{"id":55594,"date":"2019-10-24T16:50:41","date_gmt":"2019-10-24T14:50:41","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=55594"},"modified":"2019-10-24T16:50:41","modified_gmt":"2019-10-24T14:50:41","slug":"assemblea-ecclesiale-umbra-commenti-2","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/assemblea-ecclesiale-umbra-commenti-2\/","title":{"rendered":"Assemblea ecclesiale umbra. I commenti dei delegati, seconda parte"},"content":{"rendered":"
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Parte costitutiva della \u201csinodalit\u00e0\u201d dell\u2019Assemblea sono stati i tavoli di lavoro. La parola ad alcune delle persone che vi hanno partecipato<\/span><\/p>\n

Dialogo nella Chiesa, basilare per i giovani<\/span><\/h2>\n

Andrea Rossi,\u00a0Orvieto – il pi\u00f9 giovane coordinatore di un tavolo<\/h3>\n

Quella del tavolo di lavoro il mio era sul tema \u201cI giovani e la fede\u201d – \u00e8 stata sicuramente un\u2019esperienza preziosa sia a livello personale che di comunit\u00e0. Soprattutto \u00e8 stata la conferma, a maggior ragione quando il tema \u00e8 quello dei giovani, che il dialogo tra le diverse realt\u00e0 presenti all\u2019interno della Chiesa \u00e8 fondamentale se si vuole mettere in pratica la sinodalit\u00e0 chiesta da Papa Francesco, ancora prima del dialogo tra le Chiese locali. <\/span><\/p>\n

Perch\u00e9 \u00e8 inutile dare la possibilit\u00e0 di scelta a un ragazzo che vuole iniziare un percorso di fede, se poi ognuno \u2018intende\u2019 la fede in modo diverso, se ognuno va avanti per la propria strada senza allungare lo sguardo oltre la propria realt\u00e0. Per questo, mi auguro che questa Assemblea e, in particolare, il momento dei tavoli di lavoro sia stato uno spunto per tutti i delegati e non solo un\u2019occasione.<\/span><\/p>\n

Al tavolo c\u2019erano persone di ogni tipo<\/span><\/h2>\n

Michela Massaro,\u00a0Todi<\/h3>\n

Nell\u2019ambito dell\u2019Assemblea ecclesiale regionale mi \u00e8 stato affidato il compito di coordinare uno dei 28 tavoli di lavoro, precisamente quello relativo alla tematica \u201cVivere la Chiesa. Per una fede celebrata e condivisa; tessuto delle comunit\u00e0, senso di appartenenza, qualit\u00e0 delle celebrazioni\u201d.<\/span><\/p>\n

Attenendomi alle indicazione forniteci per svolgere nel modo pi\u00f9 fruttuoso possibile tale servizio, mi sono ritrovata – direi con la giusta preoccupazione, ma anche con molta gioia \u2013 se<\/span>duta intorno a un bel tavolo insieme ad altre 14 persone.<\/span><\/p>\n

Tra queste, mons. Carlo Franzoni, rettore del Seminario regionale, due seminaristi, una religiosa, un religioso e laici, uomini e donne delle varie diocesi umbre, diversi per et\u00e0, esperienze familiari, lavorative e impegni ecclesiali. Quello che \u00e8 sembrato di percepire subito \u00e8 stato il clima di comunione e di disponibilit\u00e0 all\u2019ascolto, unito alla consapevolezza di ognuno di vivere un\u2019opportunit\u00e0 importante per offrire, anche se piccolo, un contribuito per il bene della Chiesa, delle persone e del mondo.<\/span><\/p>\n

Come richiestoci, abbiamo cercato di individuare percorsi e processi utili a rafforzare la sinodalit\u00e0 nella diocesi e tra le diocesi, per attuare una vera sinergia tra le parrocchie e le nuove forme di presenza pastorale nel territorio (Unit\u00e0 pastorali, Vicarie\u2026) e per offrire celebrazioni domenicali che facciano vivere una vera esperienza di Chiesa, \u201cluogo della misericordia gratuita, dove tutti possono sentirsi accolti, amati, perdonati e incoraggiati a vivere secondo la vita<\/span> buona del Vangelo\u201d (<\/span>Evangelii gaudium<\/em>, 114).<\/span><\/p>\n

Di certo, non sono mancate idee e creativit\u00e0; su quanto concretamente emerso sar\u00e0 comunque elaborata a breve una sintesi, che i Vescovi terranno presente per una esortazione post-assembleare.<\/span><\/p>\n

