{"id":55922,"date":"2019-12-17T16:15:35","date_gmt":"2019-12-17T14:15:35","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=55922"},"modified":"2019-12-17T16:15:35","modified_gmt":"2019-12-17T14:15:35","slug":"gubbio-raffaello-gonfalone","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/gubbio-raffaello-gonfalone\/","title":{"rendered":"Gubbio. C\u2019\u00e8 la mano di Raffaello sul gonfalone del \u201cCorpus Domini\u201d"},"content":{"rendered":"

Alla vigilia dell\u2019anno che celebra Raffaello Sanzio<\/a>, torna a riaccendersi l\u2019interesse per un\u2019opera pittorica ritrovata a Gubbio agli albori del terzo millennio e ancora da studiare in maniera adeguata. Mentre l\u2019Italia intera – a cominciare dalle Marche e dall\u2019Umbria – si prepara a celebrare il quinto centenario dalla morte del grande artista urbinate, studiosi e critici d\u2019arte ripropongono l\u2019interrogativo di quanto e come il genio del Rinascimento italiano abbia contribuito alla realizzazione del Gonfalone processionale della Confraternita eugubina del \u201cCorpus Domini\u201d.\u00a0<\/span><\/p>\n

Si tratta di una interessante composizione bifacciale su tela, con altezza di 208 centimetri e larghezza di 179, raffigurante il Risorto con la croce, con uno schienale retto da tre angeli, con i santi Ubaldo e Francesco inginocchiati per la venerazione del Salvatore. Sant\u2019Ubaldo sta raccogliendo in un calice d\u2019oro il sangue che esce dalla ferita del costato di Ges\u00f9. Le due facce del gonfalone hanno lo stesso soggetto, ma differenze rilevanti di carattere artistico e cromatico.<\/p>\n

Nell\u2019ottobre del 2005, furono la storica dell\u2019arte della Soprintendenza di Perugia, Giordana Benazzi, e il direttore dell\u2019Ufficio beni culturali della diocesi di Gubbio, Paolo Salciarini, a presentare le conclusioni di tre anni di studio sul dipinto e i risultati delle analisi effettuate con tecniche a infrarossi, riflettografia, fluorescenza a raggi X e microscopio a scansione elettronica per osservare le sezioni stratigrafiche.<\/p>\n

A rendere pi\u00f9 intrigante e fitto il mistero sull\u2019attribuzione raffaellesca contribu\u00ec allora anche un particolare trigramma che, a una prima osservazione, evidenziava una R e una V, tracciate ripetutamente sul piviale indossato dal vescovo e patrono di Gubbio, sant\u2019Ubaldo. Un esame accurato del paleografo Massimiliano Bassetti invitava a interpretare il monogramma con l\u2019espressione \u201cRaphael Urbinas\u201d. Sarebbe, dunque, una vera e propria firma del maestro urbinate.<\/p>\n

\u00abPer uno storico dell’arte <\/i>– confida Luca Tomio<\/strong> – trovarsi di fronte a un’opera come questa, ancora in fase di restauro, e vedere come piano piano emergono gli aspetti originari, \u00e8 davvero emozionante\u00bb.\u00a0<\/span><\/i><\/p>\n

Tomio \u00e8 consulente scientifico e conduttore del documentario per il cinquecentenario di Raffaello, che la Sydonia Production sta realizzando per i canali Rai, promosso dal Comune di Urbino e della Regione Marche.\u00a0<\/span><\/p>\n

\u00abSotto ai nostri occhi <\/i>– continua lo storico dell\u2019arte – si materializza il percorso di Raffaello tra Urbino e l’Umbria. Non \u00e8 un caso, dunque, che lo stendardo si trovi a Gubbio. La citt\u00e0 ora \u00e8 in Umbria, ma un tempo era nel Ducato dei Montefeltro. E, tra l\u2019altro, questo gonfalone \u00e8 stato realizzato per la Confraternita del Corpus Domini, della quale faceva parte anche Giovanni Santi, il padre di Raffaello. <\/i><\/p>\n

Dunque, un ambito non solo familiare, dal punto di vista artistico, ma anche legato alle committenze. Sul gonfalone noi vediamo la mano del giovane Raffaello, con molta probabilit\u00e0 a un\u2019et\u00e0 di 15-16 anni. E, seguendo il restauro, possiamo via via percepire quelli che sono stati i passaggi di un’opera corale della bottega di Giovanni Santi, ma anche dello stesso Raffaello e del suo pennello\u00bb.<\/i><\/p>\n

Ulteriori informazioni sul numero de La Voce<\/em><\/a> in uscita il 20\/12\/2019<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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