{"id":55864,"date":"2019-12-12T17:59:57","date_gmt":"2019-12-12T15:59:57","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=55864"},"modified":"2019-12-12T19:01:57","modified_gmt":"2019-12-12T17:01:57","slug":"messaggio-giornata-pace-parole-vuote","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/messaggio-giornata-pace-parole-vuote\/","title":{"rendered":"Messaggio per la Giornata della pace. Papa Francesco: \u201cIl mondo non ha bisogno di parole vuote\u201d"},"content":{"rendered":"

\u201cIl mondo non ha bisogno di parole vuote, ma di testimoni convinti, di artigiani della pace aperti al dialogo senza esclusioni n\u00e9 manipolazioni\u201d. Il messaggio del Papa per la prossima Giornata mondiale della pace \u2013 in programma il 1\u00b0 gennaio sul tema \u201cLa pace come cammino di speranza: dialogo, riconciliazione e conversione ecologica\u201d \u2013 \u00e8 un chiaro invito all\u2019azione, perch\u00e9 \u201cla volont\u00e0 politica va sempre rinvigorita, per aprire nuovi processi che riconcilino e uniscono persone e comunit\u00e0\u201d.<\/p>\n

\u201cOgni guerra si rivela un fratricidio che distrugge lo stesso progetto di fratellanza, inscritto nella vocazione della famiglia umana\u201d, il punto di partenza di Francesco, che rilancia gli appelli lanciati durante il recente viaggio in Giappone per esortare a \u201crompere la logica morbosa della minaccia e della paura\u201d attraverso \u201cil servizio imprescindibile della memoria\u201d. Non solo per non ripetere gli errori del passato, ma per \u201ccostruire un mondo pi\u00f9 giusto e fraterno\u201d da consegnare alle nuove generazioni.<\/p>\n

Al termine del messaggio, un nuovo appello alla \u201cconversione ecologica\u201d, sulla scorta della Laudato s\u00ec e del recente Sinodo per l\u2019Amazzonia.<\/p>\n

\u201cIl nostro mondo vive la dicotomia perversa di voler difendere e garantire la stabilit\u00e0 e la pace sulla base di una falsa sicurezza supportata da una mentalit\u00e0 di paura e sfiducia, che finisce per avvelenare le relazioni tra i popoli e impedire ogni possibile dialogo\u201d.<\/p>\n

Bergoglio usa le parole pronunciate a Nagasaki, per stigmatizzare la situazione \u201cparadossale\u201d dello scenario geopolitico attuale. \u201cLa pace e la stabilit\u00e0 internazionale sono incompatibili con qualsiasi tentativo di costruire sulla paura della reciproca distruzione o su una minaccia di annientamento totale; sono possibili solo a partire da un\u2019etica globale di solidariet\u00e0 e cooperazione al servizio di un futuro modellato dall\u2019interdipendenza e dalla corresponsabilit\u00e0 nell\u2019intera famiglia umana di oggi e di domani\u201d.<\/p>\n

\u201cNon possiamo pretendere di mantenere la stabilit\u00e0 nel mondo attraverso la paura dell\u2019annientamento, in un equilibrio quanto mai instabile, sospeso sull\u2019orlo del baratro nucleare e chiuso all\u2019interno dei muri dell\u2019indifferenza, dove si prendono decisioni socio-economiche che aprono la strada ai drammi dello scarto dell\u2019uomo e del creato, invece di custodirci gli uni gli altri\u201d, l\u2019appello del Papa, secondo il quale per\u00a0\u201crompere la logica morbosa della minaccia e della paura\u201d\u00a0e \u201cspezzare la dinamica di diffidenza attualmente prevalente \u201cdobbiamo perseguire una reale fratellanza, basata sulla comune origine da Dio ed esercitata nel dialogo e nella fiducia reciproca\u201d.<\/p>\n

La memoria \u201cva custodita non solo per non commettere di nuovo gli stessi errori o perch\u00e9 non vengano riproposti gli schemi illusori del passato, ma anche perch\u00e9 essa, frutto dell\u2019esperienza, costituisca la radice e suggerisca la traccia per le presenti e le future scelte di pace\u201d, prosegue Francesco citando gli \u201cHibakusha\u201d, i sopravvissuti ai bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki, ai quali ha reso omaggio nel discorso pronunciato davanti al Memoriale della pace di Hiroshima: \u201cLa loro testimonianza risveglia e conserva in questo modo la memoria delle vittime, affinch\u00e9 la coscienza umana diventi sempre pi\u00f9 forte di fronte ad ogni volont\u00e0 di dominio e di distruzione\u201d.<\/p>\n

Di qui la necessit\u00e0 di\u00a0un impegno responsabile \u201ca tutti i livelli della collettivit\u00e0 locale, nazionale e mondiale\u201d, basato sul \u201criconoscimento dei doveri nei confronti degli altri\u201d.<\/p>\n

\u201cLa frattura tra i membri di una societ\u00e0, l\u2019aumento delle disuguaglianze sociali e il rifiuto di usare gli strumenti per uno sviluppo umano integrale mettono in pericolo il perseguimento del bene comune\u201d, avverte il Papa: \u201cInvece il lavoro paziente basato sulla forza della parola e della verit\u00e0 pu\u00f2 risvegliare nelle persone la capacit\u00e0 di compassione e di solidariet\u00e0 creativa\u201d.<\/p>\n

\u201cImparare a vivere nel perdono accresce la nostra capacit\u00e0 di diventare donne e uomini di pace\u201d, sostiene il Papa,\u00a0invitando\u00a0ad \u201cabbandonare il desiderio di dominare gli altri e imparare a guardarci a vicenda come persone, come figli di Dio, come fratelli\u201d. \u201cL\u2019altro non va mai rinchiuso in ci\u00f2 che ha potuto dire o fare, ma va considerato per la promessa che porta in s\u00e9\u201d, il monito di Francesco, secondo il quale \u201csolo scegliendo la via del rispetto si potr\u00e0 rompere la spirale della vendetta e intraprendere il cammino della speranza\u201d.<\/p>\n

\u201cQuello che \u00e8 vero della pace in ambito sociale, \u00e8 vero anche in quello politico ed economico,\u00a0poich\u00e9 la questione della pace permea tutte le dimensioni della vita comunitaria\u201d, assicura il Papa: \u201cNon vi sar\u00e0 mai vera pace se non saremo capaci di costruire un pi\u00f9 giusto sistema economico\u201d.<\/p>\n

\u201cDi fronte alle conseguenze della nostra ostilit\u00e0 verso gli altri, del mancato rispetto della casa comune e dello sfruttamento abusivo delle risorse naturali \u2013 viste come strumenti utili unicamente per il profitto di oggi, senza rispetto le\u00a0comunit\u00e0 locali, per il bene comune e la natura \u2013 abbiamo bisogno di una conversione ecologica\u201d.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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