Si \u00e8 subito usciti dalle formalit\u00e0<\/span><\/h2>\n

Fabio Massimo Mattoni,\u00a0Foligno<\/h3>\n

I tavoli di lavoro, che hanno impegnato i delegati nella mattina di sabato 19 ottobre in sette parrocchie della diocesi di Foligno, hanno costituito il momento centrale dell\u2019Assemblea ecclesiale della regione\u00a0<\/span>Umbria.<\/p>\n

Il lavoro in 28 piccoli gruppi ha consentito una trattazione articolata e franca, che \u00e8 subito uscita dalla formalit\u00e0 per individuare processi e percorsi concreti che rispondano alle reali esigenze, e parlino alla vita vera delle donne e degli uomini del nostro tempo e della nostra regione.<\/p>\n<\/div>\n<\/div>\n

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I tavoli di lavoro sono sta<\/span>ti centrali anche per un\u2019altra ragione fondamentale: aver costituito un\u2019esperienza di corresponsabilit\u00e0 e di discernimento comunitario, secondo modalit\u00e0 che sarebbe opportuno introdurre nella vita ecclesiale: leggere la realt\u00e0 con sguardo obiettivo e non giudicante, confrontarsi con la Parola di Dio, agire nella societ\u00e0 con profonda ed evangelica simpatia nei confronti di tutti gli uomini per costruirvi con coraggio il bene possibile.<\/span><\/p>\n

La proposta che emerge dai tavoli di lavoro non \u00e8 tanto quella di istituire percorsi definiti e preconfezionati per un nuovo annuncio del Vangelo nella societ\u00e0 umbra, quanto la necessit\u00e0 che a tutti i livelli si aprano spazi di discernimento comunitario, che si difendano tutte le iniziative in cui realt\u00e0 e Vangelo, vita e fede si parlano generando poi frutti.<\/span><\/p>\n

La speranza \u00e8 che il confronto interattivo nei gruppi, vero momento di sinodalit\u00e0, possa lasciare un segno nella nostra comunit\u00e0 cristiana, facendole riscoprire spazi in cui formare discepoli-missionari in grado di camminare, guidati dello Spirito, su percorsi coraggiosi insieme tra loro, e<\/span> con le donne e gli uomini del nostro<\/span> tempo.<\/span><\/p>\n

Un\u2019esperienza che andrebbe ripetuta<\/span><\/h2>\n

Daniela Tripodi,\u00a0Figlie di San Paolo Perugia – delegata per l\u2019Usmi<\/h3>\n

L\u2019Assemblea ecclesiale di Foligno \u00e8 stata per me una vera esperienza di sinodalit\u00e0. Sono stati giorni di scambio di contenuti, di riflessione, di ascolto, di conoscenza tra credenti provenienti da diocesi diverse, ma con in comune l\u2019appartenenza all\u2019unica Chiesa del Signore risorto. <\/span><\/p>\n

Nei tavoli di lavoro in cui si sono affrontati i temi fondamentali dell\u2019Assemblea, ogni partecipante ha avuto modo di esprimere la propria appartenenza alla Chiesa attraverso uno scambio ordinato e creativo. <\/span><\/p>\n

Il desiderio crescente \u00e8 che questa esperienza di sinodalit\u00e0 abbia un seguito nelle varie diocesi, e che si ripeta con appuntamenti programmati a livello regionale. \u00c8 stato espresso l\u2019impegno di ciascuno di lavorare per creare sinergie nuove, rientrando nelle proprie comunit\u00e0 parrocchiali.<\/span><\/p>\n

Risulta urgente questo cambio di mentalit\u00e0: una \u201cpiramide rovesciata\u201d per costruire relazioni nuove, tessuti di vita parrocchiali carichi di sinergia attorno alla Parola per vivere e offrire germi di vita nuova attraverso la vita liturgica, la catechesi. La Parola e l\u2019eucaristia. Il tesoro della Chiesa da trasmettere alle nuove generazioni.<\/span><\/p>\n

Senza timore, cercare di creare luoghi di incontro dove l\u2019altro pu\u00f2 trovare ristoro senza essere giudicato. Luoghi dove l\u2019uomo di oggi, ferito, disorientato, sballato, fluido, possa incontrare la bellezza della Sua misericordia, nutrire l\u2019intelligenza della fede con la solidit\u00e0 della Parola, il \u201cpane dei forti\u201d, la gioia della comunione.<\/span><\/p>\n<\/div>\n<\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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