\n

La \u201csituazione \u00e8 drammatica – ha detto Gratteri<\/strong> concludendo il suo intervento. – Noi siamo marci, non abbiamo etica; oggi un avviso di garanzia si ostenta come un merito. Nel lavoro ognuno di noi<\/span> cominci a fare bene quello per cui siamo pagati. Aiutiamo chi ha bisogno, sporchiamoci le mani, impegniamoci nel volontariato, nel sociale, in politica\u201d. Parole accolte da scroscianti applausi.<\/span><\/p>\n

Occorre una \u201cripartenza etica ha sottolineato anche mons.\u00a0<\/span>Sangalli<\/strong> – dobbiamo cominciare percorsi diversi, per non precipitare nel baratro che abbiamo davanti.\u00a0<\/span>La nostra Fondazione da alcuni anni ha cominciato questo cammino per preparare le persone di domani\u201d.<\/span><\/p>\n

Il convegno – coordinato da Constantino Cristoyannis, console della Grecia a Perugia – \u00e8 stato aperto dal presidente del Consiglio regionale, Marco<\/span> Squarta.<\/span><\/p>\n

Perch\u00e8 la\u00a0\u2019ndrangheta si sta espandendo cos\u00ec tanto<\/span><\/h2>\n

Dal Canada, in videoconferenza, \u00e8 intervenuto il prof.\u00a0<\/span>Antonio Nicaso<\/strong>, autore di vari libri sulle mafie e la criminalit\u00e0 organizzata. La \u2019ndrangheta – ha detto – si sta espandendo e radicando in tutto il mondo perch\u00e9 ricorre sempre di meno alla violenza e sempre di pi\u00f9 alla corruzione. Non cerca solo i paradisi fiscali per custodire i soldi da riciclare, ma i \u201cparadisi normativi\u201d per agire indisturbata. Gli ingenti guadagni del traffico della droga finiscono in banca, e i soldi riciclati vengono investiti in attivit\u00e0 economiche.<\/span><\/p>\n

\u2019Ndrangheta in Umbria<\/span><\/h2>\n

Il problema del radicamento delle mafie esiste anche\u00a0<\/span>in Umbria – ha ricordato il prof.<\/span> Enrico Carloni<\/strong>, docente di Diritto amministrativo all\u2019Universit\u00e0 di Perugia – come dimostrato anche dalla recente operazione, diretta proprio dal procuratore Gratteri, con 27 misure cautelari per presunti appartenenti alla \u2019ndrangheta, dieci delle quali eseguite nella nostra regione. Il sistema normativo e giudiziario – ha spiegato – \u201c\u00e8 complesso e farraginoso, una matassa intricata<\/span> che lascia spazio al malaffare e alla corruzione\u201d.<\/span><\/p>\n

Da dove viene la ricchezza della\u00a0\u2019ndrangheta\u00a0<\/span><\/h2>\n<\/div>\n<\/div>\n
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La \u2019ndrangheta – ha aggiunto Gratteri \u00e8 una potenza economica che in tutti i Continenti sta acquistando \u201ctutto il vendibile\u201d. Nel corso di alcune indagini sono stati bloccati \u201ccamion pieni di banconote\u201d. Una ricchezza esplosa negli anni Settanta e Ottanta con i tanti sequestri di persona. Sui monti della Calabria in certi momenti, nel raggio di pochi chilometri, vi erano le prigioni di sei-sette persone sequestrate.<\/span><\/p>\n

Una valanga di soldi investiti nel traffico della cocaina con altri ingenti guadagni da riciclare. Cos\u00ec la \u2019ndrangheta si \u00e8 estesa in tutta Italia soprattutto con gli affari, e senza sparare. \u201cSi uccide di meno – ha detto – perch\u00e9 \u00e8 pi\u00f9 facile corrompere\u201d. Grazie anche alla complicit\u00e0 di \u201cuomini dello Stato\u201d, nella comune appartenza a \u201clogge massoniche deviate\u201d.<\/span><\/p>\n

Con la crisi economica, troppi imprenditori in difficolt\u00e0 non si sono chiesti da dove venivano i tanti soldi loro offerti. \u201cAnche la politica – ha proseguito – appare incapace di provvedimenti e ricette di lungo periodo e da tempo ha rinunciato ad investire nella istruzione. Senza istruzione per\u00f2 non c\u2019\u00e8 cultura\u201d. Anche quella della legalit\u00e0.<\/span><\/p>\n

Enzo Ferrini<\/strong><\/p>\n

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