{"id":5560,"date":"2006-12-08T00:00:00","date_gmt":"2006-12-08T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=5560"},"modified":"2006-12-08T00:00:00","modified_gmt":"2006-12-08T00:00:00","slug":"la-fede-difficile","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/la-fede-difficile\/","title":{"rendered":"La fede difficile"},"content":{"rendered":"

La fede difficile, dicevamo. Difficile non solo in s\u00e9, ma anche in quel suo proiettarsi nel mondo che costituisce il suo fine ultimo. Perch\u00e9 il Signore da una parte ci ha raccomandato di essere nel mondo, ma al tempo stesso ci ha messo in guardia dal pericolo di essere del mondo. \u00c8 noto che il termine ‘mondo’ nel Vangelo ha un significato equivoco. Nel Vangelo ‘mondo’ a volte indica la mentalit\u00e0 che pregiudizialmente rifiuta o ignora Ges\u00f9 e il suo messaggio, e da questa angolazione, pur valorizzando tutto quello che di positivo c’\u00e8 in esso, occorre prendere le distanze dal mondo; ma altre volte la parola ‘mondo’ indica la grande famiglia umana, nella spettacolosa variet\u00e0 dei suoi elementi, con tutti i suoi pregi e i suoi difetti, e in questo senso il mondo va amato e servito, senza riserve mentali, come lo ha amato e servito Lui che per il mondo, per tutti, ha vissuto, e per il mondo (per tutti) \u00e8 morto ed \u00e8 risorto. Nel momento culminante del suo viaggio apostolico a Istanbul, da una parte entrando nella Moschea blu solo dopo essersi tolte le scarpe, dall’altra muovendo le labbra in una sua preghiera, Benedetto XVI ha incarnato in maniera originale ambedue questi atteggiamenti. Ambedue necessari. Non c’\u00e8 dialogo fra identit\u00e0 deboli: ma le identit\u00e0 sono forti davvero solo quando, contestualmente, riaffermano se stesse e si aprono ad altre identit\u00e0. Solo in un particolare momento del viaggio papale le identit\u00e0 hanno tracimato l’una nell’altra: \u00e8 successo nella Casa di Maria, ad Efeso. Pare proprio che l\u00ec Maria di Nazareth abbia trascorso gli ultimi anni della sua vita, amorevolmente assistita da Giovanni. ‘Pare’: lo d\u00e0nno per certo la moltitudine di bigliettini imploranti sul muro esterno della Casa di Maria. Impossibile distinguere se erano mani cristiane o mani musulmane quelle che ve li hanno affissi. Mani paffute di bambini. Mani di vecchie deformate dall’artrite. Mani callose di uomini cotti dal sole. E in quei bigliettini dominava, pi\u00f9 ancora che la fiducia nella Madre di Dio, la tenerezza verso la Madre degli uomini. Tenerezza. Quando torner\u00e0 di nuovo ad Efeso, il Papa dovr\u00e0 portare con s\u00e9… sant’Alfonso de’ Liguori: per il Vicario di Cristo non dovrebbe risultare difficile ottenere per il pi\u00f9 tenero dei musicisti cristiani un… distacco temporaneo. E sant’Alfonso… ci penser\u00e0 lui! Con accompagnamento di flauto: ‘Andr\u00f2 a vederla un d\u00ec \/\/ lasciando questo esiglio;:\/\/ Le poser\u00f2 qual figlio \/\/ il capo sopra il cor!’: Con accompagnamento di mandolino: ‘Andr\u00f2 a vederla un d\u00ec \/\/ con gli Angeli e coi Santi; \/\/ elever\u00f2 i miei canti \/\/ per corteggiarla ognor!’. \u00c8 vergogna commuoversi? <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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