{"id":55712,"date":"2019-11-09T10:00:01","date_gmt":"2019-11-09T08:00:01","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=55712"},"modified":"2019-11-08T20:30:51","modified_gmt":"2019-11-08T18:30:51","slug":"elezioni-assenza-cattolici-riconosciuti","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/elezioni-assenza-cattolici-riconosciuti\/","title":{"rendered":"Elezioni. Una stra-vittoria in cui per\u00f2 spicca l\u2019assenza di cattolici \u201criconosciuti\u201d"},"content":{"rendered":"

La vittoria della destra in Umbria \u00e8 stata netta, strabordante e annunciata, sia per il logoramento che negli anni ha sub\u00ecto il Pd (gi\u00e0 nelle precedenti elezioni regionali la sinistra aveva vinto per un soffio, e in questi anni ha perso i Comuni pi\u00f9 grandi), sia per le conseguenze dell\u2019enorme scandalo della sanit\u00e0, che ha fatto cadere la giunta Marini.<\/span><\/p>\n

L\u2019alleanza con i cinquestelle non poteva funzionare, visto che sono stati\u00a0<\/span>loro a far saltare la Giunta rossa, e i 5S si sono alleati con gli stessi che avevano \u2013 letteralmente \u2013 appena mandato in galera. D\u2019altra parte, il loro candidato, Bianconi, non viene certo dalla storia della sinistra. Anche Franco Bechis, mentre commentava i risultati, ha riferito quanto si diceva gi\u00e0 in Regione, e cio\u00e8 che neppure tanti \u201cnotabili\u201d del Pd, sostenitori della Giunta precedente, hanno fatto campagna.<\/span><\/p>\n

Una svolta storica, quindi, anche se l\u2019emozione della conquista del Comune di Perugia cinque anni fa \u00e8 stata pi\u00f9 forte perch\u00e9 inattesa, mentre adesso tutti eravamo consapevoli dell\u2019aria del cambio di guardia, e quindi la vittoria ce la siamo goduta ma ce la aspettavamo. <\/span><\/p>\n

In questi ultimi anni i Comuni rossi sono caduti uno dopo l\u2019altro, e devo dire che d\u00e0 una certa soddisfazione vedere Gubbio con la Lega al 32%, quando fino a qualche tempo fa facevano il ballottaggio<\/span> fra Pd e Rifondazione comunista.<\/span> C\u2019\u00e8 per\u00f2 un altro cambiamento, gi\u00e0 visto a livello nazionale e replicato localmente, su cui \u00e8 necessario fare una riflessione: il voto cattolico.<\/span><\/p>\n

Va riconosciuto che fra gli eletti nelle liste della destra non ci sono cattolici caratterizzati dall\u2019appartenenza a movimenti e associazioni, diciamo pure i cattolici riconosciuti o militanti. Eppure c\u2019erano nomi noti, anche di bravi consiglieri uscenti che in questi anni ci hanno messo faccia e impegno. Si sono piazzati, ma non sono stati eletti.<\/span><\/p>\n

Sicuramente ci sono cattolici fra gli eletti, a cominciare dalla neo-presidente Tesei, ma hanno preso voti<\/span> in quanto leghisti o di altri partiti, non in quanto cattolici.<\/span><\/p>\n

Sintetizzando: i cattolici che si impegnano in politica caratterizzati come cattolici, prima che politici di un partito, non sono stati eletti. Sono stati invece eletti candidati impegnati in politica che personalmente possono essere credenti, ma che non si sono presentati caratterizzandosi innanzitutto come cattolici.<\/span><\/p>\n

Cio\u00e8, con uno slogan potremmo dire: non sono stati eletti cattolici innanzitutto perch\u00e9 tali, ma politici incidentalmente anche cattolici.<\/span><\/p>\n

L\u2019 unico politico riconosciuto in ambito cattolico \u00e8 stato eletto in una lista civica della neo-minoranza di sinistra. Quelli candidati con la destra, no.<\/span><\/p>\n

Va quindi onestamente riconosciuto che i \u201cvalori non negoziabili\u201d \u2013 vita, famiglia e libert\u00e0 di educazione \u2013 non creano consenso, non portano voti, non danno il valore aggiunto per essere eletti, come invece succedeva nel periodo del card. Ruini, e comunque fino a qualche anno fa. E che le piazze e le sale in Umbria le hanno riempite sempre Salvini e la Meloni (Berlusconi in seconda battuta), e non chi li ha invitati.<\/span><\/p>\n

Il risultato umbro mostra quindi un paradosso: sono stati Salvini e Meloni a parlare di crocifisso e famiglia, attirando elettori cattolici, e non hanno avuto bisogno di far eleggere cattolici riconosciuti dal mondo dell\u2019associazionismo e dei movimenti. D\u2019altra parte, se in una stravittoria come questa \u2013 quasi il 40% alla Lega, e quasi il 60% al presidente della destra \u2013 non ci sono cattolici riconosciuti fra gli eletti, significa che l\u2019impegno personale pubblico dei cattolici non ha peso politico, \u00e8 cio\u00e8 diventato irrilevante a fini politici.<\/span><\/p>\n

Questo fa anche capire perch\u00e9 i \u201ctratti\u201d cattolici sono visti in senso identitario dai politici della destra per sottolineare un orientamento conservatore dei loro partiti, ma non si traducono mai in reali battaglie politiche. Basti pensare alla mancata discussione parlamentare sul suicidio assistito, che avrebbe potuto bloccare la Corte costituzionale, o al silenzio calato sulla triptorelina, il farmaco somministrato gratuitamente per bloccare la pubert\u00e0 ai ragazzini con disforia di genere.<\/span><\/p>\n

Un provvedimento amministrativo che un politico di governo avrebbe potuto facilmente fermare: nessun politico, invece, ha fatto qualcosa di concreto per stopparlo o per cercare di tornare indietro.<\/span><\/p>\n

D\u2019altra parte, per guadagnare consenso si deve fare altro.<\/span><\/p>\n

Tutto questo ha bisogno di una riflessione. Cosa \u00e8 successo? Cosa \u00e8 cambiato? Cosa si \u00e8 sbagliato? E soprattutto: \u00e8 finita un\u2019epoca. Che significa adesso essere cattolici in politica?<\/span><\/p>\n

Intanto vedremo all\u2019opera la nuova Giunta in Umbria.<\/span><\/p>\n

Assuntina Morresi<\/strong><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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